Alex Schwazer

Alex Schwazer
Alex Schwazer nel 2008
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 185 cm
Peso 73 kg
Atletica leggera
Specialità Marcia
Record
10 km 39'15" (2009)
20 km 1h18'24" (2010)
50 km 3h36'04" (2007)
Carriera
Società
1998-1999 ASV Sterzing
2000-2004 Meran ASV
2004-2012Carabinieri
2015 Pol. Avi Vipiteno
2016 LG Brixen
Nazionale
2004-2016Bandiera dell'Italia Italia10
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 0
Mondiali 0 0 2
Europei 1 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Alex Schwazer (Vipiteno, 26 dicembre 1984) è un marciatore italiano campione olimpico della 50 km a Pechino 2008, squalificato per doping fino al 2024, nonostante l'archiviazione in Italia nel 2021 del procedimento penale per doping a carico dell'atleta, che non è stata accettata dalla giustizia internazionale e dall'Agenzia mondiale antidoping[1][2][3][4].

Biografia

Nato a Vipiteno e cresciuto tra Racines e Vipiteno,[5] inizia a praticare l'atletica leggera a 15 anni, gareggiando nel mezzofondo, e passando alla marcia solo nella categoria allievi. Dopo un breve periodo dedicato al ciclismo, sia mountain bike sia su strada, torna alla marcia.

Fino al 2012 gareggia per il Centro Sportivo Carabinieri, la cui sede della sezione di atletica leggera si trova a Bologna, allenato dal tecnico Michele Didoni (campione mondiale di marcia 20 km nel 1995). In precedenza era seguito, presso la Scuola mondiale di marcia a Saluzzo, dal tecnico Sandro Damilano (fratello di Maurizio Damilano).

Le prime medaglie internazionali

Nel 2005 vince i Campionati italiani nella gara dei 50 km. Nella stessa disciplina conquista la sua prima medaglia in campo internazionale, vincendo il bronzo ai Mondiali di Helsinki 2005, con il tempo di 3h41'54" e stabilendo il nuovo primato italiano. L'11 febbraio 2007 migliora nuovamente il primato italiano della 50 km, marciando in 3h36'04" a Rosignano Solvay.

Alex Schwazer sul podio ai Mondiali di Osaka 2007

Ai Mondiali di Osaka dello stesso anno, malgrado una bella rimonta finale (nell'ultimo chilometro fa segnare il notevole parziale di 4'08"), conquista di nuovo il bronzo a pochi secondi dal francese Yohann Diniz, secondo, e dall'australiano Nathan Deakes, primo.

La rabbia sul traguardo dell'atleta altoatesino conferma ciò che dirà di lì a poco nelle interviste televisive: ritiene l'oro ampiamente alla sua portata, ma, per una sottostima delle proprie capacità fisiche, ha commesso l'errore tattico di attendere troppo a lungo prima del cambio di ritmo, accelerando solo dopo il trentesimo chilometro, quando ormai il recupero su Diniz e Deakes risultava impossibile.

Dopo questo terzo posto dichiara: «Sono felice anche se mi rendo conto che avrei potuto davvero vincere. Onore a loro che mi hanno battuto, ma dentro di me so che sono più forte, che posso rovesciare questa classifica. È stata una grande lezione, oggi ho imparato cose che nessun allenamento può insegnare, cose che spero mi tornino utili all'Olimpiade».[6]

L'oro olimpico a Pechino

Tale speranza si realizza ai Giochi olimpici di Pechino 2008 dove vince il titolo nella 50 km, stabilendo anche il nuovo record olimpico della specialità in 3h37'09".

Viene accusato dagli Schützen di atteggiamento "troppo italiano"[7]. Gli stessi Schützen hanno continuato a fomentare la questione auspicando la formazione di una squadra di atleti "sudtirolesi".[8]

Ai Mondiali di Berlino 2009, abbandona la prova della 50 km dopo un'ora e mezza di gara, accusando dolori allo stomaco.

Schwazer con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2008

Alla vigilia degli Europei di Barcellona 2010, dove partecipa anche alla 20 km, è il favorito della prova,[9] in virtù del miglior tempo tra gli atleti iscritti, ottenuto a Lugano, mentre il russo Valerij Borčin, olimpionico e campione mondiale 2009, non partecipa alla gara. Il vincitore tuttavia è un altro russo, il quasi ventenne Stanislav Emel'janov, che precede Schwazer di 28 secondi. A distanza di 4 anni, il 30 luglio 2014, Emel'janov viene privato del titolo europeo per irregolarità nel passaporto biologico; per questo motivo a Schwazer viene assegnata la medaglia d'oro.[10]

Il 28 agosto 2011 ai Mondiali di Taegu partecipa alla 20 km classificandosi nono.

La prima positività al doping

Il 6 agosto 2012 viene annunciata la positività dell'atleta all'eritropoietina ricombinante in un controllo antidoping a sorpresa effettuato dall'Agenzia mondiale antidoping il 30 luglio e viene escluso dal CONI dalla squadra della 50 km di marcia dei Giochi olimpici del successivo 11 agosto, mentre il giorno seguente sempre il CONI sospende l'atleta su richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping.[11][12]

A seguito dello scandalo, si presenta al Centro Sportivo dei Carabinieri di Bologna per riconsegnare pistola e tesserino; viene quindi sospeso dal servizio.[13] Dopo breve tempo si congederà definitivamente. Come conseguenza ulteriore la Ferrero, che aveva un contratto di sponsorizzazione in scadenza con lo stesso Schwazer, decide di rinunciare al rinnovo.[14]

Il 23 aprile 2013 il Tribunale Nazionale Antidoping stabilisce per l'atleta una squalifica di 3 anni e 6 mesi. Schwazer sarebbe quindi potuto tornare a gareggiare dal 30 gennaio 2016.[15]

Il 22 dicembre 2014 davanti alla Procura di Bolzano patteggia la pena di 8 mesi con una multa di 6 000 euro.[16]

Il 12 febbraio 2015 la II Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del Coni gli aggiunge altri 3 mesi di squalifica per aver eluso il prelievo dei campioni biologici violando l'articolo 2.3 delle Norme sportive antidoping: il 30 luglio 2012 avrebbe "eluso o si sarebbe rifiutato senza giustificato motivo di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici" chiedendo a Carolina Kostner (all'epoca del fatto sua fidanzata) di negare la sua presenza in casa. Resta fuori dalle gare quindi fino al 29 aprile 2016,[17][18] mentre Carolina Kostner il 16 gennaio viene squalificata a 1 anno e 4 mesi per complicità nella violazione.

Il 25 gennaio 2018 il Tribunale di Bolzano condanna in primo grado, per il reato di favoreggiamento al doping, due medici e una funzionaria della FIDAL[19]. Al termine del processo di appello, il 10 dicembre 2019 la Corte di Appello di Bolzano assolve i tre con formula piena[20].

Rientro alle gare

Nell'aprile 2015, ancora sotto squalifica, torna ad allenarsi sotto la guida del Maestro dello Sport Sandro Donati e la supervisione di uno staff di professionisti (tra cui l'allenatore Mario De Benedictis, i professori Dario D'Ottavio e Benedetto Ronci, l'ex marciatore e biomeccanico Alessandro Pezzatini). Lo scopo è partecipare da protagonista pulito ai giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, sotto il controllo dello staff di esperti, notoriamente attivi nella lotta contro il doping.[21]

Il settore tecnico della Federazione Italiana di Atletica Leggera gli permette di svolgere un test individuale di 10 km il 24 settembre 2015 presso il campo sportivo di Tagliacozzo (AQ) che si rivela un successo per l'atleta, nonostante il tempo ottenuto non possa essere reso ufficiale (l'atleta è ancora sotto squalifica per doping fino al 29 aprile 2016).[22]

Vista l'apparente incompatibilità con la carta etica FIDAL del consiglio federale del 20 dicembre 2013[23], emanata successivamente alla squalifica per positività di Londra 2012, che sancisce che qualunque atleta squalificato per più di quattro anni sia escluso definitivamente da qualunque partecipazione alla squadra nazionale, il presidente Alfio Giomi si esprime in favore dell'atleta, sostenendo la tesi della non retroattività della norma.

Al termine della squalifica (29 aprile 2016) esordisce in gara nella marcia 50 km l'8 maggio 2016 direttamente in maglia azzurra in occasione dei campionati del mondo a squadre di marcia organizzati a Roma, gara che vince con il tempo di 3h39'00".[24] Il risultato sembra sancire il successo dell'impresa di partecipare a Rio de Janeiro.

Il secondo presunto caso di doping

Il 21 giugno 2016 viene diffusa la notizia della positività di un campione di urine prelevato il 1º gennaio 2016[25][26], risultato negativo a una prima analisi di normale procedura. Valutazioni sul rapporto del testosterone portano a un successivo test più approfondito (test IRMS)[27], che rivela la presenza nelle urine di metaboliti di testosterone, accertando quindi l'effettiva positività. I collaboratori di Schwazer si difendono affermando che il testosterone era in quantità minime e non in grado di avere effetti dopanti.[28] Nella conferenza stampa convocata lo stesso giorno, l'atleta e i suoi collaboratori respingono le accuse di doping definendole "false e mostruose" e annunciano una denuncia contro ignoti perché risulterebbero delle incongruenze nel controllo antidoping.[29]

L'8 luglio 2016 la IAAF sospende con effetto immediato in via cautelare[30][31] il marciatore azzurro, dopo che anche le controanalisi danno esito positivo al doping.[30] Il legale di Schwazer annuncia che farà ricorso, denunciando una manipolazione esterna sul campione di urine prelevato il 1º gennaio.[32]

L'8 agosto 2016, in sede olimpica a Rio de Janeiro, viene discusso il ricorso sotto l'arbitrato del TAS;[33] due giorni dopo il ricorso viene respinto e Schwazer viene squalificato per 8 anni.[34][35] La squalifica cancella anche i suoi risultati del 2016, vale a dire la vittoria nella 50 km dei campionati del mondo di marcia a squadre di Roma[34] e il secondo posto ottenuto nella 20 km del meeting di marcia di La Coruña.[36][37]

Nuove analisi portate avanti nel luglio 2018 nell'ambito dell'indagine penale per doping nel riguardi di Schwazer dal perito nominato dal GIP, il comandante del RIS dei Carabinieri di Parma Giampietro Lago, rivelano un'alta concentrazione di DNA all'interno dei campioni di urina risultati positivi, il che secondo la difesa dell'atleta dimostrerebbe i presunti interventi di manipolazione.[38][39]

Nell'udienza del processo penale svolta a Bolzano il 12 settembre 2019 non si sciolgono i dubbi sulla questione. I valori di concentrazione di DNA nelle urine sarebbero inspiegabili secondo il perito e prova di manipolazione secondo la difesa dell'atleta, mentre per la WADA non ci sarebbe stata alcuna stranezza in quanto l'altoatesino avrebbe sempre avuto valori altissimi di DNA nelle urine. La terza perizia del comandante Lago, esposta nell'udienza del 14 settembre 2020, smentisce il collegamento fra superallenamento e innalzamento dei valori di DNA concludendo che una tale concentrazione "non corrisponde a una fisiologia umana" e che "i dati confermano quindi un'anomalia". Tale conclusione viene contestata dal prof. Vincenzo Pascali consulente della WADA, che critica contestualmente il metodo e le affermazioni del comandante del RIS.[40]

Il 3 dicembre 2020 la procura di Bolzano chiede l'archiviazione del procedimento penale.[41] Il 18 febbraio 2021 il GIP del Tribunale di Bolzano dispone infine l'archiviazione del procedimento penale per "non aver commesso il fatto", ritenendo "accertato con alto grado di credibilità razionale" che i campioni di urina "siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e, dunque, di ottenere la squalifica e il discredito dell'atleta come pure del suo allenatore, Sandro Donati".[42][43]

La WADA, in un comunicato stampa del 22 aprile 2021 contesta le conclusioni riportate nelle carte processuali.[44] Nello stesso mese i legali di Schwazer presentano richiesta di sospensione della squalifica al tribunale federale svizzero, nel tentativo di permettere all'atleta di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo.[45] La richiesta viene respinta dal tribunale elvetico.[46]

L'attività di allenatore

Nel novembre 2016 Schwazer annuncia di voler intraprendere la carriera di allenatore.[47] L'annuncio provoca subito delle polemiche,[48][49] dovute al fatto che le regole antidoping internazionali[50] prevedono che i tesserati per una qualsiasi federazione sportiva non possano essere allenati da soggetti squalificati per doping.

Altre attività

Nel 2022 partecipa al programma Pechino Express, in coppia con Bruno Fabbri, venendo eliminati nella seconda puntata.

L'11 settembre 2023 entra come concorrente nella casa del Grande Fratello ritirandosi nel corso della ventiquattresima puntata del 4 dicembre, dopo 85 giorni di permanenza.[51]

Vita privata

Dal 2007 al 2012 ha avuto una relazione sentimentale con la pattinatrice Carolina Kostner.[52][53] Dal 2016 ha iniziato a frequentare Kathrin Freund, con la quale si è sposato il 7 settembre 2019 [54][55] e da cui ha avuto due figli, un maschio e una femmina, Ida (2017) e Noah (2020).[56]

Record nazionali

Seniores

Progressione

Marcia 20 km

Stagione Tempo Luogo Data Rank mond.
2011 1h21'50" Bandiera della Corea del Sud Taegu 28-8-2011 40º
2010 1h18'24" Bandiera della Svizzera Lugano 14-3-2010
2009 1h24'23" Bandiera dell'Italia Sesto S. Giovanni 1-5-2009 104º
2008 1h23'28" Bandiera dell'Italia Borgo Valsugana 8-6-2008 97º
2007 1h24'39" Bandiera del Giappone Osaka 26-8-2007 115º
2006 1h21'38" Bandiera del Portogallo Rio Maior 1-4-2006 37º
2005 1h25'10" Bandiera dell'Italia Sesto S. Giovanni 1-5-2005 161º

Marcia 50 km

Stagione Tempo Luogo Data Rank mond.
2010 3h50'22" Bandiera dell'Italia Signa 7-3-2010 16º
2008 3h37'04" Bandiera della Russia Čeboksary 11-5-2008
2007 3h36'04" Bandiera dell'Italia Rosignano Solvay 11-2-2007
2005 3h41'54" Bandiera della Finlandia Helsinki 12-8-2005 12º
2004 4h00'51" Bandiera dell'Italia Termoli 15-2-2004 75º

Palmarès

Alex Schwazer in azione durante il campionato italiano di marcia 20 km del 2008
Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
2005 Europei under 23 Bandiera della Germania Erfurt Marcia 20 km nf
Mondiali Bandiera della Finlandia Helsinki Marcia 50 km   Bronzo 3h41'54" Record nazionale
2006 Europei Bandiera della Svezia Göteborg Marcia 50 km nf
2007 Mondiali Bandiera del Giappone Osaka Marcia 20 km 1h24'39" Miglior prestazione personale stagionale
Marcia 50 km   Bronzo 3h44'38"
2008 Giochi olimpici Bandiera della Cina Pechino Marcia 50 km   Oro 3h37'09" Record olimpico
2009 Mondiali Bandiera della Germania Berlino Marcia 50 km nf
2010 Europei Bandiera della Spagna Barcellona Marcia 20 km   Oro 1h20'38" [57]
Marcia 50 km nf
2011 Mondiali Bandiera della Corea del Sud Taegu Marcia 20 km 1h21'50" Miglior prestazione personale stagionale

Campionati nazionali

Altre competizioni internazionali

2008

Onorificenze

Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione Olimpico 2008 Marcia 50 Km»
— 17 dicembre 2008[59]

Libri

  • Sandro Donati, I signori del doping. Il sistema sportivo corrotto contro Alex Schwazer, Rizzoli, 2021, ISBN 9788817155830.
  • Alex Schwazer, Dopo il traguardo, Feltrinelli, 2021, ISBN 9788807491566.

Filmografia

Documentari

  • Il caso Alex Schwazer, docuserie di Massimo Cappello in 4 puntate, distribuita sulla piattaforma di streaming Netflix dal 13 aprile 2023.

Televisione

Note

  1. ^ Caso Schwazer, giudice dispone l'archiviazione: le urine furono alterate
  2. ^ WADA Statement on Alex Schwazer Case
  3. ^ Complete list of sanctions for Doping and Non-Doping Violations
  4. ^ Schwazer, un’altra batosta. Il Tribunale di Losanna conferma la squalifica per doping
  5. ^ Ep.121 Il sistema doping con Alex Schwazer e Sandro Donati - Muschio Selvaggio Podcast
  6. ^ Atletica: Schwazer, Bronzo Ok Ma Oggi Potevo Vincere, su it.eurosport.yahoo.com, Eurosport, 1º settembre 2007. URL consultato il 22 agosto 2008.
  7. ^ Schwazer cacciato per doping: traditi dal bravo ragazzo ilmessaggero.it
  8. ^ Lettera aperta - Offener Brief an den Corriere della Sera (PDF) [collegamento interrotto], su schuetzen.com, Südtiroler Schützenbund.
  9. ^ La Gazzetta dello Sport, martedì 27 luglio 2010, titolo di prima pagina: «Schwazer marcia sulla prima medaglia».
  10. ^ Atletica: paradosso Schwazer, conquista l'oro europeo del 2010 per doping del vincitore, su repubblica.it, la Repubblica, 30 luglio 2014. URL consultato il 30 luglio 2014 (archiviato il 1º agosto 2014).
  11. ^ Doping Schwazer la condanna della FIDAL, su fidal.it, FIDAL, 6 agosto 2012. URL consultato il 6 agosto 2012 (archiviato il 22 agosto 2014).
  12. ^ Antidoping: Procedimento disciplinare per Schwazer e il TNA lo sospende, su londra2012.coni.it, CONI, 7 agosto 2012. URL consultato il 7 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2012).
  13. ^ Fernando Pellerano, L'Arma sospende Schwazer «Riconsegno pistola e tesserino», su corrieredibologna.corriere.it, Corriere della Sera, 8 agosto 2012. URL consultato il 20 agosto 2012 (archiviato l'11 agosto 2012).
  14. ^ Londra 2012: Ferrero Spa, contratto pubblicità Schwazer non sarà rinnovato, su adnkronos.com, Adnkronos, 7 agosto 2012. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato il 4 marzo 2016).
  15. ^ Valerio Piccioni, Doping, Schwazer: 3 anni e mezzo di stop "Non penso a quando rientrare", su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 23 aprile 2013. URL consultato il 23 aprile 2013 (archiviato il 25 aprile 2013).
  16. ^ Doping, Schwazer patteggia 8 mesi, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 22 dicembre 2014. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato il 12 febbraio 2015).
  17. ^ A Schwazer altri 3 mesi di squalifica, su ilgiornale.it, Il Giornale, 12 febbraio 2015. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato il 12 febbraio 2015).
  18. ^ Atletica, una nuova condanna per Schwazer: altri 3 mesi, 12 febbraio 2015. URL consultato il 12 febbraio 2015 (archiviato il 12 febbraio 2015).
  19. ^ Atletica, doping: positività di Schwazer. Condannati i medici Fidal, in La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 27 novembre 2018 (archiviato il 27 novembre 2018).
  20. ^ Marco Bonarrigo, Schwazer, doping: assolti i medici Fischetto e Fiorella accusati dal marciatore, su Corriere della Sera, 12 ottobre 2019. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  21. ^ Schwazer, operazione trasparenza con vista Rio, su ilgiornale.it, Il Giornale, 2 aprile 2015. URL consultato il 26 ottobre 2016 (archiviato il 26 ottobre 2016).
  22. ^ Sky Sport, La nuova vita di Schwazer, supera il test sui 10 km: "Ma c'è ancora tanto da fare", su sport.sky.it. URL consultato il 21 aprile 2021.
  23. ^ (EN) Consiglio ultima riunione 2013, su fidal.it. URL consultato il 21 aprile 2021.
  24. ^ Marcia, Schwazer torna dopo la squalifica e trionfa nella 50km del Mondiale. Ora c’è Rio 2016, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano, 8 maggio 2016. URL consultato l'8 maggio 2016 (archiviato il 9 maggio 2016).
  25. ^ Doping: Alex Schwazer, ci risiamo. Trovato ancora positivo, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 22 giugno 2016. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato il 21 ottobre 2016).
  26. ^ Consiglio: "Su Schwazer seguite solo le regole", su fidal.it, FIDAL, 23 giugno 2016. URL consultato il 9 novembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2016).
  27. ^ Schwazer: passaporto e nuove analisi. Così è spuntato il doping, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 23 giugno 2016. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2016).
  28. ^ Eugenio Capodaqua, Giallo Schwazer: la seconda positività e i dubbi da chiarire, su repubblica.it, la Repubblica, 22 giugno 2016. URL consultato il 25 giugno 2016 (archiviato il 16 agosto 2016).
  29. ^ Valerio Piccioni, Atletica, doping, parla Schwazer: "Non vogliono farmi andare a Rio", su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 22 giugno 2016. URL consultato il 23 giugno 2016 (archiviato il 23 giugno 2016).
  30. ^ a b Schwazer, positivo anche il campione B, su fidal.it, FIDAL, 8 luglio 2016. URL consultato il 9 luglio 2016 (archiviato l'11 luglio 2016).
  31. ^ Olimpiadi, Schwazer squalificato 8 anni dal Tas, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 10 agosto 2016. URL consultato il 10 agosto 2016 (archiviato l'11 agosto 2016).
  32. ^ Doping: niente giochi di Rio per Alex Schwazer, sospeso dalla Iaaf, su ansa.it, ANSA, 8 luglio 2016. URL consultato il 9 luglio 2016 (archiviato il 10 luglio 2016).
  33. ^ Olimpiadi Rio 2016, doping. Schwazer al Tas: si decide entro venerdì, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 8 agosto 2016. URL consultato il 26 ottobre 2016 (archiviato il 26 ottobre 2016).
  34. ^ a b (EN) CAS dismisses the appeal filed by Alex Schwazer (Italy) and imposes an 8-year period of ineligibility on him (PDF), su tas-cas.org.
  35. ^ Doping, il Tas ha deciso: Schwazer condannato a 8 anni. "Sono distrutto", su repubblica.it, la Repubblica, 10 agosto 2016. URL consultato il 26 ottobre 2016 (archiviato il 24 ottobre 2016).
  36. ^ (EN) IAAF: 20 Kilometres Race Walk Result - XXX Gran Premio Cantones de La Coruña, su iaaf.org, IAAF. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2016).
  37. ^ (EN) Lista degli atleti squalificati per doping dalla IAAF al 27 settembre 2016, su iaaf.org, IAAF. URL consultato il 9 novembre 2016 (archiviato il 16 ottobre 2016).
  38. ^ CASO SCHWAZER/ 2. L'ultimo tarocco di urina durante una pausa caffè? (esclusiva), in Il Sussidiario.net. URL consultato il 28 luglio 2018 (archiviato il 29 settembre 2018).
  39. ^ CASO SCHWAZER/ 1. L'esame del Dna rivela la manipolazione delle urine (esclusiva), in Il Sussidiario.net. URL consultato il 28 luglio 2018 (archiviato il 2 ottobre 2018).
  40. ^ Il perito del Gip: "La concentrazione di Dna nelle urine di Schwazer non corrisponde a una fisiologia umana", in Gazzetta dello Sport, 14 settembre 2020. URL consultato il 14 settembre 2020.
  41. ^ Marco Bonarrigo, Schwazer, la procura di Bolzano chiede l'archivazione del procedimento penale, su Corriere della Sera, 12 marzo 2020. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  42. ^ Caso Schwazer, il giudice: "L'atleta non ha commesso il fatto". E accusa Wada e Iaaf, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 18 febbraio 2021.
  43. ^ Ordinanza di archiviazione del Tribunale di Bolzano (PDF), su sprintnews.it.
  44. ^ (EN) WADA Statement on Alex Schwazer Case (22 April 2021), su World Anti-Doping Agency, 22 aprile 2021. URL consultato il 16 settembre 2021.
  45. ^ Alex Schwazer ha presentato ricorso a un tribunale Svizzero, in AGI, 20 aprile 2021.
  46. ^ Anche il Tribunale federale svizzero dice no a Schwazer - Rai Sport, su RaiSport. URL consultato il 17 settembre 2021.
  47. ^ Atletica, la nuova sfida Schwazer: diventerà allenatore, su repubblica.it, la Repubblica, 2 novembre 2016. URL consultato il 2 novembre 2016 (archiviato il 4 novembre 2016).
  48. ^ Marco Bonarrigo, Schwazer crea un sito per allenare i maratoneti e i ciclisti: ed è polemica, su corriere.it, Corriere della Sera, 2 novembre 2016. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato il 9 novembre 2016).
  49. ^ "Coach" Alex Schwazer attacca Il Tempo Risponda alle nostre otto domande, su iltempo.it, Il Tempo, 6 novembre 2016. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato l'8 novembre 2016).
  50. ^ (EN) Regole antidoping WADA (PDF), su wada-main-prod.s3.amazonaws.com. URL consultato il 12 settembre 2019 (archiviato il 26 maggio 2019).
  51. ^ ALEX SCHWAZER AL GRANDE FRATELLO, su grandefratello.mediaset.it, 30 agosto 2023. URL consultato l'11 settembre 2023.
  52. ^ Carolina Kostner: "Amavo Schwazer, ma non fino al doping. Io non sapevo", su Il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2014. URL consultato l'8 settembre 2019 (archiviato il 15 maggio 2019).
  53. ^ La Kostner, Schwazer e l’altra Tutte le mail del tradimento, su corriere.it, 15 giugno 2012. URL consultato il 12 settembre 2019 (archiviato il 1º aprile 2016).
  54. ^ Schwazer sposo, in attesa di novità nell'inchiesta, su La Gazzetta dello Sport, 7 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2019.
  55. ^ Schwazer, caso doping riaperto nel giorno del suo matrimonio, su lastampa.it, 8 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2019.
  56. ^ Sky Sport, Schwazer parla a Sky dopo l'archiviazione, su sport.sky.it. URL consultato il 26 febbraio 2021.
  57. ^ Stanislav Emel'janov (Russia) vinse originariamente la medaglia d'oro con il tempo di 1h20'10", ma venne squalificato nel 2014 per irregolarità nel passaporto biologico, v. Atletica: paradosso Schwazer, conquista l'oro europeo del 2010 per doping del vincitore, su repubblica.it, la Repubblica, 30 luglio 2014. URL consultato il 20 agosto 2014 (archiviato il 18 agosto 2014).
  58. ^ Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Alex Schwazer, su quirinale.it. URL consultato il 16 aprile 2011 (archiviato il 24 settembre 2015).
  59. ^ Collari d'oro 2008, su coni.it. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato il 12 gennaio 2019).

Voci correlate

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