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Azione | |
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Presidente | Matteo Richetti |
Segretario | Carlo Calenda |
Vicesegretario | Andrea Mazziotti Enrico Costa |
Vicepresidente | Emma Fattorini Giulia Pastorella |
Portavoce | Valentina Grippo |
Stato | Italia |
Sede | Corso Vittorio Emanuele II, 21 - 00186 Roma[1] |
Abbreviazione | Az |
Fondazione | 18 gennaio 2019 (come Siamo Europei) 21 novembre 2019 (partito) |
Ideologia | Liberalismo sociale[2][3][4] Socialismo liberale[4][5] Europeismo[6] Progressismo[7][8] Mazzinianesimo[9][10] Popolarismo[2][11] |
Collocazione | Centro[12][13][14]/Centro-sinistra[15][16] |
Coalizione | con +E (2019-2022) con PRI e ALI (dal 2019) Azione - Italia Viva (dal 2022) |
Partito europeo | nessuno |
Gruppo parl. europeo | S&D[17] (2019-2021) Renew Europe[18] (dal 2021) |
Seggi Camera | 12 / 400 [19]
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Seggi Senato | 4 / 200 [20]
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Seggi Europarlamento | 1 / 76
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Seggi Consiglio regionale | 9 / 897 [21]
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Iscritti | 30000 circa[22] (2022) |
Colori | Blu elettrico (europeo)[23] Verde[24] |
Slogan | «L'Italia è più forte di chi la vuole debole» «L’Italia sul serio» |
Sito web | www.azione.it |
Azione è un partito politico italiano di orientamento social-liberale, guidato da Carlo Calenda.
Nato dal manifesto politico di Siamo Europei, il nome del partito trae ispirazione dallo storico Partito d'Azione[25] con i suoi riferimenti al socialismo liberale di Carlo Rosselli, e dalla precedente omonima formazione risorgimentale mazziniana[9][10].
Sostiene la difesa della democrazia liberale[26] e si oppone a sovranismo[27] e populismo[28].
Carlo Calenda il 6 marzo 2018, all'indomani della sconfitta alle elezioni politiche del 2018 del Partito Democratico, annuncia l'adesione al PD ritenendolo il pilastro da cui ripartire per sconfiggere populisti e sovranisti[29]. Nel gennaio 2019, in vista delle elezioni europee del 26 maggio 2019, Calenda lancia Siamo Europei, un manifesto che pone come obiettivo la costruzione di una lista europeista e riformista unitaria in alternativa al blocco sovranista composto da Lega e Fratelli d'Italia, e a quello populista del Movimento 5 Stelle. La lista Partito Democratico-Siamo Europei, che inglobava anche Democrazia Solidale, ex Campo Progressista e Articolo Uno, è stata presentata da Zingaretti il 30 marzo 2019[30] e raccogliendo il 22,74% dei consensi risulta essere la seconda più votata in Italia, con oltre 6 milioni di voti, e la più votata dagli italiani residenti all'estero[31].
Il 23 luglio 2019 Calenda presenta alla Direzione Nazionale del PD una mozione unitaria, approvata con ampia maggioranza, dove si ribadisce che Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono e rimarranno incompatibili perché divisi da valori opposti, e inoltre individua tre priorità evidenti su cui costruire immediatamente un piano per l'Italia: scuola e formazione, sanità e investimenti[32].
Tuttavia il 28 agosto 2019, in seguito alla caduta del governo Conte I sostenuto da M5S e Lega e dopo l'intesa fra i democratici e il M5S per formare un secondo governo Conte, Calenda annuncia l'uscita dal PD comunicando quindi di voler trasformare Siamo Europei in un nuovo partito progressista[33].
Il 21 novembre 2019 Calenda, a tre mesi dall'abbandono al PD, lancia ufficialmente Azione, la sua nuova formazione politica che dichiara di essere di centro-sinistra[16][34], progressista[35][36] e riformista[37], insieme al senatore Matteo Richetti e a un comitato promotore.
In attesa del primo congresso nazionale il partito è retto da una Direzione Nazionale costituita dai 50 membri del Comitato Promotore di Azione, tra i quali si annoverano:[38] il sociologo Stefano Allievi, l'imprenditore Alberto Baban, il giornalista Alessandro Barbano, l'ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare e della difesa Vincenzo Camporini, l'imprenditore Luciano Cimmino, l'avvocata Isabella De Monte, la storica Emma Fattorini, il sindaco di Siracusa Francesco Italia, l'avvocato Andrea Mazziotti, l'informatica Mara Mucci, il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo, il politico Mario Raffaelli, il medico Walter Ricciardi, il politico Giulio Cesare Sottanelli[39].
Calenda ha avviato fin dalla fondazione del nuovo soggetto politico una critica all'esecutivo giallo-rosso fondata principalmente su idee d'ispirazione liberaldemocratica, accusando il PD di essersi eccessivamente piegato al populismo[40][41], che avrebbe nei pentastellati la sua principale espressione.
Alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2020 il 26 gennaio, Azione partecipa per la prima volta con propri candidati a una tornata elettorale nella lista "Bonaccini Presidente". Nel collegio di Modena viene eletta Giulia Pigoni[42], il primo consigliere regionale eletto di Azione.
In occasione del referendum costituzionale per l'approvazione della riforma basata sul taglio del numero di parlamentari a 400 deputati e 200 senatori, avviata dal governo Conte I e proseguita dal governo Conte II, Azione si è schierata per il "no"[43].
Nell'agosto 2020 aderiscono al partito il deputato Enrico Costa, già ministro per gli Affari Regionali di AP nei governi Gentiloni e Renzi con Calenda[44] e l'onorevole Nunzio Angiola, proveniente dal Misto e prima dal M5S[45].
Alle elezioni regionali del 20-21 settembre dello stesso anno, Azione si schiera nella coalizione di centrosinistra nelle Marche, dove sostiene alcuni candidati della lista "Mangialardi Presidente", e in Toscana, dove sostiene dall'esterno Eugenio Giani. In Puglia invece si schiera, insieme a Italia Viva, Volt Europa e +Europa, a sostegno di Ivan Scalfarotto e della lista "Scalfarotto Presidente", e contro il presidente uscente di centro-sinistra, Michele Emiliano. Negli stessi giorni alle elezioni amministrative, Azione presenta per la prima volta un proprio simbolo a Trento, a sostegno del candidato del centrosinistra Franco Ianeselli: nelle elezioni amministrative di Trento, Azione ottiene il 4,4% dei voti, in lista con l'Unione, ed elegge due consiglieri.
Il 17 novembre 2020 i parlamentari di Azione e +Europa comunicano l'unione delle rispettive rappresentanze parlamentari in un'unica componente nel Gruppo misto al Senato (+Europa/Azione) e Camera (Azione/+Europa/Radicali Italiani). L'intento, scrivono, è quello di rafforzare l'azione politica di opposizione per una più incisiva critica al governo Conte II, che sia severa ma sempre costruttiva, mossa dalle comuni posizioni europeiste e liberaldemocratiche antitetiche a quelle del blocco sovranista in parlamento[46].
Il 26 novembre 2020 la deputata Flora Frate annuncia il suo ingresso in Azione[47][48].
Già a dicembre 2020, di fronte alla prospettiva di un rimpasto di governo per dar vita al "Conte ter" in piena pandemia, i dirigenti di Azione si dichiarano favorevoli a valutare la possibilità di un governo tecnico guidato da Mario Draghi e da altre persone di grande esperienza amministrativa[49]. Dopo le dimissioni del governo Conte II, Azione dichiara l'appoggio incondizionato a Draghi e pur restando fuori dal governo, garantirà appoggio esterno in parlamento.
Da marzo 2021 Azione, +Europa, Partito Repubblicano Italiano, ALI e I Liberali chiamano Carlo Cottarelli a presiedere "Programma per l'Italia", un comitato scientifico che formalizzerà proposte di matrice liberale per un nuovo programma di governo[50].
Il 18 ottobre 2020 Calenda scioglie la riserva annunciando di volersi candidare a sindaco di Roma in vista delle comunali del 2021[51], sostenuto da +Europa, PRI[52] e successivamente anche da IV[53]. Il 24 maggio presenta ufficialmente la sua candidatura lanciando la lista civica Calenda Sindaco, in cui si presentano anche candidati di Azione e degli altri partiti che hanno appoggiato la candidatura dell'europarlamentare[54]. ALI e PLI annunceranno in seguito il proprio supporto esterno[55]. Il risultato della lista, che ottiene cinque consiglieri e risulta con il 19,06% essere la più votata a Roma, permette ad Azione di entrare nell'Assemblea Capitolina con tre consiglieri.
Nelle grandi città Azione si presenta a Milano con la lista civica Lavoriamo per Milano con Sala - I Riformisti[56], dove raccoglie il 4,01% delle preferenze, vedendo così l'elezione in Consiglio comunale di Giulia Pastorella, mentre a Napoli Azione si presenta con il proprio simbolo a sostegno del candidato sindaco Antonio Bassolino[57], senza però eleggere nessun consigliere comunale (0,45%).
Negli altri capoluoghi Azione si presenta autonomamente a Varese, dove candida a sindaco Carlo Alberto Coletto attestatosi al 2,1%[58], e a Novara dove ottiene il 2,7% a sostegno del candidato De Stasio. A Rimini la lista Rimini Futura - Azione con il 3,6% elegge un consigliere all'interno della coalizione di centro-sinistra, mentre a Savona elegge 2 consiglieri con la lista RiformiAMO Savona attestatasi al 9,3% sempre a sostegno del candidato di centro-sinistra.
Fra i centri minori si annovera Roseto degli Abruzzi, dove il candidato sindaco di Azione Mario Nugnes[59] vince sulla coalizione di centro-destra al ballottaggio con il 56,03% dei voti. La lista di Azione ottiene il 9%, diventando così il primo partito della maggioranza.[60].
Il 26 ottobre 2021 i vertici nazionali presentano un nuovo simbolo e annunciano il primo congresso del partito, dopo che questo venne rimandato a causa della pandemia di COVID-19[61].
In data 17 novembre 2021 Carlo Calenda, dopo le parole del segretario del PD Enrico Letta sulla convergenza del Movimento 5 Stelle nell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici[62], fuoriesce dal gruppo parlamentare europeo per entrare in Renew Europe[63].
Il 12 gennaio 2022 le segreterie di Azione e +Europa presentano in conferenza stampa una federazione unica di matrice liberaldemocratica e social-liberale tra i due partiti, con l'intenzione di costituire liste comuni alle future elezioni e fare campagna in favore del "Sì" per i referendum sulla cannabis, sull'eutanasia e sulla giustizia qualora questi siano giudicati ammissibili dalla Corte costituzionale; contestualmente, Calenda annuncia che Azione ha presentato richiesta di ingresso nell'ALDE, partito europeo di cui +E è membro[64][65][66].
Nell'ambito dell'elezione del Presidente della Repubblica del 2022 Azione, in accordo con +Europa, dichiara da subito il proprio supporto per l'elezione dell'attuale ministro della giustizia e già Presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia[67], votandola in ogni scrutinio ad eccezione dell'ottavo, quando la maggior parte dei partiti dell'arco parlamentare, tra cui Azione, si sono accordati per la riconferma del presidente uscente Sergio Mattarella[68].
Pochi giorni dopo, il 3 febbraio 2022, la senatrice Barbara Masini annuncia la sua adesione ad Azione[69] dopo essere fuoriuscita da Forza Italia per entrare nel gruppo misto[70].
Nel fine settimana del 19 e 20 febbraio 2022 si svolge presso il palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi a Roma il primo congresso nazionale: "L'Italia sul serio"[71]. Durante la manifestazione intervengono diversi leader ed esponenti politici dell'area liberale, socialdemocratica e popolare[72]. Risultano eletti: Matteo Richetti presidente, Carlo Calenda segretario, Emma Fattorini e Giulia Pastorella vicepresidenti[73].
Il 23 febbraio aderisce al partito il senatore Leonardo Grimani[74]. Nel mese di marzo vi si uniscono i deputati Claudio Pedrazzini,[75] Daniela Ruffino e Osvaldo Napoli.[76]
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Il 22 luglio aderisce al partito il senatore Andrea Cangini, a seguito della decisione di Forza Italia di non partecipare al voto sulla questione di fiducia richiesta al Senato dal governo Draghi contribuendone alla caduta[77]. Il 29 luglio aderiscono Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, deputate e ministre con delega, rispettivamente, al Sud e alla coesione territoriale e agli affari regionali e autonomie, che avevano abbandonato FI nei giorni precedenti.[78][79] Nei giorni seguenti aderiscono anche i deputati ex FI Luigi Casciello[80], Anna Lisa Baroni, Paolo Russo[81], Giusy Versace[82], Roberto Caon[83] e Rossella Sessa[84]. Il 2 agosto 2022 Azione/+Europa annuncia di aver trovato un accordo programmatico per presentarsi alle elezioni politiche anticipate di settembre nella stessa coalizione del Partito Democratico, impegnandosi a non candidare personalità divisive nei collegi uninominali.[85] Il 7 agosto, tuttavia, a seguito dell'inclusione dell'Alleanza Verdi e Sinistra (Europa Verde e Sinistra Italiana) e degli ex-pentastellati Impegno Civico nella coalizione, Carlo Calenda annuncia che Azione non avrebbe partecipato alle elezioni nella coalizione di centro-sinistra[86]; questo provoca, tuttavia, la rottura con +Europa, i cui dirigenti rivendicano la bontà del patto in chiave anti centro-destra[87].
L'11 agosto Azione e Italia Viva annunciano la decisione di presentarsi alle elezioni con una lista unica, con Calenda indicato come capo politico di quest'ultima, andando a costituire un autodefinitosi Terzo Polo con il nome depositato di Azione - Italia Viva - Calenda.[88] Il contrassegno della lista presenta i simboli dei due partiti, il nome di Calenda e il riferimento al gruppo parlamentare europeo Renew Europe al quale appartengono le due forze politiche[89]. Il programma elettorale viene presentato congiuntamente il successivo 18 agosto, con l'auspicio da parte della coalizione di dare vita a un governo Draghi II[90].
Alle elezioni del 25 settembre la lista ottiene il 7,79% alla Camera e il 7,73% al Senato, eleggendo 21 deputati e 9 senatori.[91] Nella conferenza stampa successiva alle elezioni Calenda dichiara che verrà avviato un processo di federazione con Italia Viva con l'obbiettivo di dar vita a un partito unico di ispirazione riformista, europeista e liberale.[92]
Azione trae ispirazione dallo storico Partito d'Azione, da cui il nome deriva[2][25], individuando infatti i propri riferimenti ideali nelle tesi di Carlo Rosselli sul socialismo liberale[4][93], nel liberalismo sociale di Piero Gobetti[94] e nel popolarismo di Don Luigi Sturzo[2][95]. I colori del partito sono il blu elettrico e il verde: il primo è il blu della bandiera europea rappresentante lo spirito europeista del partito[96] e la transizione digitale, mentre il secondo nel simbolo si affianca al blu simboleggiando la transizione ambientale.[97] Inoltre Azione si prefigge di creare un fronte riformista che abbia come centro valoriale la difesa della democrazia liberale[26] in netto posizionamento anti-sovranista[2][27][98] e anti-populista.[2][28][99][100]
Il partito, preferisce evitare etichette di collocamento politico e rifiuta particolarmente la definizione centrista[101][102][103][104] che alcuni opinionisti gli attribuiscono[13][14]. Afferma infatti di essere molto critico verso il liberismo economico e sostiene l'importanza per le democrazie liberali di recuperare il pragmatismo.[105] Critico anche nei confronti della terza via, sostiene che la sinistra di oggi debba basarsi sul bisogno di investimenti, di protezione e di difesa dell'occupazione.[2][106][107]
Il partito sostiene l'investimento e il miglioramento della sanità pubblica, presentando un piano di salvataggio del servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di finanziare borse di specializzazione medica, assumere nuovi infermieri, migliorare le strutture sanitarie e incentivare la digitalizzazione del sistema[2][108]. Inoltre ritiene necessario investire maggiormente nel miglioramento dell'istruzione pubblica, sostenendo l'obbligo del tempo pieno in tutte le scuole[109].
Riguardo alla prima infanzia, il partito ha l'obiettivo di rendere possibile una crescita e formazione adeguata per i minori, di permettere ai genitori la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare e di aumentare di conseguenza la natalità mediante: l'aumento delle strutture per la prima infanzia; l'aumento del numero di laureati che possono insegnare all'asilo nido; una revisione dei sistemi di controllo e monitoraggio della qualità dei servizi; asili nido gratuiti per la maggior parte degli italiani; ulteriori incentivi per famiglie che vivono in aree dove i servizi di prima infanzia sono sottoutilizzati[110].
Sostiene fortemente la parità di genere e a tal proposito propone: congedi parentali che equiparino uomo e donna per evitare così che le aziende preferiscano assumere uomini; trasparenza obbligatoria nelle retribuzioni e negli organici; percorsi di eliminazione e prevenzione degli stereotipi di genere nelle scuole, nelle università e nelle aziende; corsi di educazione sessuale in tutte le scuole pubbliche.[110].
Propone quasi 6 mila nuovi centri antiviolenza, un nuovo sussidio per le vittime di violenza (per garantire loro autonomia e sicurezza per 3 anni) e un profondo sforzo educativo per fermare e prevenire la violenza di genere[111].
Il partito propone l'introduzione dello ius scholae ed è favorevole allo ius soli[112][113].
Azione è favorevole al matrimonio egualitario[114] e all'adozione a coppie dello stesso sesso[115]. Propone una legge contro l’omotransfobia che prevede l'istituzione dell’Autorità nazionale indipendente per la tutela dei diritti umani e iniziative di prevenzione e contrasto di ogni linguaggio[116].
Favorevole alla depenalizzazione delle droghe leggere[66][117][118] con attuazione di una politica di consapevolizzazione al consumo[119].
Il partito è favorevole al salario minimo (di 9 euro)[120][121] e a una fiscalità progressiva[122], evidenziando la necessità di una riforma del sistema tributario italiano[123][124].
Il partito si pone come favorevole alla diminuzione della pressione fiscale, da attuare attraverso il recupero dell'evasione fiscale mediante l'incrocio delle banche dati, e creando un vincolo di destinazione senza passare dal bilancio pubblico tra risorse recuperate e abbassamento delle tasse[109][125].
Inoltre sostiene fortemente il piano Impresa 4.0 (progettato dallo stesso Calenda da ministro) ritenendo che quest'ultimo possa aiutare le imprese italiane a rilanciare la capacità competitiva, attraverso investimenti collegati a sgravi fiscali, facendo così ripartire l'economia[125][126].
Azione sostiene la realizzazione di una transizione ecologica che porti il paese alla neutralità climatica entro il 2050, raggiungendo così l'obiettivo posto dall'Unione europea[127].
Il partito ritiene che le tecnologie necessarie per tagliare le emissioni di gas serra nei settori più inquinanti esistano già e possano essere applicate in tutti quelli rilevanti, addossando quindi a una responsabilità politica la mancata volontà di implementare rapidamente queste innovazioni. Il partito è però critico nei confronti di un ambientalismo costruito sul contrasto alle grandi opere, industria e innovazione tecnologica, ritenendolo “ambientalismo contro l'ambiente”[127].
Il partito sostiene un ritorno dell'energia nucleare in Italia, ritenendo che un mix tra fonti rinnovabili e nucleare sia l'unica strada per raggiungere per tempo gli obiettivi di neutralità climatica. Per fare ciò propone di installare reattori di generazione III+ e successive per un totale di potenza installata di 40 GW entro il 2050, oltre che la realizzazione del necessario Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e di un deposito geologico profondo.[128]
Riguardo alle politiche giovanili, Azione sostiene la creazione di un nuovo sostegno al reddito che consenta ai giovani di rendersi autonomi, la creazione di nuovi percorsi di formazione online, un supporto digitale per la ricerca del lavoro, una revisione del contratto di tirocinio e sgravi per le loro assunzioni[110][123].
Per quanto riguarda la scuola, sostiene il rafforzamento della didattica nelle scuole secondarie di primo grado e la posticipazione della scelta professionalizzante di un anno per contrastare la dispersione scolastica, l'introduzione del tempo lungo e le mense in tutte le scuole, un nuovo servizio di orientamento, di supporto psicologico e di mediazione culturale e l'aumento delle retribuzioni degli insegnanti[110][129].
In tema di giustizia il partito, tramite Enrico Costa, ha sostenuto l'introduzione di limiti alla diffusione delle informazioni relative alle inchieste svolte dai pubblici ministeri[130], nuove norme in materia di diritto all'oblio per gli assolti[131], la riforma della disciplina in materia di responsabilità civile dei magistrati[132] e la separazione delle carriere dei magistrati[133].
Riguardo alle politiche migratorie Azione sposa le tesi del lavoro svolto col professor Stefano Allievi, proponendo di affrontare le questioni migratorie come un fenomeno regolare e non emergenziale. Il partito, oltre a essere favorevole allo ius soli e ius culturae, sostiene il controllo delle frontiere, la regolarizzazione di chi ha un lavoro, rimpatri volontari incentivati per chi non lo ha, l'ampliamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, flussi di immigrazione legale controllata e l'espulsione immediata di chi commette un reato. Sostiene inoltre canali di immigrazione legali e collegati al lavoro, corridoi umanitari, la gestione unitaria delle politiche di integrazione e un 'migration compact' per gestire in Africa arrivi e respingimenti[134][135].
Azione sostiene fortemente l’europeismo e l’atlantismo[136]. È favorevole alla creazione di un esercito comune europeo, ma sostiene che solo con una vera politica estera comune dell'Unione europea non finirebbe per essere solo un inutile dispendio di risorse[137][138]. È inoltre favorevole all’aumento delle spese per la difesa militare italiana (fino al 2% del PIL nazionale).[139]
Il Congresso Nazionale viene convocato ogni 2 anni, è formato dai congressi provinciali del partito che eleggono i 300 membri dell'Assemblea. L'Assemblea è convocata almeno una volta l'anno, approva mozioni di indirizzo politico o organizzativo e elegge: un Segretario che nomina una Segreteria nazionale; un Presidente; due Vicepresidenti; un Tesoriere; il Collegio dei Provibiri; il Collegio dei Revisori dei Conti; un Comitato Direttivo di 30 membri dell'Assemblea che formano la Direzione nazionale del partito con le altre cariche elette, oltre ai parlamentari, consiglieri regionali e sindaci dei comuni con più di 70.000 abitanti iscritti ad Azione. I congressi regionali eleggono i rispettivi segretari regionali che partecipano almeno a livello consultativo al Comitato Direttivo. Il Segretario nomina inoltre un Comitato di Responsabili Tematici, parte integrante del Comitato Direttivo[140].
Regione / Provincia autonoma | Segretario | |
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Valle d'Aosta | Marco Curighetti | |
Piemonte | Gianluca Susta | |
Liguria | Roberto Donno | |
Lombardia | Niccolò Carretta | |
Trentino-Alto Adige | Bolzano | Mauro Randi |
Trento | Mario Raffaelli | |
Veneto | Marco Garbin | |
Friuli-Venezia Giulia | Isabella De Monte | |
Emilia-Romagna | Giulia Pigoni | |
Toscana | Marco Remaschi | |
Marche | Tommaso Fagioli | |
Umbria | Giacomo Leonelli | |
Lazio | Valentina Grippo | |
Abruzzo | Giulio Cesare Sottanelli | |
Molise | Luigi Valente | |
Campania | Giuseppe Sommese | |
Basilicata | Dontato Pessolano | |
Puglia | Nunzia Cinone | |
Calabria | Fabio Scionti | |
Sicilia | Giangiacomo Palazzolo | |
Sardegna | Aldo Berlinguer |
Nel gruppo Azione-Più Europa-Radicali Italiani:
XVIII legislatura |
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13 deputati |
Nel gruppo +Europa-Azione:
XVIII legislatura |
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5 senatori |
Nel gruppo S&D fino al 17 novembre del 2021; poi nel gruppo parlamentare Renew Europe[156]:
IX legislatura |
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1 eurodeputato |
Il logo del partito è caratterizzato da una freccia "verso il futuro" rappresentata come cavità della lettera "A" bianca immersa nel blu elettrico, colore della bandiera europea. A ottobre 2021 viene presentato un restyling del logo caratterizzato da una sfumatura cromatica del titolo che va dal blu elettrico al verde, simboleggiante la doppia transizione digitale e ambientale[24].
Simbolo elettorale di Azione e Italia Viva per le elezioni politiche del 2022
Elezione | Voti | % | Seggi | |
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Politiche 2022 | Camera | In Azione - Italia Viva | 12 / 400
| |
Senato | In Azione - Italia Viva | 4 / 200
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-10-01 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=9149831