Aimone di Savoia-Aosta | |
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Aimone di Savoia-Aosta nel 2020 | |
Pretendente al trono d'Italia (linea di successione aostana) disputa dinastica | |
In carica | dal 1º giugno 2021 |
Predecessore | Amedeo |
Erede | Umberto |
Duca di Savoia titolo contestato | |
In carica | dal 1º giugno 2021 |
Predecessore | Amedeo |
Duca d'Aosta | |
In carica | dal 2006 |
Predecessore | Amedeo |
Nome completo | Aimone Umberto Emanuele Filiberto Luigi Amedeo Elena Maria Fiorenzo di Savoia-Aosta |
Trattamento | Altezza reale |
Altri titoli | Duca delle Puglie Principe reale |
Nascita | Firenze, 13 ottobre 1967 |
Dinastia | Savoia-Aosta |
Padre | Amedeo di Savoia-Aosta |
Madre | Claudia d'Orléans |
Consorte | Olga di Grecia |
Figli | Umberto Amedeo Isabella |
Religione | Cattolicesimo |
Motto | FERT |
Aimone di Savoia-Aosta | |
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Aimone di Savoia-Aosta | |
Rappresentante del Sovrano militare ordine di Malta a Mosca | |
In carica | |
Inizio mandato | 22 novembre 2019 |
Capo di Stato | Marco Luzzago |
Predecessore | Gianfranco Facco-Bonetti |
Dati generali | |
Università | Università commerciale Luigi Bocconi |
Professione | dirigente d'azienda |
Aimone di Savoia-Aosta (Aimone Umberto Emanuele Filiberto Luigi Amedeo Elena Maria Fiorenzo; Firenze, 13 ottobre 1967) è un membro di Casa Savoia e un manager italiano. Per anni direttore generale Pirelli per il mercato della Russia e dei paesi dell'ex Unione Sovietica, dal 1º luglio 2012 è amministratore delegato della Pirelli Tyre Nordic, responsabile per i mercati dei paesi scandinavi[1] e, dal 1º settembre 2013, responsabile per Pirelli Tyre per la Russia e i paesi nordici.[2]
Da novembre 2019 è ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Federazione Russa[3][4].
Dopo la morte di suo padre Amedeo di Savoia Aosta, avvenuta il 1º giugno 2021, è divenuto il nuovo duca di Savoia e Capo della Real Casa, in disputa con la linea dinastica di Vittorio Emanuele di Savoia.
Unico figlio maschio di Amedeo di Savoia Aosta e di Claudia d'Orléans, è nato a Firenze nel 1967. Alla nascita, secondo l'uso del ramo Savoia Aosta, ricevette il titolo di duca delle Puglie (titolo giuridicamente non riconosciuto dalla Repubblica Italiana). Battezzato con l'acqua dei fiumi Giordano e Piave, ebbe per padrini di battesimo l'allora principe Juan Carlos di Borbone, poi re di Spagna, e il re Costantino II di Grecia.
Nel 1982, quando era ancora minorenne, Umberto II di Savoia gli conferì, avvenimento unico della sua generazione in Casa Savoia, il collare dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (assumendo ipso facto anche i titoli di Cavaliere di Gran Croce degli Ordini dei Santi Maurizio e Lazzaro e della Corona d'Italia).
Dopo aver conseguito la maturità classica presso il collegio navale Francesco Morosini di Venezia, Aimone frequentò i corsi dell'Accademia navale, conseguendo il grado di guardiamarina. In seguito, con l'incarico di ufficiale di stato maggiore, venne imbarcato per un anno prendendo parte ad alcune esercitazioni NATO nell'Atlantico e nel Mediterraneo.
A bordo della fregata Maestrale ha partecipato alla Guerra del Golfo. Nel 2001 ha affiancato il padre Amedeo nella replica dell'impresa del raggiungimento del Polo nord, compiuta un secolo prima dal prozio Luigi Amedeo, duca degli Abruzzi. È imparentato con le famiglie reali di Grecia, Danimarca, Bulgaria, Romania, Regno Unito, Spagna, Francia, Württemberg e Russia. Oltre all'italiano, parla inglese, francese, spagnolo e russo.
Nel 2006, in virtù del riconoscimento come capo di Casa Savoia, il padre Amedeo gli aveva ceduto il titolo di duca d'Aosta, assumendo quello di duca di Savoia. Per i sostenitori del padre è così diventato Aimone, sesto duca d'Aosta.
Aimone di Savoia Aosta è stato fidanzato da maggio 2005 con la sua lontana cugina Olga di Grecia (Atene, 17 novembre 1971), figlia secondogenita del principe Michele di Grecia dal suo matrimonio morganatico con Marina Karella.
Il loro matrimonio è stato celebrato con rito civile il 16 settembre 2008 presso l'ambasciata italiana a Mosca. Ha svolto l'incarico di ufficiale civile l'ambasciatore italiano in Russia Vittorio Claudio Surdo. L'atto del regio assenso è stato trasmesso da Amedeo di Savoia agli sposi prima della celebrazione.[5]
Il matrimonio religioso è stato celebrato il 27 settembre 2008 presso l'isola greca di Patmo, un tempo parte del Dodecaneso italiano. Erano presenti la regina Sofia di Spagna e i reali di Grecia Costantino II e Anna Maria, sorella di Margherita II di Danimarca, oltre a rappresentanti della Casa d'Orléans e delle due Sicilie.[6] La celebrazione è avvenuta secondo il rito greco-ortodosso previa dispensa dell'arcivescovo cattolico di Mosca, Paolo Pezzi.[7]
Aimone ha patrocinato o collaborato ad attività di diffusione della cultura e della storia italiana, dal centenario del volo,[8] alle celebrazioni carducciane,[9] alle vicissitudini della comunità italiana in Crimea.[10]
Dopo la laurea, conseguita presso l'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, ha svolto un periodo di specializzazione presso la J.P. Morgan & Co. Successivamente ha lavorato nel settore marketing del gruppo Rinascente, del Gruppo Merloni e di Fata Engineering. Nel 1994 si trasferisce a Mosca, in Russia, per lavorare con la Tripcovich Trading Company.
Nel 2000 Aimone viene assunto dal gruppo Pirelli, dove ha ricoperto la carica di direttore generale responsabile per il mercato della Russia e di tutti i paesi dell'ex Unione Sovietica. Nel 2006 è stato vicepresidente dell'associazione delle imprese italiane in Russia, la Gim-Unimpresa,[11] socio aggregato di Confindustria. Dal 1º luglio 2012 è Amministratore Delegato della Pirelli Tyre Nordic, responsabile per tutti i mercati dei paesi scandinavi,[1] e, dal 1º settembre 2013, è responsabile per Pirelli Tyre della regione Russia e paesi nordici.[2]
Dal 2017 è presidente del consiglio imprenditoriale italiano, organo di raccordo delle realtà associative imprenditoriali italiane operative nella Federazione russa[12].
Per il suo impegno nei rapporti italo-russi viene insignito prima dell'Ordine dell'Amicizia dal Presidente Vladimir Putin nel 2018 ed il 7 maggio 2019 esce sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il conferimento del Cavalierato dell'Ordine al Merito della Repubblica[13] conferito ufficialmente il 13 giugno presso l'Ambasciata Italiana a Mosca[12] (primo caso di esponente di Casa Savoia insignito ufficialmente di un ordine cavalleresco repubblicano italiano[senza fonte]). Il suo contributo a sostegno dei rapporti economici bilaterali italo-russi è apprezzato e riconosciuto dalle autorità di ambo i Paesi[12].
Nell'ottobre 2019 viene nominato Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Federazione Russa [14][15], entrando in carica il mese successivo[3] e presentando le proprie lettere credenziali il 20 novembre 2020[16]. Il ruolo della missione diplomatica dell'Ordine in Russia consiste nella promozione dei rapporti tra Cristianità orientale e Chiesa cattolica, nel sostegno alle opere caritative verso i bisognosi e nella promozione di iniziative culturali[4], ruolo per il quale l'Ordine è fortemente apprezzato dalle autorità civili ed ecclesiali russe[17].
A seguito dell'atto di pretensione pubblico e formale avanzato dal padre Amedeo di Savoia Aosta il 7 luglio 2006,[18][19] legato alle vicende della questione dinastica, Aimone di Savoia Aosta è stato incaricato della riorganizzazione degli ordini dinastici sabaudi (Ordine supremo della Santissima Annunziata ed Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro) e delle onorificenze connesse "nel rispetto delle originarie finalità, delle disposizioni testamentarie del Re Umberto II e delle leggi vigenti in materia".[20] Per la legge italiana gli ordini non sono riconosciuti dal 1951.[21]
Aimone, inoltre, è stato delegato per presiedere "una rappresentanza permanente con il mondo dell'economia e della politica" italiana.[22]
Il 29 settembre 2007, realizzando le disposizioni del decreto precedente, Aimone di Savoia Aosta ha nominato una commissione esecutiva per la riorganizzazione degli ordini dinastici di Casa Savoia con il compito di valutare i requisiti di merito per la riammissione negli ordini cavallereschi dei vecchi cavalieri e per la nomina dei nuovi.[23] Aimone ha chiesto totale trasparenza: i cavalieri devono avere esclusivamente requisiti meritori e l'adesione tornerà ad essere gratuita, così com'era nella volontà del re Umberto II.[21]
Il 31 maggio 2008, dopo la proroga di due mesi decretata il 31 marzo, si sono conclusi i lavori della commissione presieduta da Aimone per la compilazione degli elenchi dei cavalieri da considerare riammessi all'interno degli ordini secondo gli statuti emanati da Umberto II.[24]
Aimone fa uso delle armi di principe ereditario definite dal regio decreto-legge del 1º gennaio 1890[25][26]. I sostenitori della legittimità dell'atto di Amedeo di Savoia Aosta del 7 luglio 2006 gli furono riconosciuti i titoli di Sua Altezza Reale il Principe Ereditario d'Italia, Duca delle Puglie e sesto Duca d'Aosta, mentre, per coloro che negano la validità dell'atto paterno, Aimone è solo Sua Altezza Reale il Duca delle Puglie. La Repubblica Italiana, però, non riconosce alcun titolo nobiliare italiano per cui, in base alla XIV disposizione transitoria e finale, Aimone di Savoia-Aosta è un cittadino privato.[27]
È attualmente duca di Savoia e Capo della Real Casa di Savoia, in disputa con la linea dinastica di Vittorio Emanuele di Savoia.
Dal matrimonio tra Aimone e Olga di Grecia sono nati:
Aimone di Savoia Aosta, a causa di una profezia di Padre Pio da Pietrelcina,[35][36][37] che avrebbe previsto la fine del Regno d'Italia, l'estinzione del ramo principale dei Savoia-Carignano e il successivo ritorno della monarchia con il ramo collaterale Savoia-Aosta, è rappresentato in un bassorilievo nella cripta dove riposavano i resti mortali del frate francescano.[38] Il bassorilievo, commissionato nel 1968 da Gian Paolo Quinto e modellato dallo scultore Cesarino Vincenti quando Aimone aveva appena un anno, è intitolato Maestà e Bellezza ti stanno intorno e raffigura la Sacra Famiglia attorniata da un gruppo di persone. Fra loro è visibile un adulto che sarebbe Aimone di Savoia Aosta con il collare dell'Annunziata fra le mani.[39][40][41]
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Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana | |
«per l’eccezionale contributo dai lui dato negli ultimi 25 anni a sostegno dei rapporti economici bilaterali italo-russi» — 13 giugno 2019 [42] |
Croce commemorativa per missioni nel Golfo Persico | |
Ordine dell'Amicizia (Russia) | |
«per il contributo alla realizzazione di progetti congiunti di alto livello tra Italia e Russia e per l'attrazione degli investimenti nella Federazione Russa» — 30 gennaio 2018[43] |
Medaglia commemorativa per la liberazione del Kuwait (Arabia Saudita) | |
Medaglia commemorativa per la liberazione del Kuwait (Kuwait) | |
Cavaliere d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta | |
Il riconoscimento in capo al Duca d'Aosta del gran magistero degli ordini dinastici sabaudi, in quanto ruolo riservato al capo di Casa Savoia, è legato alla controversia sulla successione dinastica.
Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata | |
— 2021 |
Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro | |
— 2021 |
Gran Maestro dell'Ordine della Corona d'Italia | |
— 2021 |
Gran Maestro dell'Ordine Civile di Savoia | |
Balì Cavaliere di Gran Croce di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio | |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 225758998 · ISNI (EN) 0000 0003 6446 2186 · BNF (FR) cb15572147k (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-225758998 |
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