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Il bacino del Donec, noto anche come Donbass (in russo: Донецкий бассейн?, traslitterato: Doneckij bassejn, abbr. Донбасс) o Donbas (in ucraino: Донецький басейн?, traslitterato: Donec'kyj basejn, abbr. Донбас), è il bacino dell'omonimo fiume della Russia e dell'Ucraina, il Donec, affluente del Don.
È una regione storica, economica e culturale, parte del cui territorio nel 2014 si è dichiarato unilateralmente indipendente dall'Ucraina con il nome di Repubblica Popolare di Doneck e Repubblica Popolare di Lugansk. Nella regione è dallo stesso anno in corso una guerra tra le forze separatiste filo-russe, con l'appoggio delle forze armate russe, e il governo ucraino post-Euromaidan. Il 21 febbraio 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha ufficialmente riconosciuto l'indipendenza delle due repubbliche separatiste.[1][2]
Il toponimo "Donbass" nasce verso la fine del XIX secolo, quando in tale area furono scoperti numerosi giacimenti di carbone e fu coniato il termine, derivante dal nome del fiume Donec che vi scorre attraverso, per indicare questa nuova regione carbonifera nella sua interezza.
Il termine Donbass può occasionalmente indicare una grande regione sovranazionale che comprende parte del confinante oblast' di Rostov in Russia. Questo si spiega con il fatto che il bacino carbonifero si estende geograficamente anche a quell'area (anch'essa specializzata nell'estrazione di carbone), la quale alle volte viene chiamata "Donbass russo" ma la minore importanza economica e, soprattutto, sociopolitica di quell'area russa (comparata a quella ucraina corrispondente) ha portato ad un graduale abbandono di un così generico impiego del termine Donbass.
Si estende in tre oblast' dell'Est del Paese, dividendosi in "Donbass orientale" (confinante con la Russia; comprende l'oblast' di Donec'k, la cui parte meridionale appartiene alla Prijazovia, e l'oblast' di Luhans'k, la cui parte settentrionale appartiene alla Slobozhanschyna) e "Donbass occidentale" (interamente ucraino; comprende l'estremo orientale dell'oblast' di Dnipropetrovs'k). La città di Donec'k è il centro principale della regione.
Nel 1676 venne fondata la prima città del bacino del Donec, Solanoye[senza fonte] (rinominata Slov"jans'k nel 1784), nata come presidio militare di confine (fortezza di Tor, costruita per difendere i territori meridionali dello Zarato russo dagli attacchi dei tatari di Crimea) e sviluppatasi in seguito in vera e propria città grazie alla vicinanza di numerosi laghi salati che diedero impulso ad una fiorente attività di estrazione e commercio di sale.
Nel 1721 la scoperta di grandi e ricchi giacimenti di carbone innescò il "boom industriale" che portò alla fioritura economica della regione che durò dal XIX secolo alla prima metà del XX.
Durante la seconda guerra mondiale è stato teatro dello scontro tra le truppe naziste e quelle sovietiche. L'Unione Sovietica, vincitrice del conflitto, eresse un monumento chiamato "Ai liberatori del Donbass".
Il 6 aprile 2014 alcuni manifestanti filo-russi armati, secondo le testimonianze, si sono impadroniti di palazzi governativi dell'Ucraina orientale, ossia nelle regioni di Donec'k, Luhans'k e Charkiv[3][4][5][6].
Durante la guerra del Donbass i separatisti chiesero un referendum riguardo allo status delle loro regioni all'interno dell'Ucraina, che si tenne l'11 maggio 2014.[7]
Intanto, dal 6 aprile, sono state due le repubbliche che si sono proclamate indipendenti: la Repubblica Popolare di Donec'k e la Repubblica Popolare di Luhans'k. Il 24 maggio 2014, sempre attraverso un referendum, venne proclamata una federazione tra queste due repubbliche popolari, lo Stato federale della Nuova Russia, progetto terminato un anno dopo. Le repubbliche popolari non sono riconosciute dallo Stato ucraino, che ne rivendica l'intero territorio e considera queste entità come organizzazioni terroristiche.[8]
Il 18 febbraio 2022 il Capo della Repubblica Popolare di Doneck Denis Pušilin ha ordinato l'evacuazione della popolazione civile verso la Federazione Russa a causa degli scontri in corso tra la Milizia Popolare del Donbass e le Forze Armate Ucraine.[9] Lo stesso giorno, Leonid Pasechnik, Capo della Repubblica Popolare di Lugansk, ha diramato lo stesso ordine.[10]
Il 21 febbraio 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha firmato, in diretta televisiva, il decreto di riconoscimento ufficiale delle Repubbliche Popolari di Doneck e Lugansk e ordinato l'invio di truppe della Federazione Russa con presunta funzione di forze di pace nella regione del Donbass.[11]
In questa regione nel 2005 vivevano approssimativamente 7 milioni di persone. Nel novembre 2014, secondo l'ONU, si contavano più di un milione di sfollati e più di 4 000 vittime.[12]
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