Attentato alla maratona di Boston

Attentato alla maratona di Boston
attentato
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Polizia e operatori del soccorso sul luogo dell'attentato
TipoAttentato dinamitardo
Data15 aprile 2013
14:50 (UTC-5)
LuogoBoston
StatoStati Uniti Stati Uniti
Stato federatoMassachusetts Massachusetts
Coordinate42°20′59.13″N 71°04′44.19″W / 42.349759°N 71.078941°W42.349759; -71.078941Coordinate: 42°20′59.13″N 71°04′44.19″W / 42.349759°N 71.078941°W42.349759; -71.078941
ObiettivoMaratoneti
ResponsabiliDžochar e Tamerlan Carnaev
MotivazioneEstremismo islamico
Conseguenze
Morti3
Feritioltre 250

L'attentato alla maratona di Boston è stato un attentato a scopo terroristico compiutosi il 15 aprile 2013 e verificatosi durante la maratona annuale di Boston, nel quale 3 persone sono rimaste uccise e oltre 200 ferite.

L'attentato

L'attentato è stato causato da due ordigni piazzati nei pressi del traguardo, in Boylston Street vicino a Copley Square. Le bombe hanno causato la morte di 3 persone tra cui un bambino di 8 anni, ferendone almeno altre 264.[1][2] Gli ordigni erano due pentole a pressione da sei litri, riempite di esplosivo, chiodi, pezzi di ferro e sferette metalliche e contenute in borse nere da viaggio il cui timer era probabilmente un orologio da cucina[3]. Le due bombe sono esplose ad una distanza di 550 piedi (170 m). Le riprese televisive sul traguardo mostrano un intervallo di circa 27 secondi tra le due esplosioni: la prima si è verificata al di fuori del negozio Sport Marathon al numero civico 671 di Boylston Street, e la seconda a circa un isolato più lontano, a ovest, dalla linea del traguardo. Il cronometro della gara al traguardo stava mostrando il tempo di 04:09:43 (4 ore, 9 minuti, e 43 secondi) al momento della prima esplosione (i vincitori della gara avevano tagliato il traguardo circa due ore prima).

Vittime per nazionalità
Nazionalità Morti
Stati Uniti Stati Uniti 2
Cina Cina 1
Totale 3

Le indagini

Il 19 aprile 2013 l'FBI ha individuato due persone sospettate di aver piazzato gli ordigni: Džochar Carnaev e suo fratello Tamerlan, entrambi ceceni. I due sarebbero stati coinvolti in una sparatoria avvenuta lo stesso giorno presso il MIT di Cambridge, nei pressi di Boston, dove una guardia del campus era rimasta uccisa. Successivamente i due fratelli rubarono un Suv di un ragazzo di nazionalità cinese, il quale dopo un'ora di macchina era riuscito a scappare chiamando la polizia e segnalando il codice del gps della macchina. Cercando di sbarazzarsi del Suv i due fratelli ebbero un conflitto a fuoco con le autorità dove perse la vita uno dei due ceceni, Tamerlan, mentre l'altro riuscì a nascondersi sotto una barca dove venne poi scovato ed arrestato qualche ora dopo.[4]

L'8 aprile 2015 la giuria popolare dello stato del Massachusetts, dopo oltre 14 ore in camera di consiglio, ha dichiarato colpevole per l'attentato Dzochar Carnaev, ventunenne musulmano di origine cecena. L'imputato è stato riconosciuto colpevole di tutti i capi di accusa sollevati contro di lui.

Il 15 maggio dello stesso anno Dzhokhar A. Tsarnaev viene condannato alla pena capitale, come già previsto da 17 dei 30 capi d'accusa.

Tuttavia il 31 luglio 2020 i giudici hanno annullato la sentenza sostenendo che 2 dei 12 giurati che hanno comminato la pena erano prevenuti nei loro confronti.[5]

Filmografia

L'attentato è stato descritto in alcuni film:

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Informazione

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