Mauro Coruzzi

Platinette
Platinette nel 2018
NazionalitàItalia Italia
GenerePop
Periodo di attività musicale1980 – in attività
EtichettaSony Music, Ice Records, Columbia, NAR International
GruppiPumitrozzole
Album pubblicati2
Studio2

Mauro Coruzzi, all'anagrafe Maurizio Umberto Egidio Coruzzi, noto anche con lo pseudonimo di Platinette (Langhirano, 4 novembre 1955), è un conduttore radiofonico, conduttore televisivo, personaggio televisivo, cantante, attore e doppiatore italiano.

Attivo come giornalista, autore televisivo e conduttore radiofonico fin dagli anni settanta, ha raggiunto la notorietà presso il pubblico alla fine degli anni novanta quando, scoperto da Maurizio Costanzo, ha preso parte a numerose puntate del Maurizio Costanzo Show, dove si è distinto sia perché si presentava al pubblico televisivo sempre in veste di drag queen, con abiti stravaganti e parrucche color platino, sia per l'umorismo tagliente e la sfrontatezza con la quale si esprimeva durante la trasmissione.

Negli anni duemila, oltre a proseguire la sua carriera radiofonica conducendo il contenitore mattutino di Radio Deejay, Platinissima, ha anche partecipato a numerosi programmi televisivi sia in qualità di conduttore, come nel caso di Bisturi! Nessuno è perfetto, sia come ospite ricorrente, giudice o opinionista (Amici di Maria De Filippi, Buona Domenica, Domenica Cinque).

Nel corso della carriera ha anche pubblicato alcuni libri e inciso due dischi, arrivando a calcare il palco del Festival di Sanremo per due volte, nel 2012 (come ospite dei Matia Bazar) e nel 2015 (in qualità di concorrente in coppia con Grazia Di Michele) con il brano Io sono una finestra.

Biografia

Esordi

Nato da una famiglia contadina trasferitasi a Parma, si diploma all'Istituto Magistrale discutendo per il diploma una tesina su Gli indifferenti di Alberto Moravia e una canzone di Roberto Vecchioni[1].

Come primo mestiere fa il garzone di fruttivendolo, poi trova occupazione come giornalista per la carta stampata e la radio. Negli anni settanta fa parte del collettivo canoro en travesti delle Pumitrozzole, che si esibisce in eventi, discoteche e feste danzanti. Nel 1986 è presente, sempre con le Pumitrozzole, nei cori dell'album della cantautrice italiana e amica Giuni Russo, Giuni. Arrivato a Milano, diventa autore televisivo e lavora in due edizioni del Festivalbar e a Rock Cafè, in onda su Rai 2, condotto da Benedetta Mazzini.

Anni novanta

Nel 1997 conduce lo speciale per il Festival di Sanremo di Rai 2 Sanremo in aria, insieme a La Pina, Matteo Bordone e Marisa Passera.

In attività come conduttore radiofonico fin dagli anni settanta su alcune emittenti regionali, e dopo un breve periodo sul network radiofonico Station One, dal gennaio 1999 conduce una trasmissione intitolata Platinews, in onda su Radio Deejay.

Notato da Maurizio Costanzo, il successo televisivo arriva con la partecipazione al Maurizio Costanzo Show, dove si distingue sia perché sempre rigorosamente nelle vesti di drag queen, sia per la schiettezza con la quale si esprime all'interno della trasmissione.[2] Platinette è la prima drag queen ad arrivare al grande pubblico in Italia e la prima ad aprire la strada ad altri personaggi simili nel mondo della musica e dello spettacolo mainstream.[senza fonte] Sempre nel 1999 pubblica per la P-Nuts di Giorgio Bozzo Da viva - Volume I, album composto da 18 cover di canzoni pop italiane dei trent'anni precedenti. L'album vede le collaborazioni di altri artisti quali La Pina, Ambra Angiolini e Wilma Goich. Il primo singolo estratto dall'album è Una per tutti, versione transgender di Uno per tutte di Tony Renis.

Anni duemila

Dal 2000, Casa Platinette cambia titolo in Platinissima, trasmissione che va in onda senza interruzione fino al 2012. Nel 2001, sul nascente canale televisivo LA7 conduce il programma satirico Fascia protetta con la collaborazione di Roberta Lanfranchi e l'autore televisivo Paolo Mosca. Dello stesso anno è la conduzione di un talk show dedicato al Grande Fratello in onda su Stream TV, burrascosamente interrotto (e poi riproposto sul digitale terrestre Mediaset) a causa di una polemica tra il conduttore e l'allora Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri.[2]

Nel maggio 2002 pubblica il libro umoristico Finocchie, che sviluppa fra il serio e il faceto il tema dell'omosessualità. Il suo secondo libro autobiografico porta il titolo Tutto di me, e viene pubblicato da Sonzogno nel 2005. A febbraio 2003 insieme a Benedetta Mazzini interpreta in teatro la commedia umoristica Bigodini, scritta da Matteo B. Bianchi. Nello stesso periodo collabora con Buona Domenica, trasmissione cui prenderà parte anche negli anni successivi.[2] Il 2004 si apre con la conduzione di Bisturi! Nessuno è perfetto, trasmessa in prima serata su Italia 1 e che conduce insieme a Irene Pivetti.[2]

Nel 2005 incide una cover del brano L'elefante gay di Gianni Greco, originalmente cantata da Erika Mannelli nel 1984 all'Ambrogino di Milano, concorso canoro per bambini. La versione di Platinette del brano musicale viene pubblicata il 21 luglio dello stesso anno nella compilation Pride Compilation della Deltadischi. Dal 2006 partecipa come membro della giuria al programma serale Amici di Maria De Filippi, esperienza durata per diverse stagioni. Nel 2009 è ospite d'onore al Premio Donida, dedicato al maestro Carlo Donida, e nello stesso anno è nel cast fisso del programma domenicale di Canale 5 Domenica Cinque, condotto da Barbara D'Urso, dove guida la parte musicale. Questo impegno termina nel 2010, quando entra a far parte del cast fisso della seconda edizione del reality La pupa e il secchione nel ruolo di giurato, ruolo che aveva ricoperto anche nel 2006 durante la prima edizione.

Anni duemiladieci

Nell'autunno 2010, il talk radiofonico Platinissima passa dalla fascia del mattino al drive time serale, andando in onda dalle 18.30. Nella stagione successiva, 2011/2012, sbarca anche in televisione, andando in onda in contemporanea su Radio Deejay e su Deejay TV, con il titolo Platinissima presenta Good Evening.[3] È l'ultima stagione del programma che, dopo dodici anni di trasmissione radiofonica, non trova la riconferma nei palinsesti di Radio Deejay per la stagione successiva.[4] Il 17 febbraio 2012 duetta con Silvia Mezzanotte dei Matia Bazar al Festival di Sanremo 2012 nella canzone Sei tu.

Dal 31 marzo 2012 partecipa come membro della giuria tecnica, e quindi non più come opinionista, in Amici di Maria De Filippi. Il 24 agosto 2012 annuncia l'abbandono di Radio Deejay[5] in favore di RMC 1 Radio Montecarlo Italia, dove per la stagione 2012/2013 torna a condurre un morning show (da qualche anno su Radio Deejay era in onda al preserale) intitolato Plati-News. L'esperienza dura solo un anno: nel 2013 torna a Radio Deejay per altre due stagioni, conducendo PlatiNight, trasmissione della domenica sera.

Dall'autunno 2015 è tra i conduttori di RTL 102.5, dove si presenta come Mauro Coruzzi, e non con il personaggio di Platinette.[6]

Il 23 ottobre 2012 esce il suo secondo album Perle coltivate, contenente dodici cover di brani pop, con cui omaggia alcune grandi artiste italiane, e il brano inedito Pazza in duetto con Gennaro Cosmo Parlato. Tra le canzoni presenti nell'album vi è il contributo dell'amica Giuni Russo, alla quale viene dedicato l'intero lavoro discografico e con cui duetta "virtualmente" in una nuova versione dance di Aprite le finestre. Altri duetti presenti nel disco sono con Grazia Di Michele, Aida Cooper, Caterina Caselli, Orietta Berti, Virginiana Miller, Marcella Bella, Iva Zanicchi, Betty Curtis, Ornella Vanoni e Mina. Ogni brano rappresenta un pezzo di storia personale per Coruzzi[non chiaro]. Il 14 dicembre 2014 viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015 assieme a Grazia Di Michele con il brano Io sono una finestra, che si piazzerà infine al 16º posto.

Dal 20 febbraio 2016 prende parte, nei panni di Platinette, come concorrente all'undicesima edizione del talent show di Rai 1 condotto da Milly Carlucci Ballando con le stelle, in coppia con Raimondo Todaro. A causa della sua corporatura decisamente sovrappeso, nello stesso periodo si sottopone a un intervento di palloncino intragastrico per perdere peso.

Dal 24 febbraio 2017 conduce su La5 il cooking show La mia grossa grassa cucina[7] e appare, come Platinette, nel programma di Rai 1 Tale e quale show. Dal 2018 è nel cast del programma di Rai 1 ItaliaSì!, come Mauro Coruzzi e non nei panni di drag queen, ma per motivi di salute deve disdire il contratto.

Nel 2019 interpreta il brano Imbarazzismo in duetto con Roberta Marten, che scala le classifiche della messa in onda radiofonica. La musica viene composta da Raffaele Viscuso, il testo è scritto da Roberta Marten e Raffaele Viscuso.

Nel settembre 2019 viene annunciata la sua mancata partecipazione alla nuova edizione del programma ItaliaSì! per motivi di salute.[8] La prima puntata del programma ha come ospite a sorpresa lo stesso Mauro, che racconta di soffrire patologicamente da diversi anni di alimentazione compulsiva, cosa che, nell'ultimo periodo, gli ha causato problemi di salute. Sempre nella stessa occasione, dichiara di aver iniziato un regime di alimentazione controllata e che non può più accettare lavori di lunga durata fino alla guarigione.[9]

Anni duemilaventi

Nel 2021, partecipa - come Mauro Coruzzi, e non come Platinette - nei panni di concorrente alla seconda edizione de Il cantante mascherato, dove viene eliminato nella terza puntata sotto la maschera della Tigre Azzurra. Dopo una breve esperienza nel palinsesto notturno di RTL 102.5 con la trasmissione Nessun dorma a partire dal novembre 2021,[10] dal mese di aprile lascia le frequenze nazionali per tornare stabilmente sulla regionale Radio Parma alla guida di Mauro Morning News, ogni mattina dalle 8 alle 10,[11] che in seguito assume il titolo di GoodMorning Parma. La collaborazione con Radio Parma era già partita nel settembre 2020 con la conduzione, nella fascia del drive time del venerdì, la trasmissione Finalmentevenerdì.[12]

Controversie

Nel corso degli anni ha espresso la sua presa di posizione su varie questioni legate al mondo LGBT in Italia, e in particolare la sua opposizione al matrimonio tra persone dello stesso sesso, all'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, alla maternità surrogata e ai Pride.[13][14] Ha inoltre criticato l'istituzione delle unioni civili in Italia e il Ddl Zan.[15][16][17]

Filmografia

Attore

Cinema

Videoclip

Doppiaggio

Trasmissioni televisive

Radio

  • Contatto Radio (Radio Capital, 1993)
  • Caffè, the, mè (Station One, 1998)
  • Station Night (Station One 1999)
  • È finita bimbe (Radio Deejay, 1999-2000)
  • Platinissima (Radio Deejay, 2000-2012)
  • Deejeography (Radio Deejay, 2011-2012)
  • PlatiNetwork (Radio Monte Carlo, 2012-2013)
  • PlatiNight (Radio Deejay, 2013-2015)
  • W l'Italia (RTL 102.5, 2015-2016)
  • Password (RTL 102.5, 2016-2021)
  • Finalmente venerdì (Radio Parma, 2020-2021)
  • Finalmente Sanremo (RTL 102.5, 2021)
  • Protagonisti (RTL 102.5, 2021)
  • Nessun dorma ((RTL 102.5, 2021-2022)
  • Mauro Morning Show (Radio Parma, dal 2021-2022)
  • Goodmorning Parma (Radio Parma, dal 2022)

Teatro

Discografia

Album

Singoli

Collaborazioni

Partecipazioni

  • 2005 - AA.VV. Pride Compilation, con il brano L'elefante gay
  • 2007 - AA.VV. Now Spring 2007, con il brano Amore in chat (con Luca Leoni)
  • 2015 - AA.VV. Super Sanremo 2015, con il brano Io sono una finestra (come Mauro Coruzzi, con Grazia Di Michele)

Pubblicazioni

  • Finocchie, Milano, Mondadori, 2002.
  • Tutto di me, Milano, Sonzogno, 2005.

Festival di Sanremo

Anno Categoria Brano Duettante e/o omaggio (brano) Piazzamento
2015 Sanremo Campioni Io sono una finestra (con Grazia Di Michele) Alghero 16º

Note

  1. ^ Alberto Pezzini, Platinette: «Barbara D'Urso? L'unico uomo della tv», su Mentelocale, 13 novembre 2014. URL consultato il 13 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2014).
  2. ^ a b c d Aldo Grasso, 2008, p. 599.
  3. ^ Platinette augura "Good Evening" su Deejay TV, in newsmag.it, 1º ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2011)..
  4. ^ Platinette lascia Radio Deejay, su Radio Speaker, 25 giugno 2012. URL consultato il 29 giugno 2012.
  5. ^ Platinette, ...E se domani... Ciao :-), su Platinette, Radio Deejay, 24 agosto 2012. URL consultato il 22 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  6. ^ Platinette passa a RTL, in Gazzetta di Parma, 7 ottobre 2015. URL consultato l'8 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2015).
  7. ^ Platinette ai fornelli de "La mia grossa grassa cucina" su La5, su TGcom24, 23 febbraio 2017. URL consultato il 24 febbraio 2017.
  8. ^ L'annuncio di Platinette: «Lascio la Rai, devo combattere la mia malattia», su Corriere della Sera, 16 settembre 2019. URL consultato il 17 settembre 2019.
  9. ^ Giorgia Iovane, Italia Sì, Mauro Coruzzi spiega perché non ci sarà: "Devo occuparmi di me", su Blogo, 14 settembre 2019.
  10. ^ Cecchetto battezza il Nessun dorma di Platinette su RTL 102.5, in radiospeaker.it, 30 novembre 2021. URL consultato il 17 marzo 2023.
  11. ^ Mauro Coruzzi ogni mattina su Radio Parma, in fm-world.it, 5 aprile 2022. URL consultato il 17 marzo 2023.
  12. ^ Mauro Coruzzi ogni venerdì a Radio Parma, il ritorno dopo 45 anni, in fm-world.it, 10 settembre 2020. URL consultato il 17 marzo 2023.
  13. ^ Platinette contro matrimonio gay e mercato di bambini, su Provita & Famiglia. URL consultato il 13 aprile 2020.
  14. ^ Platinette ancora contro Pride e adozioni gay: "Overdose LGBT in tv. La d'Urso si applichi su altro oltre che contro l'omofobia", su BitchyF, 11 settembre 2019. URL consultato il 13 aprile 2020.
  15. ^ Olga Luce, Platinette: “Le unioni civili? I documenti non servono”, su Donne Magazine, 22 luglio 2019. URL consultato il 13 aprile 2020.
  16. ^ Platinette contro il Ddl Zan: "Non siamo panda a rischio di estinzione. È una legge pretestuosa e discriminante verso altre categorie di persone", su Il Fatto Quotidiano, 24 aprile 2021. URL consultato il 26 aprile 2021.
  17. ^ La Lega s’inventa 170 audizioni per fermare il Ddl Zan. E tra quelli da ascoltare c’è anche Platinette, su lanotiziagiornale.it, 25 maggio 2021. URL consultato il 25 maggio 2021.

Bibliografia

  • Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, 3ª ed., Garzanti Editore, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6.
  • Andrea Jelardi, Queer TV. Omosessualità e trasgressione nella televisione italiana, Carlo Freccero (prefazione), Roma, Croce, 2007.
  • Andrea Jelardi e Giuseppe Farruggio, In scena en travesti. Il travestitismo nello spettacolo italiano, Vittoria Ottolenghi (divagazioni), Roma, Croce, 2009.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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