Nunzia De Girolamo | |
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Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali | |
Durata mandato | 28 aprile 2013 – 27 gennaio 2014 |
Presidente | Enrico Letta |
Predecessore | Mario Catania |
Successore | Maurizio Martina |
Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 29 aprile 2008 – 22 marzo 2018 |
Legislature | XVI, XVII |
Gruppo parlamentare |
XVI: - Il Popolo della Libertà XVII: - Area Popolare (Dal 18/11/2013 al 22/09/2015) - Forza Italia (Dal 22/09/2015 a fine legislatura) |
Circoscrizione | Campania 2 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | FI (fino al 2009) PdL (2009-2013) NCD (2013-2015) FI (2015-2018) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Roma "La Sapienza" |
Professione | Avvocato; Politica |
Nunzia De Girolamo (Benevento, 10 ottobre 1975) è una conduttrice televisiva ed ex politica italiana.
È stata deputata per due legislature, la XVI e la XVII; inoltre, dal 28 aprile 2013 al 27 gennaio 2014 è stata Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel governo Letta.
Nasce a Benevento, figlia di Nicola De Girolamo, direttore del Consorzio agrario locale. Dopo essersi diplomata presso il liceo classico Pietro Giannone di Benevento, si è iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università La Sapienza di Roma. Conseguita la laurea, ha intrapreso la carriera forense, occupandosi di diritto civile, diritto del lavoro, diritto commerciale e bancario. Contemporaneamente alla pratica forense, ha collaborato con l'Università degli Studi del Sannio e con l'Università degli Studi del Molise.
Si impegna in politica, diventando coordinatrice cittadina di Forza Italia a Benevento nell'ottobre 2007. Alle elezioni politiche del 2008 viene candidata ed eletta deputato alla Camera dei deputati, nella lista de Il Popolo della Libertà. Successivamente diventa membro del Consiglio Direttivo PdL alla Camera.
È salita per la prima volta agli onori della cronaca per aver intrattenuto insieme con la collega Gabriella Giammanco, durante una delle prime sedute parlamentari della legislatura, uno scambio di bigliettini "galanti" col premier Silvio Berlusconi.[1] Alle elezioni politiche del 2013 viene rieletta deputato alla Camera, nella medesima circoscrizione Campania 2 tra le liste PdL.
Il 28 aprile 2013 giura nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali nel governo di larghe intese tra PdL, Partito Democratico, Scelta Civica e Unione di Centro, guidato da Enrico Letta. È la seconda donna, dopo Adriana Poli Bortone, a ricoprire questo ruolo.
Il 30 settembre dello stesso anno, assieme agli altri ministri del PdL, presenta dimissioni "irrevocabili"[2], che successivamente vengono respinte dal Presidente del Consiglio Letta[3].
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività de Il Popolo della Libertà[4], aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano[5][6].
Il 26 gennaio 2014, prima che la Camera voti una mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dal Movimento 5 Stelle in seguito al suo presunto coinvolgimento nello scandalo che ha interessato l'ASL di Benevento, si dimette dalla carica di ministro[7], dimissioni che vengono accolte il giorno dopo dal premier Enrico Letta[8]. Il 5 marzo è eletta capogruppo alla Camera dei deputati del Nuovo Centrodestra al posto di Enrico Costa, che lascia l'incarico perché nominato sottosegretario di Stato alla Giustizia del nuovo governo Renzi[9]. Ad ottobre viene eletta vicepresidente della Giunta per le autorizzazioni a Montecitorio.
In contrasto con il leader Angelino Alfano per il fatto di voler uscire dal governo, l'8 aprile 2015 viene sostituita, dopo aver rifiutato di dimettersi, da Maurizio Lupi come capogruppo alla Camera di Area Popolare, decidendo però di rimanere come minoranza nel partito, pur non condividendone da tempo la linea[10]. Il 2 giugno al Teatro Nuovo di Milano insieme a Marco Reguzzoni della Lega lancia I Repubblicani, nuovo movimento nato con l’intento, non riuscito, di raggruppare le varie anime del centrodestra dopo l’introduzione della nuova legge elettorale e quindi l’idea di una federazione tra Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e il partito di Alfano.[11] Il 22 settembre dello stesso anno, in polemica col suo partito per quello che lei interpreta come un appiattimento sulle posizioni del Partito Democratico, annuncia la sua fuoriuscita dal Nuovo Centrodestra per approdare in Forza Italia[12], seguita da 120 amministratori campani[13]; sarà poi commissario del partito in Molise fino all'agosto 2017.
L'anno seguente si ricandida alla Camera come capolista per il proporzionale nel collegio Bologna-Imola, poiché nel suo collegio Avellino-Benevento a sorpresa sarebbe seconda dietro a Cosimo Sibilia (e per questo accusa il coordinatore regionale Domenico De Siano), ma non viene eletta.
Da luglio 2018 ha una rubrica sul quotidiano Il Tempo dal titolo Nunzia Vobis[14] e una rubrica settimanale sul quotidiano Libero dal titolo Piazza del Popolo. Dal settembre dello stesso anno e fino al 2021 collabora come opinionista e inviata a Non è l'Arena, programma di LA7 condotto da Massimo Giletti.[15] Dal 30 marzo 2019 partecipa come concorrente alla quattordicesima edizione del talent show Ballando con le stelle, gareggiando in coppia con il ballerino professionista Raimondo Todaro[16] e il 30 settembre prende parte a Stasera tutto è possibile su Rai 2.
Il 13 febbraio 2021 debutta come conduttrice su Rai 1 con il programma di attualità Ciao Maschio. Attualmente è opinionista in vari talk show, come La vita in diretta, Stasera Italia e Piazzapulita.
Nel 2016 la procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio per Nunzia De Girolamo nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità per falsi mandati di pagamento all’Asl locale; tra i vari punti focali, gli appalti per il servizio del 118. I reati ipotizzati dai magistrati sono concorso in concussione, abuso d’ufficio e offerta di utilità per ottenere voti elettorali. Proprio per questa vicenda nel gennaio 2014 la De Girolamo rassegna le dimissioni da Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Ad ottobre 2020 l'accusa chiede una pena di 8 anni[17]. Il 10 dicembre dello stesso anno, assieme agli altri imputati, viene assolta perché il fatto non sussiste.[18]
Per un'altra vicenda risalente al marzo 2018, la De Girolamo, accusata di tentata violenza privata nei confronti di una giornalista, viene assolta nel settembre 2021 con la motivazione che «il fatto non sussiste.[19]»
Il 23 dicembre 2011 si è sposata in municipio con il deputato del Partito Democratico, ex ministro per gli affari regionali e le autonomie nel governo Conte II, Francesco Boccia. Il 9 giugno 2012 la coppia ha avuto una bambina[20].
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2022-02-25 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=2784324