Alessandro Zan | |
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Alessandro Zan nel 2018 | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
In carica | |
Inizio mandato | 15 marzo 2013 |
Legislature | XVII, XVIII |
Gruppo parlamentare |
SEL (2013-2014) Misto (2014) PD (dal 2014) |
Coalizione | Italia. Bene Comune (XVII) Centro-sinistra (XVIII) |
Circoscrizione | XVII: Veneto 1
XVIII: Veneto 2 |
Collegio | XVIII: Veneto 2 - 01 |
Incarichi parlamentari | |
XVII legislatura:
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Democratico (dal 2014) DS (2001-2007) SEL (2009-2014) |
Titolo di studio | Laurea in ingegneria delle telecomunicazioni |
Università | Università degli Studi di Padova |
Professione | Ingegnere delle telecomunicazioni |
Alessandro Zan (Padova, 4 ottobre 1973) è un politico e attivista LGBT italiano. Esponente della comunità LGBT, è noto soprattutto per aver promosso ed ottenuto il primo registro anagrafico italiano delle coppie di fatto, aperto anche alle coppie omosessuali,[1] e per essere il relatore del disegno di legge contro l'omofobia, la transfobia, la misoginia e l'abilismo approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati il 4 novembre 2020.[2][3]
È stato assessore all'ambiente, al lavoro e alla cooperazione internazionale del Comune di Padova.[4] Candidato alle elezioni politiche italiane del 2013, risulta eletto alla Camera dei deputati nelle liste di Sinistra Ecologia Libertà. L'anno successivo abbandona SEL e aderisce al Partito Democratico. Alle elezioni politiche italiane del 2018 viene rieletto alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale di Padova, come capolista del Partito Democratico.
Durante gli studi superiori, si avvicina ai movimenti per la pace e inizia a coltivare interesse per le tematiche sociali. Politicamente attivo all'interno del movimento LGBT, sin dai tempi dell'università, è stato promotore di manifestazioni in favore dei diritti civili, fondatore del Padova Pride Village e più tardi presidente della sezione Veneto di Arcigay.[5]
Riconoscimento di diritti alle persone che vivono in convivenze non matrimoniali da parte del Consiglio Comunale di Padova |
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Estratto della deliberazione del Consiglio comunale n. 108 del 4 dicembre 2006.[6] Il Consiglio Comunale di Padova impegna il Sindaco e la Giunta Comunale: |
Apertamente omosessuale, nel 2001 entra in politica e aderisce ai Democratici di Sinistra.[4] L'anno seguente promuove e organizza il Gay Pride nazionale a Padova.[7] Successivamente diventa il coordinatore della campagna nazionale a sostegno dell'introduzione nell'ordinamento giuridico italiano del PACS,[8] l'istituto a tutela delle coppie di fatto ispirato alla normativa francese sul Pacte civil de solidarité. Per la promozione organizza una serie di manifestazioni pubbliche in Piazza Farnese a Roma.[9]
Due anni dopo, nel 2004, in occasione della festa di San Valentino, lancia la manifestazione Kiss2Pacs, bacio collettivo simbolico a favore delle unioni civili.[10] Lo stesso anno viene eletto consigliere comunale a Padova nella lista dei Democratici di Sinistra. Nel 2006 organizza la manifestazione Tutti in Pacs, nella quale vennero sposate simbolicamente le coppie di fatto presenti.[11]
Nel dicembre dello stesso anno viene approvata in consiglio comunale l'attestazione di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi, certificato che permette alle coppie di fatto residenti nel Comune di Padova, di veder riconosciuto il proprio legame[6][12] anche al di fuori dell'istituto del matrimonio.[13] Per questo risultato viene invitato dal Consiglio d'Europa a riferire sui contenuti della mozione.[14] Grazie a questa iniziativa la città veneta diviene la prima città in Italia nella quale le coppie di fatto, sia eterosessuali sia omosessuali, hanno ottenuto un riconoscimento anagrafico come "famiglia fondata su vincoli affettivi".[1]
Nel 2007, nel mese di febbraio, viene eletto "Europeo della settimana" dalla rete televisiva franco-tedesca arte.[15] Nel marzo dello stesso anno è coordinatore di Diritti Ora, manifestazione che ha l'obiettivo di stimolare il governo Prodi ad approvare una legge per la tutela delle coppie di fatto. Per questo chiede e ottiene la presenza di tre ministri: Barbara Pollastrini, Paolo Ferrero e Alfonso Pecoraro Scanio.
A maggio decide di non aderire al Partito Democratico, in polemica con la decisione del suo partito di fondersi con La Margherita.[4]
A fine anno appoggia l'iniziativa di Immacolata Mannarella, direttrice del istituto penitenziario Baldenich di Belluno, di garantire l'accesso gratuito alle cure ormonali ai detenuti transgender.[16]
Si candida alle elezioni europee del giugno del 2009 con Sinistra e Libertà, divenendone uno dei fondatori. Nel giugno 2009 è nuovamente eletto consigliere comunale e successivamente nominato dal sindaco Flavio Zanonato assessore della sua giunta con deleghe all'ambiente, al lavoro e alla cooperazione internazionale[4]
Nel settembre 2009 viene eletto nel coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia Libertà dall'assemblea nazionale, in seguito è divenuto membro della Presidenza nazionale del partito.
In vista delle elezioni comunali padovane del 2014 si candida alle primarie del centrosinistra, ma viene sconfitto da Ivo Rossi, vicesindaco uscente.
Nel dicembre 2012 è stato il più votato a Padova alle elezioni primarie per la scelta dei candidati parlamentari di SEL[senza fonte]. Per le elezioni del 24 e 25 febbraio 2013 è capolista nella prima circoscrizione del Veneto, per la Camera dei deputati, nel partito di Nichi Vendola.[17]
Il 23 giugno 2014 lascia il gruppo di SEL per entrare nel Gruppo misto insieme ai colleghi Fabio Lavagno e Nazzareno Pilozzi seguendo la scissione operata dall'ex capogruppo alla Camera dei deputati Gennaro Migliore per sostenere il Governo Renzi.
Si candida alle elezioni politiche del 2018 nelle file del Partito Democratico e il 4 marzo 2018 viene eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 2.
Nella nuova legislatura si fa promotore della proposta di legge, nota come Ddl Zan, che punta a combattere l'omotransfobia e le discriminazioni.[18] Una proposta criticata dal centrodestra[19], il quale ha presentato un suo disegno di legge[20].
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