Adriano | ||
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Nazionalità | Brasile | |
Altezza | 189 cm | |
Peso | 95 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Attaccante | |
Termine carriera | 28 maggio 2016 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1998-2000 | Flamengo | |
Squadre di club1 | ||
2000-2001 | Flamengo | 19 (7)[1] |
2001-2002 | Inter | 8 (1) |
2002 | → Fiorentina | 15 (6) |
2002-2004 | Parma | 37 (23) |
2004-2007 | Inter | 103 (44) |
2007-2008 | → San Paolo | 18 (11)[2] |
2008-2009 | Inter | 12 (3) |
2009-2010 | Flamengo | 31 (19)[3] |
2010-2011 | Roma | 5 (0) |
2011-2012 | Corinthians | 4 (1)[4] |
2012 | Flamengo | 1 (1) |
2014 | Atlético Paranaense | 1 (1) [5] |
2016 | Miami Utd | 1 (1) |
Nazionale | ||
1999 | Brasile U-17 | 5 (1) |
2001-2002 | Brasile U-20 | 9 (6) |
2000-2010 | Brasile | 48 (27)[6] |
Palmarès | ||
Confederations Cup | ||
Oro | Germania 2005 | |
Copa América | ||
Oro | Perù 2004 | |
Campionato sudamericano di calcio Under-20 | ||
Oro | Ecuador 2001 | |
Mondiali di calcio Under-17 | ||
Oro | Nuova Zelanda 1999 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 28 maggio 2016 |
Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano (Rio de Janeiro, 17 febbraio 1982), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.
Soprannominato L'Imperatore[7] dai tifosi interisti, ha legato il suo nome principalmente all’Inter. Con i nerazzurri ha vinto 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane. Inoltre ha vinto una Copa América e una Confederations Cup con la nazionale verdeoro laureandosi capocannoniere di entrambe le manifestazioni.[8] Nel 2021 è stato inserito nella Walk of Fame del Maracanà, stadio simbolo del Brasile.[9]
È inoltre il miglior marcatore di sempre dell'Inter in Champions League con 18 reti.[10]
Il 3 agosto 2004 perse il padre Almir, deceduto a 44 anni per le conseguenze di una sparatoria in cui era rimasto coinvolto anni prima.[11] Nel marzo 2007 fu protagonista di una lite in discoteca con il cestista Rolando Howell[12][13][14]: quest'ultimo negò accenni di rissa[15], riconducendo il diverbio a fraintendimenti linguistici.[16]
Indagato nell'autunno 2014 per il presunto coinvolgimento in un traffico di sostanze stupefacenti e il favoreggiamento d'illecito[17], fu in breve tempo scagionato dalle accuse.[18]
Nel corso della carriera rimase più volte vittima di una dipendenza dall'alcool che finì per comprometterne il rendimento agonistico[7][19][20][21][22][23]: lo stesso calciatore ascrisse tale problematica a disturbi depressivi insorti con la morte del genitore.[24][25][26] In un'intervista rilasciata nel 2018 dichiarò di essersi spesso presentato ubriaco agli allenamenti, con l'Inter che avrebbe coperto tali assenze adducendo quale motivazione gli infortuni fisici.[27]
Suo figlio Adriano Carvalho Ribeiro, di 14 anni, nell’aprile 2021 firma il suo primo contratto con il Grêmio.[28]
Inizialmente terzino[29], ricoprì poi il ruolo di centravanti.[29] In possesso di grande prestanza fisica e abile nella finalizzazione[8][30], eccelleva nel gioco aereo e nella conclusione a rete (in particolare col piede sinistro).[31][32]Era inoltre dotato di un tiro molto potente che gli permetteva di trovare il gol da lunghe distanze.
In grado di reggere da solo il peso del reparto avanzato[33], disponeva di un buon dribbling e della capacità di servire assist ai compagni. Limiti caratteriali ne hanno condizionato il rendimento impedendogli di esprimere il suo grande potenziale.[senza fonte]
Esordì in patria con il Flamengo, distinguendosi per le abilità realizzative.[29][30] Nell'estate 2001 fu acquistato dall'Inter, nell'ambito di una trattativa che coinvolse il connazionale Vampeta (ceduto alla società brasiliana).[34] Compì il debutto in Serie A il 9 settembre contro il Parma[35], segnando poi al Venezia la prima rete nel campionato italiano[36], andando in gol nei minuti di recupero[30], contribuì alla vittoria nerazzurra per 2-1.[37] Complice la giovane età[38], riportò un esiguo minutaggio anche per il rientro del brasiliano e suo connazionale Ronaldo [39]; nel gennaio 2002 venne quindi ceduto in prestito alla Fiorentina.[40] Con 6 gol in 15 gare di campionato[41][42][43], non riuscì a scongiurare la retrocessione dei viola.[44]
Per la stagione seguente fu ingaggiato, in compartecipazione, dal Parma.[45] In maglia gialloblù si ritagliò maggior spazio[46], formando con Adrian Mutu una prolifica coppia offensiva.[47] Il contributo del brasiliano e del romeno fruttò ai ducali la qualificazione in Coppa UEFA al termine del campionato 2002-03[48], chiuso al quinto posto.[49]
Dopo un infortunio subìto nel novembre 2003[50][51], tornò in campo nel gennaio 2004 segnando un gol all'Udinese[52]. Tale rete, l'ultima con i parmensi, lo classificò al nono posto nella graduatoria dei realizzatori ducali in Serie A con 23 centri.[53]
Durante la finestra invernale di mercato fece rientro all'Inter, che lo riscattò per circa 23 milioni di euro.[54][55] Nel girone di ritorno del campionato 2003-04 segnò 9 reti[56], contribuendo all'accesso ai preliminari di Champions League con il quarto posto in classifica.[57] Nella stagione 2004-05 risultò il miglior marcatore nerazzurro, con 28 reti complessive[8]: degna di nota la tripletta al Porto in campo europeo[58], nonché una doppietta alla Roma nella finale d'andata di Coppa Italia grazie a cui i meneghini ipotecarono il trofeo.[59] Nel derby d'Italia con la Juventus del 20 agosto 2005, valido per l'assegnazione della Supercoppa nazionale, fornì a Verón l'assist per il gol decisivo.[60]
Autore di 19 reti nella stagione 2005-06[61][62][63] — tra cui una decisiva doppietta nella stracittadina milanese —[64] contribuì alla vittoria di un'altra Coppa Italia[65][66] e dello scudetto, che le sentenze di Calciopoli assegnarono ai nerazzurri (terzi in campionato) a tavolino.[67]
Un minor utilizzo da parte di Roberto Mancini, circostanza riconducibile all'ingaggio di Ibrahimović e Crespo[68], non compromise la permanenza del brasiliano in squadra.[69] L'attaccante fornì comunque il proprio apporto alla vittoria del titolo nazionale[70][71][72] con 5 reti in 23 presenze, conquistando il secondo tricolore di fila.[73]
Escluso dalla lista per la Champions League nel settembre 2007[74][75], raccolse uno scarso minutaggio nella prima parte di stagione.[76][77] Ceduto in prestito semestrale al San Paolo nel dicembre 2007[78], si attestò su buoni livelli di rendimento riguadagnando un positivo stato di forma.[79]
Rientrato in nerazzurro nell'estate 2008[80], fu impiegato con alterna frequenza dal nuovo allenatore José Mourinho[81]: realizzò comunque due gol nella fase a gironi di Champions League[10], divenendo il miglior marcatore del club nella competizione davanti a Sandro Mazzola.[82] L'ultima stagione a Milano risultò ancora segnata da fatti controversi, tra cui un periodo di esclusione dai convocati per le mancanze disciplinari[83]; nel gennaio 2009 ricevette inoltre una squalifica tramite prova televisiva per il pugno al sampdoriano Gastaldello.[84]
In aprile, dopo aver risposto alla convocazione della Nazionale, non fece ritorno in squadra rendendosi peraltro irreperibile per alcuni giorni[85]: a distanza di poche settimane, rescisse quindi il contratto con i nerazzurri.[86][87]
In seguito alla conclusione del rapporto con l'Inter, fu tesserato dal Flamengo facendo dunque ritorno nella formazione in cui era cresciuto.[88][89] Il 31 maggio 2009 segna, di testa, un gol contro l'Atlético Paranaense, contribuendo al successo per 2-1.[90] Tre settimane dopo è protagonista, con una tripletta, nel successo per 4-0 contro l'Internacional.[91][92] Complessivamente realizza 19 gol con il Flamengo, che aiutano la squadra a risalire in classifica e vincere il campionato all'ultima giornata.[93] Il centravanti è inoltre capocannoniere del torneo, alla pari con Diego Tardelli dell'Atlético Mineiro.[94]
Nella stagione successiva va a segno per 11 volte nel campionato carioca e per 4 volte in Coppa Libertadores, prima della decisione di lasciare il club.
Nell'estate 2010 fa ritorno in Italia, per giocare con la maglia della Roma, posando il giorno della presentazione allo stadio Flaminio con una sciarpa con la scritta "Mo' te gonfio".[95][96] Debutta con i giallorossi in Supercoppa italiana, partita persa proprio contro la sua ex squadra dell'Inter.[97] Nell'arco della stagione non trova continuità, complici i molteplici infortuni.[98] Il 10 febbraio 2011 in Brasile gli viene ritirata la patente per il suo rifiuto di sottoporsi al test dell'etilometro.[99] L'8 marzo 2011 il contratto del giocatore viene risolto consensualmente.[100]
Il 28 marzo 2011, dopo un vano interessamento da parte del Flamengo dell'amico Ronaldinho[101], si trasferisce al Corinthians, di cui sceglie la maglia numero 10. Il 20 aprile, durante un allenamento, riporta la rottura del tendine d'Achille del piede sinistro ed è costretto ad uno stop di alcuni mesi, che gli impedisce di esordire in campionato il 22 maggio.[102] Nonostante l'infortunio, è al centro dell'ennesimo episodio controverso: durante il periodo di convalescenza, decide di andare a ballare in un locale togliendosi lo stivaletto ortopedico e suscitando la rabbia dei dirigenti per la bravata compiuta.[103] Torna ad allenarsi nell'ottobre 2011, con un peso di 104 chili e una forma atletica pari al 20%.[104]
Esordisce ufficialmente in campionato il 9 ottobre contro l'Atlético Goianiense (3-0), subentrando al compagno Alex al 79º minuto. Adriano, acclamato da 36 000 persone al Pacaembu, ha giocato con la maglia numero X (10 in numero romano) e con la scritta Imperador al posto del suo nome. Il 20 novembre, alla quarta partita, segna il 2-1 finale contro l'Atletico Mineiro con un sinistro da posizione angolata: il gol è valso alla squadra paulista il primato in classifica.[105] Il 4 dicembre, seppur non giocando nello 0-0 decisivo contro il Palmeiras, si laurea campione del Brasile con la squadra di San Paolo. Il 13 marzo 2012 il Corinthians annuncia la rescissione del contratto dell'attaccante brasiliano.[106]
Dopo aver lasciato il Corinthians, il giocatore osserva un lungo periodo di inattività. Il 21 agosto 2012 il Flamengo annuncia di aver tesserato l'attaccante. Nell'ottobre dello stesso anno, però, Adriano dichiara di voler smettere con il calcio.[107] Il 7 novembre viene annunciata la rescissione del contratto dopo che Adriano, in evidente sovrappeso e alle prese con un infortunio, non ha mai giocato da quando è stato tesserato ed è stato protagonista di diverse mancanze disciplinari.[108]
Nel giugno del 2013, dopo aver sottoposto il giocatore a visite mediche, l'Internacional di Porto Alegre rinuncia a tesserarlo, comunicando che è necessario troppo tempo per rimetterlo in forma.[109]
In attesa di recuperare la forma migliore, da dicembre si allena con l'Atlético Paranaense, con la prospettiva di ricevere un contratto a gettone. Il 24 gennaio non si presenta al raduno del club: l'attaccante manca l'imbarco per Curitiba e rimane a Rio de Janeiro, dove la sera prima aveva organizzato una festa protrattasi fino all'alba.[110] L'11 febbraio il club ufficializza il tesseramento di Adriano,[111][112] che viene subito inserito nella lista dei partecipanti alla Copa Libertadores.[113] Esordisce ad aprile nel torneo statale contro il Londrina, 760 giorni dopo la sua ultima partita. Torna al gol la settimana seguente, dopo 26 mesi, nella sconfitta contro i boliviani del The Strongest in Copa Libertadores.[114] Subito dopo non si rende reperibile per due giorni saltando due allenamenti; viene però visto in un locale di Curitiba la notte successiva all'eliminazione della squadra dalla Coppa.[115] L'11 aprile la società decide di rescindergli il contratto.[116]
Nel dicembre successivo trova un accordo con il Le Havre, club di Ligue 2,[117] ma alla fine il tesseramento non si concretizza.[118]
Il 29 gennaio 2016 viene ufficializzato il suo passaggio al Miami United, club statunitense militante nella NPSL, il quarto livello calcistico degli Stati Uniti.[119] In un'intervista ammette che non voleva rimanere in Brasile perché non avrebbe potuto lavorare in modo tranquillo.[120] Il 1º maggio 2016 esordisce con la nuova squadra nel derby coi Miami Fusion, in cui la sua squadra viene sconfitta per 5-0.[121] Pochi giorni dopo il suo esordio, decide di tornare in Brasile.[122] Nel mese di giugno annuncia poi il definitivo ritiro dall'agonismo, a 34 anni.[123]
Dopo aver vinto il titolo di campione del mondo Under-17 nel 1999, Adriano esordisce in nazionale maggiore nel 2000 contro la Colombia, gara valida per le qualificazioni al campionato del mondo del 2002, entrando in campo al 34º della ripresa al posto di França.[29] Viene convocato per il Campionato sudamericano di calcio Under-20 2001 in Ecuador, competizione che il Brasile si aggiudica grazie ai suoi 6 gol.[29]
Nel 2003, ormai parte integrante della nazionale maggiore, realizza il suo primo gol in maglia verdeoro in occasione dell'amichevole di Parigi contro la Nigeria. Partecipa alla Confederations Cup 2003, in cui mette a segno 2 gol nella fase a gironi, quello della vittoria contro gli Stati Uniti (1-0) e quello che apre le marcature nella sfida pareggiata contro la Turchia (2-2), che non basta ai verdeoro per superare il turno.
È poi grande protagonista della Coppa America 2004, laureandosi capocannoniere con 7 realizzazioni, che guidano il Brasile alla vittoria del titolo continentale.[124][125] Replica la prestazione anche nella Confederations Cup 2005, vinta dal Brasile, stavolta con 5 gol.[126]
Al campionato del mondo 2006 il suo nome appare nel tabellino dei marcatori per 2 volte.[127] Successivamente, anche per la difficile situazione personale, viene convocato con minor frequenza: rientra in nazionale soltanto nell'autunno 2008, contribuendo alla qualificazione del Brasile al campionato del mondo 2010, dalla cui lista dei convocati viene però escluso.[128]
Statistiche aggiornate al 28 maggio 2016.[129]
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | ||||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | |||
2000 | Flamengo | A/RJ+CJH | 0+19 | 0+7 | CB | - | - | CM | 8 | 1 | RJ-SP | 3 | 1 | 30 | 9 | |
2001 | A/RJ+A | 7+0 | 1+0 | CB | 4 | 1 | CM | 2 | 0 | RJ-SP | 1 | 0 | 14 | 2 | ||
2001-gen. 2002 | Inter | A | 8 | 1 | CI | 1 | 0 | CU | 5 | 0 | - | - | - | 14 | 1 | |
gen.-giu. 2002 | Fiorentina | A | 15 | 6 | CI | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 6 | |
2002-2003 | Parma | A | 28 | 15 | CI | 1 | 0 | CU | 2 | 2 | - | - | - | 31 | 17 | |
2003-gen. 2004 | A | 9 | 8 | CI | 2 | 0 | CU | 2 | 1 | - | - | - | 13 | 9 | ||
Totale Parma | 37 | 23 | 3 | 0 | 4 | 3 | 44 | 26 | ||||||||
gen.-giu. 2004 | Inter | A | 16 | 9 | CI | 2 | 3 | CU[130] | - | - | - | - | - | 18 | 12 | |
2004-2005 | A | 30 | 16 | CI | 3 | 2 | UCL | 9[131] | 10[132] | - | - | - | 42 | 28 | ||
2005-2006 | A | 30 | 13 | CI | 5 | 0 | UCL | 11[131] | 6[133] | SI | 1 | 0 | 47 | 19 | ||
2006-2007 | A | 23 | 5 | CI | 3 | 1 | UCL | 3 | 0 | SI | 1 | 0 | 30 | 6 | ||
2007-gen. 2008 | A | 4 | 1 | CI | 0 | 0 | UCL | - | - | SI | - | - | 4 | 1 | ||
gen.-giu. 2008 | San Paolo | A1/SP+A | 18+0 | 11+0 | CB | - | - | CL | 10 | 6 | - | - | - | 28 | 17 | |
2008-2009 | Inter | A | 12 | 3 | CI | 3 | 2 | UCL | 7 | 2 | SI | 0 | 0 | 22 | 7 | |
Totale Inter | 123 | 48 | 17 | 8 | 35 | 18 | 2 | 0 | 177 | 74 | ||||||
giu.-dic. 2009 | Flamengo | A/RJ+A | 0+30 | 0+19 | CB | - | - | - | - | - | - | - | - | 30 | 19 | |
2010 | A/RJ+A | 10+1 | 11+0 | CB | - | - | CL | 7 | 4 | - | - | - | 18 | 15 | ||
2010-mar. 2011 | Roma | A | 5 | 0 | CI | 1 | 0 | UCL | 1 | 0 | SI | 1 | 0 | 8 | 0 | |
mar.2011 -2012 | Corinthians | A1/SP+A | 0+4 | 0+1 | CB | 0 | 0 | CL | 0 | 0 | - | - | - | 4 | 1 | |
gen.2012 -mar.2012 | A1/SP+A | 3+0 | 1+0 | CB | 0 | 0 | CL | 0 | 0 | - | - | - | 3 | 1 | ||
Totale Corinthians | 3+4 | 1+1 | - | - | - | - | 7 | 2 | ||||||||
ago.-nov. 2012 | Flamengo | A/RJ+A | 0+0 | 0 | CB | - | - | CM | 0 | 0 | - | - | - | 0 | 0 | |
Totale Flamengo | 17+50 | 12+26 | 4 | 1 | 17 | 5 | 4 | 1 | 92 | 45 | ||||||
gen.-apr. 2014 | Atlético Paranaense | A1/PR+A | 1+0 | 0 | CB | - | - | CL | 3 | 1 | - | - | - | 4 | 1 | |
gen. 2016 | Miami United | NPSL | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 1 | |
Totale carriera | 274 | 128 | 25 | 9 | 70 | 33 | 7 | 1 | 376 | 172 |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
25-5-2004 | Barcellona | Catalogna | 2-5 | Brasile | 1 | ||
6-9-2005 | Siviglia | Siviglia | 1-1 | Brasile | - | ||
30-5-2006 | Basilea | Lucerna XI | 0-8 | Brasile | 2 | ||
Totale | Presenze | 3 | Reti | 3 |
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