Settimo di otto figli, proviene da una famiglia della media borghesia statunitense. Sia la madre, Muriel Irene Spissler, sia il padre, William Alfred Dafoe, erano medici, in particolare il padre e il fratello Donald sono stimati chirughi. S'iscrive all'Università del Wisconsin, dove segue dei corsi di recitazione.[3] Nel 1972 entra nel gruppo teatrale d'avanguardia Theatre X, con il quale partecipa a delle tournée, sia negli Stati Uniti sia in Europa.[3] Conclusa questa esperienza si trasferisce a New York, dove nel 1977 fonda la compagnia teatrale Wooster Group.[3] Intraprende una relazione con la fondatrice di quest'ultima compagnia, Elizabeth LeCompte, dalla quale avrà un figlio di nome Jack nel 1982.[4]
Il grande successo gli arride con la partecipazione a Platoon, di Oliver Stone, del 1986 nel ruolo del sergente Elias. Il film tratta della permanenza in Vietnam di Chris Taylor, interpretato da Charlie Sheen, come volontario durante la guerra ed è ispirato alle reali esperienze vissute dal regista.[9] Il film ha un buon successo commerciale e incassa 138 milioni di dollari in tutto il mondo.[10] Riceve, anche, moltissime critiche positive e Dafoe, per questa sua interpretazione, viene candidato ai premi Oscar come migliore attore non protagonista nel 1987.[11]
Nel 1988 partecipa ad altri due film di grande successo. Il primo è Mississippi Burning - Le radici dell'odio, diretto da Alan Parker, nel quale Dafoe interpreta l'agente speciale Alan Ward, collega dell'agente Rubert Anderson interpretato da Gene Hackman. Il film riceve varie critiche positive, anche se alcuni sottolinearono che nella pellicola c'è una certa discontinuità tra l'equilibrio narrativo e drammatico.[12] Il film ottenne anche un buon incasso al botteghino.
Il secondo film è L'ultima tentazione di Cristo, diretto da Martin Scorsese, in cui Dafoe è assoluto protagonista. Scorsese, infatti, aveva una grande ammirazione per Dafoe, dopo averlo notato sia in Vivere e morire a Los Angeles sia in Platoon, dove, secondo lo stesso regista, risultava "esplosivo nella sua volontà sacrificale"[13]. Il film non mira ad analizzare le qualità divine di Gesù, bensì tende a mettere in risalto gli aspetti più terreni della sua vita da uomo, con tutti i dubbi e, appunto, le tentazioni che lo tormentano. Per questo aspetto il film suscitò notevoli polemiche al tempo della sua comparsa nei cinema; ciononostante, l'interpretazione di Dafoe venne ben accolta dalla critica cinematografica.[14]
Nel 1993 Dafoe recita accanto a Madonna nell'ambiguo Body of Evidence dove interpreta l'ingenuo avvocato Frank Dulaney.[16] Il film, che racconta la relazione tra i personaggi interpretati da Madonna e Dafoe, viene definito eccessivamente esplicito nelle scene di sesso (spesso sadomaso) e viene stroncato dalla critica cinematografica, rivelandosi un flop al botteghino.[17] Nonostante ciò, la carriera di Dafoe non sembra risentirne: infatti nel 1994 è protagonista con Harrison Ford del thrillerSotto il segno del pericolo, ispirato all'omonimo romanzo, e anche del film romantico-biografico Tom & Viv - Nel bene, nel male, per sempre, in cui interpreta il grande poeta Thomas Stearns Eliot, e nel 1996 affianca Ralph Fiennes in Il paziente inglese di Anthony Minghella, vincitore del Premio Oscar al miglior film; i due film ottengono quindi grandissimi riconoscimenti e un buon successo sia di pubblico sia di critica, con incassi superiori ai 200 milioni di dollari in tutto il mondo.[18][19] Nel 1999 recita nel controverso film di David CronenbergeXistenZ e nel film di azione The Boondock Saints - Giustizia finale[20], quest'ultimo non desta particolare clamore alla sua uscita nelle sale ma ottiene un grande successo con l'uscita per home video, portando alla nascita di un sequel nel 2009: The Boondock Saints 2 - Il giorno di Ognissanti[21] in cui Dafoe torna a interpretare il suo personaggio in una fugace apparizione.
Nel 2000 Dafoe ottiene la sua seconda nomination ai premi Oscar per il ruolo del vampiro Max Schreck in L'ombra del vampiro.[22] Il film, oltre a conseguire un discreto incasso al botteghino, viene premiato dalla critica internazionale e lo stesso Dafoe riceve molte lodi per la sua interpretazione.[23][24] Lo stesso anno interpreta un detenuto nel drammatico Animal Factory, diretto dall'amico Steve Buscemi e vagamente ispirato all'omonimo romanzo di Edward Bunker. Il film ottiene ottimi riscontri da parte della critica cinematografica, ma gli incassi sono deludenti.[25] Sempre nel 2000, inoltre, Dafoe interpreta il ruolo del detective Donald Kimball nel film American Psycho, con protagonista Christian Bale. Il film riceve critiche contrastanti[26], ma in compenso realizza un incasso discreto.[27]
Il 2002 è l'anno in cui Dafoe interpreta uno dei suoi personaggi più celebri: il supercriminale Norman Osborn/Goblin nel campione d'incassi Spider-Man di Sam Raimi;[28] Il film ha un grande successo commerciale incassando 822 milioni di dollari in tutto il mondo[29], mentre Dafoe ottiene una nomination agli MTV Movie Award come Best Villain per la sua interpretazione. Dafoe, in seguito, propose al regista di inserire il suo personaggio in brevi sequenze anche nei sequel: Spider-Man 2 (2004) e Spider-Man 3 (2007), paragonando il ritorno di Osborn al padre di Amleto, che appare in sogno al figlio Harry esortandolo a vendicarlo.[30] Nel 2021, a 14 anni di distanza dalla trilogia di Sam Raimi, riprende nuovamente il ruolo di Goblin nel film del Marvel Cinematic UniverseSpider-Man: No Way Home, diretto da Jon Watts, uscito il 17 dicembre dello stesso anno, ritorno che gli permette di ottenere il Guinness dei primati per la carriera più lunga come personaggio della Marvel.[31]
Nel maggio del 2017 il regista Julian Schnabel annuncia la realizzazione di un film su Vincent van Gogh con Dafoe protagonista: la pellicola, dal titolo Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità (At Eternity's Gate), viene girata in Francia e tratta del periodo passato dal pittore ad Arles e ad Auvers-sur-Oise;[42] per questa interpretazione nei panni dell'artista olandese riceve il prestigioso riconoscimento della Coppa Volpi al Festival di Venezia, una nomination ai Golden Globe 2019, senza però vincere, come miglior attore in un film drammatico, e una nomination ai Premi Oscar 2019 come miglior attore protagonista. Essendo italofono, si è doppiato, per via del suo accento, nel film Siberia[43].
Vita privata
Dal 1977 al 2004 è stato legato alla regista Elizabeth LeCompte, con cui ha avuto un figlio, Jack, nel 1982. I due non si sono mai sposati.[44]
Willem Dafoe e sua moglie Giada Colagrande sono sposati dal 2005 e vivono tra Roma,[45]New York e Los Angeles.[46] Hanno entrambi la doppia cittadinanza italiana e statunitense.[45] Dafoe è vegetariano e si rifiuta di mangiare carne "poiché gli allevamenti animali sono una delle principali cause della distruzione del pianeta".[47] Pratica ashtanga yoga ogni giorno.[48]
2018 – Coppa Volpi per Van Gogh – Sulla soglia dell'eternità
Doppiatori italiani
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Willem Dafoe è stato doppiato da:
Mario Cordova in Cuore selvaggio (primo doppiaggio), White Sands - Tracce nella sabbia, Il paziente inglese, American Psycho (ridoppiaggio), In ostaggio, Mr. Bean's Holiday, La polvere del tempo, Grand Budapest Hotel, Affari di famiglia, Colpa delle stelle, John Wick, The Great Wall, Cane mangia cane, Quando un padre, Assassinio sull'Orient Express, Seven Sisters, Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità, Motherless Brooklyn - I segreti di una città, Togo - Una grande amicizia, Il suo ultimo desiderio, Il collezionista di carte, The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, La fiera delle illusioni - Nightmare Alley, The Northman, Morto per un dollaro, Inside, Asteroid City, Povere creature!
Ennio Coltorti in eXistenZ, C'era una volta in Messico, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, American Dreamz, Inside Man, Aiuto vampiro, My Son, My Son, What Have Ye Done, Aquaman
Luca Biagini in La notte e il momento, Anamorph - I ritratti del serial killer, Un segreto tra di noi, Adam Resurrected, John Carter, The Lighthouse
Angelo Maggi in Lulu on the Bridge, Miral, The Hunter, Il fuoco della vendetta - Out of the Furnace, Un sogno chiamato Florida
Sergio Di Stefano in The Boondock Saints - Giustizia finale, American Psycho (primo doppiaggio), Animal Factory, Auto Focus, The Boondock Saints 2 - Il giorno di Ognissanti
Francesco Pannofino in Spider-Man, Spider-Man 2, xXx 2: The Next Level, Spider-Man 3, Spider-Man: No Way Home
Claudio Sorrentino in Strade di fuoco, L'ultima tentazione di Cristo, Oltre la vittoria, Body of Evidence
^ab(EN) Willem and Giada Dafoe, in English-language website of Vogue Italia, 4 marzo 2010. URL consultato il 18 luglio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2012).
^(EN) Rebecca Flint Marx, Willem Dafoe, in The New York Times (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
^(EN) Willem Dafoe, in The Guardian, 8 novembre 1998. URL consultato il 18 luglio 2012.
^(EN) Chris Salewicz, (22 luglio 1999) [1997]. Oliver Stone: The Making of His Movies (New Ed edition ed.). UK: Orion Publishing Group. ISBN 0-7528-1820-1.
^(EN) Sharon Waxman, The two faces of Hollywood: A screenwriter's success story had a happy ending. Then someone changed the script., in The Washington Post, 10 aprile 1998.
^(EN) Boondock Boom, su empireonline.com, Empire. URL consultato il 18 luglio 2012.