Cateno De Luca | |
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Sindaco di Messina | |
In carica | |
Inizio mandato | 26 giugno 2018 |
Predecessore | Renato Accorinti |
Sindaco metropolitano di Messina | |
In carica | |
Inizio mandato | 26 giugno 2018 |
Predecessore | Renato Accorinti |
Sindaco di Santa Teresa di Riva | |
Durata mandato | 8 maggio 2012 – 12 giugno 2017 |
Predecessore | Alberto Morabito |
Successore | Danilo Lo Giudice |
Sindaco di Fiumedinisi | |
Durata mandato | 27 maggio 2003 – 1º luglio 2011 |
Predecessore | Gino Totaro |
Successore | Michelangelo Lo Monaco (commissario straordinario) |
Dati generali | |
Partito politico | Sicilia Vera[1] (Dal 2017) In precedenza: DC (1990-1994) CCD (1994-2002) UDC (2002-2005) MpA (2005-2012) |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Messina |
Professione | Dirigente d'azienda |
Cateno Roberto Salvatore De Luca (Fiumedinisi, 18 marzo 1972) è un politico italiano, sindaco di Messina e della città metropolitana dal 26 giugno 2018[2].
Cateno De Luca nasce a Fiumedinisi nel 1972. All'età di 18 anni comincia la sua carriera politica venendo eletto al Consiglio Comunale del suo paese. A 22 anni viene nominato Assessore allo stesso comune. Dopo aver perso alle elezioni comunali del 1998 per la nomina del nuovo sindaco di Fiumedinisi, si ricandida nel 2003, riuscendo questa volta a vincere (verrà poi riconfermato sindaco nel 2008). Nel 2006 si candida all'Assemblea Regionale Siciliana per le elezioni regionali, risultando eletto deputato, poi riconfermato alle elezioni del 2008. Nel 2011 si dimette da sindaco della sua città e si candida l'anno successivo come sindaco di Santa Teresa di Riva, vincendo al primo turno e rimanendo in carica fino al 2017[3]. Il 6 novembre 2017 viene nuovamente rieletto al Parlamento Siciliano.
Alle regionali del 2006 viene eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana con il Movimento per le Autonomie,[4] tra le cui file viene rieletto anche alle successive regionali del 2008.[5]
Alle regionali siciliane del 2012 si candida alla Presidenza della regione, sostenuto dalla lista Rivoluzione Siciliana, ottenendo tuttavia solamente l'1,23% dei voti, non venendo contestualmente rieletto all'ARS.[6]
Nel 2017 fonda il movimento Sicilia Vera, che stringerà un accordo con l'UDC in vista delle regionali siciliane del 5 novembre 2017: De Luca viene rieletto deputato all'ARS nelle liste dell'Unione di Centro,[7] ma dopo pochi giorni aderisce al Gruppo misto.
Tre giorni dopo le elezioni, l'8 novembre, viene arrestato con l'accusa di evasione fiscale. Posto agli arresti domiciliari, tale misura viene in seguito revocata e sostituita con una misura interdittiva che imponeva il divieto di ricoprire ruoli apicali negli enti coinvolti nell'inchiesta.[8]
Il 24 ottobre 2018 rassegna le dimissioni da deputato regionale per mantenere la carica di sindaco di Messina. Il suo seggio è stato assegnato lo stesso giorno a Danilo Lo Giudice, sindaco di Santa Teresa di Riva e secondo degli eletti nella lista dell'UdC nel collegio di Messina, che, come De Luca, si è iscritto al gruppo misto.
Nell'aprile 2017 annuncia la sua candidatura a sindaco di Messina per le elezioni comunali del 2018 a capo di una coalizione di sei liste civiche di centro. Viene eletto al ballottaggio del 24 giugno con il 65,28% dei voti, battendo il candidato di centro-destra Placido Bramanti, nonostante nessuna delle liste che lo appoggiavano abbia ricevuto alcun seggio.
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-06-12 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=7523640