Arctic | |
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Lingua originale | inglese, danese, islandese |
Paese di produzione | Islanda |
Anno | 2018 |
Durata | 97 minuti |
Genere | avventura, drammatico |
Regia | Joe Penna |
Sceneggiatura | Joe Penna, Ryan Morrison |
Produttore | Chris Lemole, Tim Zajaros, Noah C. Haeussner |
Fotografia | Tómas Örn Tómasson |
Montaggio | Joe Penna |
Musiche | Joseph Trapanese |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Arctic è un film drammatico di sopravvivenza islandese del 2018 diretto da Joe Penna e scritto da Penna e Ryan Morrison. Il film è una coproduzione internazionale tra l'Islanda e gli Stati Uniti e vede Mads Mikkelsen nei panni di un uomo disperso nell'Artico. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes 2018 ed è uscito nelle sale il 1º febbraio 2019.
Overgård (Mads Mikkelsen) è bloccato nel circolo polare artico in attesa di soccorso e sopravvive rifugiandosi nel suo aereo precipitato. La sua routine quotidiana consiste nel controllare le lenze da pesca, mappare l'ambiente circostante e far funzionare un segnale di soccorso alimentato da una dinamo a manovella. Un giorno, la sua scorta di pesce viene razziata da un orso polare. Un elicottero risponde al suo segnale e tenta di atterrare, ma si schianta. Il pilota (Tintrinai Thikhasuk) rimane ucciso e il passeggero, una donna (Maria Thelma Smáradóttir), è gravemente ferita e priva di sensi. Overgård cuce e benda la sua ferita sull'addome e la porta sul suo aereo. La ragazza ferita non parla la sua lingua, è quasi priva di sensi e immobilizzata, e risponde a Overgård solo stringendogli la mano.
Overgård ritorna tra i rottami dell'elicottero abbattuto e trova del cibo, un fornello a propano, attrezzature mediche, una slitta, una mappa della zona e una foto della donna, del pilota e del loro bambino, che lui le riporta. Sulla mappa individua un rifugio stagionale che sembra essere a pochi giorni di cammino. Quando si rende conto che le condizioni della donna non migliorano, decide di rischiare il viaggio verso il rifugio per cercare soccorso. Assicura la donna alla slitta e la trascina dietro di sé.
Dopo aver superato il punto più lontano dall'aereo, si imbatte in un ripido pendio non indicato sulla mappa. Sale da solo e vede un sentiero relativamente liscio di fronte a lui, ma non può sollevare la donna usando le corde. Di conseguenza, deve cambiare percorso, il che aggiunge almeno tre giorni al loro viaggio e li porta lungo un percorso esposto al vento.
Quando per trascorrere la notte si rifugiano in una piccola grotta, un orso polare è attratto dal profumo del pesce cucinato. Lui riesce a scacciare l'orso con un razzo di segnalazione. Il giorno successivo, le condizioni della donna peggiorano. Supponendo che sia in coma e non abbia più speranza, la abbandona per continuare il suo viaggio da solo. Poco dopo però cade in un crepaccio e perde i sensi. Si sveglia e si trova in fondo a una caverna con una delle gambe intrappolata sotto un masso. Si ferisce la gamba liberandola, striscia fuori dalla caverna e torna in superficie. Raggiunta la slitta scopre che la ragazza non è morta ma si è ripresa. Sconvolto e chiedendo perdono, la porta di nuovo con sé trascinando la slitta.
Quasi alla fine delle sue forze, vede un elicottero in lontananza. Accende l'ultimo razzo di segnalazione ma non sembra attirare l'attenzione dell'equipaggio dell'elicottero. Disperato, l'uomo dà fuoco al suo parka e lo agita, ma inutilmente: l'elicottero decolla e scompare dietro una montagna. Esausto e ormai senza più speranza di salvezza, si sdraia accanto alla donna, le prende la mano e si prepara ad affrontare il suo destino. Chiude gli occhi. Proprio in quel momento, dietro i due si intravede l'elicottero che atterra dietro di loro.
Il film è stato girato nel corso di 19 giorni in Islanda.[1] Mads Mikkelsen ha definito il film come il più difficile della sua carriera.[2]
Il 12 aprile 2018, il film è stato selezionato per partecipare al Camera d'Or del Festival di Cannes 2018.[3][4] La società di produzione Bleecker Street ha acquisito i diritti per gli Stati Uniti e ha ottenuto i diritti internazionali fuori dal Festival di Cannes.[5]
A giugno 2020, il film detiene un punteggio di approvazione del 90% sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, basato su 143 recensioni con una valutazione media di 7,15 / 10. Il consenso critico del sito web recita: "Arctic dimostra che un buon thriller di sopravvivenza non ha bisogno di molto in termini di dialogo per cavarsela, specialmente quando Mads Mikkelsen è quello che sopravvive".[6] Su Metacritic, il film ha un punteggio medio ponderato di 71 su 100, basato su 30 critici, indicando "recensioni generalmente favorevoli".[7]
Nick Allen di RogerEbert.com ha assegnato al film 2,5 stelle su 4, affermando che il dramma "sussiste in gran parte sulla performance muscolare di Mads Mikkelsen".[8] Oliver Jones di The New York Observer ha assegnato al film 3,5 / 4 stelle, definendolo "preciso, onesto e inesorabile". Ha aggiunto che il film "è una di quelle esperienze cinematografiche singolari... per le quali esistono ancora i cinema".[9] David Ehrlich di Indiewire lo ha definito "uno dei migliori film mai realizzati su un uomo bloccato nella natura selvaggia", aggiungendo che "Mads Mikkelsen non ha bisogno di alcun dialogo per offrire la migliore interpretazione della sua carriera".[10]
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-06-13 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=8745624