Aboubakar Soumahoro

Aboubakar Soumahoro
Aboubakar Soumahoro 2022.jpg

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato 13 ottobre 2022
Legislature XIX
Gruppo
parlamentare
Alleanza Verdi e Sinistra
Circoscrizione Emilia-Romagna
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politico Indipendente di sinistra
Titolo di studio Laurea in sociologia
Università Università degli Studi di Napoli "Federico II"
Professione Sindacalista

Aboubakar Soumahoro (Bétroulilié, 6 giugno 1980) è un sindacalista e politico italiano di origini ivoriane,[1][2][3] eletto deputato nella XIX legislatura[4].

Biografia

Aboubakar Soumahoro nasce nel 1980 a Bétroulilié in Costa d’Avorio.[5] L'arrivo in Italia avviene nel 1999, a 19 anni.[6] Si laurea nel 2010 in Sociologia all'Università "Federico II" di Napoli con voto 110/110 con una tesi su “Analisi sociale del mercato del lavoro. La condizione dei lavoratori migranti nel mercato del lavoro italiano: persistenze e cambiamenti”.[2][6]

Attività sindacale

Aboubakar Soumahoro è tra i fondatori della "Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti e Rifugiati" (CISPM).[7] Nel 2012, organizzò insieme ai compagni del CISPM una marcia dei sans-papiers che attraversarono 6 paesi europei senza documenti per chiedere la libertà di circolazione delle persone come già accade per le merci.[8]

È stato inoltre sindacalista del Coordinamento Agricolo dell’Unione Sindacale di Base (USB), occupandosi soprattutto della tutela dei diritti dei braccianti, della lotta al caporalato e dello sfruttamento lungo la filiera agricola.[2] All'indomani dell’uccisione di Soumaila Sacko (bracciante e sindacalista USB assassinato in Calabria il 2 giugno 2018, mentre raccoglieva lamiere per costruirsi una baracca di fortuna), ha chiesto e ottenuto dal Governo Conte I la creazione del Tavolo operativo di contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. Il Tavolo viene istituito ufficialmente con il decreto del 4 luglio 2019 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 3 settembre 2019 e vede la partecipazione, oltre che del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che lo presiede, anche del Ministero degli Interni, del Ministero delle Politiche Agricole, del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, delle Regioni, di tutte le sigle sindacali e di vari altri attori.

Il 16 giugno 2020 si è incatenato nei pressi di Villa Doria Pamphilj, località degli Stati Generali dell'Economia presieduti da Giuseppe Conte, facendo uno sciopero della fame e della sete con lo scopo di essere ascoltato dal Governo. Dopo diverse ore è riuscito ad essere ascoltato dal Presidente Conte, facendo così richiesta al Governo di una "patente del cibo".[9] Il 5 luglio ha organizzato in piazza San Giovanni, a Roma, gli Stati Popolari degli Invisibili con l’obiettivo di dare loro voce e unire le diverse istanze e vertenze.[10]

Il 27 luglio 2020 Soumahoro lascia l'USB dopo 20 anni di militanza,[11] ma continuando una raccolta fondi per l'emergenza COVID-19 nel settore e lanciare poi l'12 agosto l'APS Lega Braccianti.[12][13] In questa occasione inaugura nel foggiano, a Borgo Mezzanone, la prima “Casa dei diritti e della dignità Giuseppe Di Vittorio”. Il riferimento a Di Vittorio gli attirerà critiche da parte della CGIL, che gli contesta in quell'occasione l'appropriazione di un simbolo del movimento sindacale.[14] L'USB inoltre l'ha accusato di non avere utilizzato interamente per i fini prefissati i fondi raccolti durante la pandemia come dirigente USB. Soumahoro ha chiesto una conciliazione di 25 mila euro.[13] Nel 2022 poi alcuni cofondatori della Lega Braccianti, alcuni dei quali usciti da essa in polemica con Soumahoro, lo hanno accusato di scarsa trasparenza nella gestione del conto corrente dell'associazione.[15][16]

Soumahoro è opinionista con la rubrica "Prima gli esseri umani" su L'Espresso e ha un blog personale su HuffPost, nel quale si occupa prevalentemente dei temi connessi con le condizioni dei lavoratori stranieri in Italia.

Attività politica

Alle elezioni politiche del 2022, Europa Verde offre a Soumahoro la candidatura da indipendente alla Camera dei deputati nell'ambito della lista Alleanza Verdi e Sinistra.[17] Soumahoro è candidato nel collegio uninominale di Modena per il centro-sinistra, ottenendo il 36,01% e venendo sconfitto a sorpresa[18] dalla candidata del centro-destra Daniela Dondi (37,44%). Grazie alle ulteriori candidature come capolista di Alleanza Verdi e Sinistra nei collegi plurinominali Veneto 1 - 01, Emilia Romagna 02, Puglia 02 e Lombardia 1 - 01, risulta eletto negli ultimi tre e viene assegnato, in base alla legge elettorale, a quest'ultimo.[4]

Opere

  • Aboubakar Soumahoro, Umanità in rivolta: La nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità, Feltrinelli, 2019, ISBN 88-071-7355-7. (ISBN ebook: 978885883973)

Note

  1. ^ "How Big is Your World?": The Europe, Youth and Globalisation ..., Volume 847, page 212, su books.google.it.
  2. ^ a b c ABOUBAKAR SOUMAHORO, SINDACALISTA E ATTIVISTA, su festivaldelgiornalismo.com. URL consultato il 4 agosto 2022 (archiviato il 4 marzo 2021).
  3. ^ Aboubakar Soumahoro Attivista sociale e sindacale, su huffingtonpost.it.
  4. ^ a b Aboubakar Soumahoro alla fine ce l'ha fatta, il sindacalista eletto alla Camera. C'è anche la ministra Carfagna, su Open, 26 settembre 2022. URL consultato il 26 settembre 2022.
  5. ^ Aboubakar Soumahoro: biografia e impegno politico, su money.it.
  6. ^ a b A colloquio con Aboubakar Soumahoro, responsabile immigrazione nazionale RdB-USB (PDF), su bollettinoadapt.it.
  7. ^ Aboubakar Soumahoro, su Festival internazionale del giornalismo. URL consultato il 3 gennaio 2022 (archiviato il 4 marzo 2021).
    «È tra i fondatori della Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti e Rifugiati (CISPM)»
  8. ^ Chiara Visentin, “Umanità in rivolta” di Aboubakar Soumahoro, su Pandora Rivista, 5 febbraio 2020. URL consultato il 3 gennaio 2022 (archiviato il 3 gennaio 2022).
  9. ^ La protesta di Aboubakar Soumahoro, su il Post, 17 giugno 2020. URL consultato il 3 gennaio 2022 (archiviato l'8 marzo 2021).
  10. ^ Fabio Marcelli, Stati popolari, la lotta degli ‘invisibili’ per i diritti propri e di tutti, su il Fatto Quotidiano, 7 luglio 2020. URL consultato il 3 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2021).
  11. ^ USB: Aboubakar Soumahoro lascia, gli auguriamo i successi che merita. Noi continuiamo a lottare tra e con i lavoratori, su usb.it, 28/07/2020. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  12. ^ Nasce la Lega per i braccianti, Aboubakar Soumahoro: 'Ci riprendiamo la dignità', la Repubblica, 12 agosto 2020. URL consultato il 26 settembre 2022.
  13. ^ a b Gli ex colleghi accusano Soumahoro: "Che fine hanno fatto i soldi raccolti per l'emergenza Covid?", iltempo.it, 13 gennaio 2022. URL consultato il 26 settembre 2022.
  14. ^ Massimo Franchi, Aboubakar si mette in proprio, ecco la «Lega dei braccianti», su il manifesto, 11 agosto 2020. URL consultato il 9 dicembre 2021.
  15. ^ Elezioni, Soumahoro: “Contro di me solo fango”, lapresse.it, 6 settembre 2022. URL consultato il 26 settembre 2022.
  16. ^ Antonio Musella, “Dove sono finiti i soldi delle raccolte fondi della Lega Braccianti?”: cosa c’è di vero nelle accuse a Soumahoro, Fanpage.it, 14 settembre 2022. URL consultato il 20 settembre 2022.
  17. ^ Ilaria Cucchi e Aboubakar Soumahoro candidati con Sinistra Italiana e Verdi, su open.online, 10 agosto 2022. URL consultato il 10 agosto 2022.
  18. ^ Sinistra sconfitta a Modena e Ravenna, fuori Soumahoro e Bakkali, su la Repubblica, 26 settembre 2022. URL consultato il 27 settembre 2022.

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Collegamenti esterni

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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-11-09 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=8477577