Gli uccelli

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Gli uccelli
Locandina originale
Titolo originaleThe Birds
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1963
Durata120 min
Dati tecniciTechnicolor
rapporto: 1,37:1 (negative ratio)
1,85:1 (widescreen ratio)
Genereorrore, thriller, drammatico
RegiaAlfred Hitchcock
Soggettodall'omonimo racconto di Daphne du Maurier
SceneggiaturaEvan Hunter
ProduttoreAlfred Hitchcock
Casa di produzioneUniversal Studios
FotografiaRobert Burks
MontaggioGeorge Tomasini
Effetti specialiLarry Hampton, Ub Iwerks
MusicheMatthew Ross
Oskar Sala (effetti sonori)
ScenografiaGeorge Milo
CostumiEdith Head
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Gli uccelli (The Birds) è un film del 1963 diretto da Alfred Hitchcock e tratto dall'omonimo racconto di Daphne du Maurier pubblicato nel 1953.

Presentato fuori concorso al 16º Festival di Cannes,[1] è una delle più celebri opere del regista ed uno dei suoi maggiori successi anche al botteghino.

Nel 2016 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

Trama

Tippi Hedren in una scena del film

San Francisco, 1963. La giovane, ricca e sofisticata Melania Daniels, figlia di uno dei più noti editori giornalistici della città, entra in un negozio di animali per ricevere un pappagallo che aveva ordinato per sé, scoprendo dall'anziana commessa che ancora non è arrivato. Dunque Melania decide di lasciarle il suo indirizzo per farselo recapitare a casa propria. In quegli istanti, mentre la commessa fa una telefonata, entra in negozio un giovane avvocato, Mitch Brenner, che, apparentemente scambiando Melania per una delle impiegate del luogo, le chiede se può aiutarlo a trovare degli inseparabili che vorrebbe regalare alla sorella minore per il suo compleanno. Melania decide di stare al gioco cercando di prenderlo in giro, ma si dimostra molto imbranata e ignorante nel campo degli uccelli, scambiando dei fringuelli per dei pettirossi e consigliando a Mitch dei canarini, poiché non ha idea di come siano fatti gli inseparabili. Poco dopo, nel tentativo di mostrare all'uomo uno dei canarini, lo fa scappare; cerca di riprenderlo assieme alla commessa, ma sarà proprio Mitch a riprenderlo, per poi rivelare a Melania di conoscerla già e di averla solo preso in giro. Quando la ragazza chiede perché, Mitch rivela le circostanze in cui l'ha conosciuta: la incontrò al tribunale penale quando fu processata e quasi condannata per guida in stato di ebrezza e per aver distrutto la vetrina di un negozio. Nonostante Melania neghi, Mitch le dice che quella era la punizione per il suo comportamento sfacciato e infantile. Ne segue un diverbio, nel quale Melania apostrofa il giovane come ignorante e insolente. In seguito Mitch se ne va, e nonostante Melania si senta offesa e risentita nei suoi confronti si ritrova comunque attratta dal carattere deciso e risoluto dell'uomo. Dunque, per conquistare la sua fiducia, lo segue e riesce ad annotare la targa della sua macchina prima che se ne vada, dopodiché chiama un suo conoscente e gli chiede (come ennesimo favore) di chiamare la motorizzazione per scoprire l'appartenenza dell'auto ed eventualmente l'ubicazione di Mitch. Dopodiché chiede alla commessa se hanno degli inseparabili in negozio e la commessa risponde di no, ma che può ordinarli e averli per il giorno dopo, dunque Melania accetta fiduciosa.

Una volta ottenuti gli uccellini e l'indirizzo di Mitch, Melania si reca al suo appartamento e lascia davanti la porta la gabbietta con gli inseparabili e una lettera indirizzata al giovane. Tuttavia, appena sta per andarsene, viene informata da un vicino sopraggiunto in quel momento che Mitch è fuori città e non tornerà prima di lunedí, in quanto trascorre tutti i fine settimana con sua madre e sua sorella nella sua città natale, Bodega Bay, un piccolo e poco popolato borgo marittimo a circa 60 miglia da San Francisco. Melania decide dunque su quattro piedi di andare fino a Bodega Bay prendendo la litoranea con la sua veloce decappottabile per consegnare a Mitch gli inseparabili di persona.

Una volta arrivata, nel primo pomeriggio, Melania si reca all'emporio della città, per chiedere informazioni sulla locazione della famiglia Brenner. Uno dei commessi, sorpreso di vedere una ragazza come lei a Bodega Bay le dice che i Brenner abitano dall'altra parte della baia, in una fattoria a vista, e che per raggiungerla si deve fare il giro della baia in macchina. Tuttavia, Melania vuole fare una sorpresa a Mitch, arrivando senza farsi vedere da nessuno, dunque il commesso le dice che se vuole può noleggiare una barca per arrivare alla fattoria attraversando la baia e Melania accetta, chiedendo se gliene può prenotare una. Mentre il commesso fa la chiamata, Melania gli chiede se conosce il nome della sorella di Mitch, poiché vorrebbe scriverle una lettera. Il commesso pensa che si chiami Alice, ma per sicurezza indirizza Melania presso la casa di Annie Haywarth, la maestra della città, che può darle l'informazione corretta. Melania si reca dunque a casa di Annie, che abita accanto alla piccola scuola della città e, conosciuta la donna, le chiede se sapesse il nome della ragazzina. La maestra risponde positivamente, rivelandole il nome della festeggiata: Cathy. Le due hanno una conversazione, e mentre Melania le dice che si tratterrà solo per quel pomeriggio per consegnare il regalo a Cathy, Annie capisce subito che c'entra qualcosa Mitch, anche perché dice che Mitch conosce tutta la gente nuova a San Francisco. Inoltre, rivela a Melania che i due in passato hanno avuto una storia, non durata molto e augura a Melania buona fortuna, reindirizzandola verso il centro città.

Melania, termimata la lettera per Cathy (e dopo aver strappato quella originale, destinata a Mitch) arriva al porticciolo con gli uccellini e prende la sua barchetta a motore prenotata, attraversando la quieta baia fino ad arrivare davanti alla casa dei Brenner. Vedendo la madre e la sorella andarsene in macchina e Mitch entrare nel fienile, la ragazza approfitta del momento: scende dalla barca e si reca furtivamente alla casa, facendo attenzione che Mitch non esca dal fienile. Entrata, appoggia la gabbietta e la lettera per Cathy su uno sgabello e, sempre facendo attenzione, ritorna alla barca e si allontana silenziosamente remando. A un certo punto vede Mitch ritornare in casa e poco dopo l'uomo esce essendosi accorto dei pappagalli. Presto si accorge anche della presenza di Melania grazie a un binocolo e sale in macchina per raggiungerla dall'altra parte della baia mentre la ragazza mette in moto il motore della barca e si avvia presso il porticciolo. Mitch riesce ad arrivare prima di Melania e la aspetta sul molo. Mentre la ragazza, sorridente e divertita, è quasi arrivata, improvvisamente un gabbiano compare dal nulla e rovina la romantica atmosfera attaccando senza motivo Melania e ferendola alla testa, per poi volare via. Mitch, accortosi della situazione, accorre subito in suo soccorso e dopo averla fatta scendere dalla barca la porta alla vicina tavola calda per cercare di medicarla. Mentre lí Mitch e il personale si prendono cura della ferita della ragazza, i due giovani hanno una conversazione. Mitch le chiede cosa ci facesse lí e Melania mente dicendogli che era venuta per il weekend a trovare un'amica e avendo scoperto che lui si trovava lí aveva deciso di portargli gli inseparabili che cercava per sua sorella per mettersi in buona luce nei suoi confronti. Quando Mitch le chiede chi sia l'amica che é venuta a trovare, Melania risponde che si tratta di Annie, inventandosi che sono andate a scuola insieme, e Mitch ne appare sbigottito ma confuso. All'improvviso, i due vengono raggiunti da Lydia, la madre di Mitch, che non sembra molto contenta di vedere Melania con lui. Le due donne si conoscono, ma Lydia resta comunque fredda nei suoi confronti. Tuttavia, mentre la giovane afferma di dover andare, inaspettatamente Mitch in quel momento la invita a cena, e Melania si ritrova costretta ad accettare per non risultare scortese, dicendo che quella notte avrebbe dormito da Annie e sarebbe ripartita l'indomani. Tornata a casa di Annie, Melania le chiede se avesse potuto affittare una sua stanza e dormire da lei per una notte, e Annie, all'inizio titubante, accetta. Melania le rivela che Mitch l'ha invitata a cena con la sua famiglia.

Quella sera, Melania arriva all'abitazione dei Brenner e incontra Mitch, Lydia e la piccola Cathy, che da subito la abbraccia, la ringrazia per il regalo e si affeziona a lei. Tuttavia, Lydia rimane ancora distaccata da lei e in cucina ha una conversazione con suo figlio sulla nuova arrivata. Dopo cena, Melania si mette a suonare il piano e Cathy le chiede di venire alla sua festa l'indomani, offerta che Melania declina poiché deve ritornare a San Francisco. Quando Melania se ne va, lei e Mitch hanno un'altra discussione che si trasforma in un alterco in quanto Melania continua a cercare di giustificarsi per gli errori che ha commesso in passato, solo per venir presa in giro da Mitch e andarsene indispettita. Tornata alla casa di Annie, le due hanno una conversazione tranquilla ma ambigua (poiché non si sa con certezza che sentimenti provino l'una per l'altra), e Annie le rivela che la sua relazione con Mitch é finita a causa di sua madre Lydia, iperprotettiva e gelosa poiché, dopo aver perso il marito ed essere rimasta vedova, aveva paura che anche suo figlio le fosse portato via. Tuttavia, la giovane maestra si sente come se fosse comunque stata abbandonata anche da Mitch e per ciò prova una sorta di risentimento nei suoi confronti; inoltre rivela a Melania che se ama Mitch, Lydia potrebbe di sicuro essere un problema per la loro relazione, ma che lei non dovrebbe farci tanto caso per non finire come lei. Poco dopo Mitch telefona per chiedere scusa a Melania e insiste che la ragazza vada alla festa di Cathy l'indomani. Melania chiede ad Annie che dovrebbe fare e la maestra le dice che non deve far condizionare le sue decisioni da Lydia, dunque Melania decide di andarci. Poco dopo, mentre Melania sta per andare a dormire, si sente un singolo ma potente e improvviso colpo alla porta, e le due donne vanno a controllare, trovando con forte sbigottimento un gabbiano morto sulla soglia con il collo spezzato, come se si fosse schiantato intenzionalmente sulla porta.

Il giorno dopo Melania si reca alla festa di compleanno di Cathy e ha una conversazione in privato con Mitch su una piccola collina, rivelandogli che si sente in colpa per come si é comportata in passato e che è anche in un certo senso gelosa di Mitch perché lei non ha mai avuto una figura materna a differenza sua, poiché sua madre l'ha abbandonata quando aveva solo 11 anni (l'età attuale di Cathy) per scappare con un suo amante e di non averla mai più vista da allora. Mitch si dispiace e le chiede scusa per come si é comportato con lei e i due cominciano a legare dolcemente. Pochi istanti dopo però, inaspettatamente, un gruppo di gabbiani si avventa sulla festa senza alcun motivo apparente, facendo scoppiare i palloncini e attaccando e ferendo tutti i presenti, compresi i bambini. Melania, Mitch, Lydia e Annie radunano tutti bambini e li portano al sicuro dentro casa, e mentre i gabbiani si allontanano tutti si chiedono con confusione come mai gli uccelli li abbiano attaccati in quel modo senza che nessuno li abbia apparentemente provocati, lasciando i bambini feriti e pieni di terrore. Melania, confusa, decide di restare per assicurarsi che gli altri stiano bene, e telefona a suo padre dicendogli che si sarebbe trattenuta qualche giorno in più a Bodega Bay. Quella sera, mentre lei e i Brenner sono in casa e stanno discutendo su ciò che è successo, non riuscendo a trovare una spiegazione logica, all'improvviso Melania vede un passero vicino al camino e in pochi secondi prima che qualcuno possa reagire centinaia di esemplari di quella specie entrano nel soggiorno attraverso il camino, invadendo completamente la stanza. Mentre Mitch cerca di scacciare gli uccelli attraverso una finestra e di chiudere il camino con un tavolo in modo da evitare che ne entrino altri, Melania riesce a trascinare delle terrorizzate Cathy e Lydia in una stanza sicura. Mitch, non riuscendo a fare nulla, le raggiunge e aspettano che i passeri se ne vadano. Una volta che la casa è libera, Lydia si mette a ripulire il soggiorno dai frammenti di ceramica causati dalla caduta di alcune tazze per mano degli uccelli e Mitch chiama un agente che, tuttavia, si dimostra scettico e superficiale, pensando che li abbiano provocati in qualche modo ad attaccarli, e nonostante la loro assidua insistenza non crede neanche alla storia della festa di compleanno, affermando che gli uccelli non attaccano gli umani senza motivo e che i bambini debbano aver fatto qualcosa per istigarli all'attacco.

Il giorno dopo, Lydia si reca a casa di Dan Fawcett, un suo amico che, come lei ,possiede una fattoria per chiedergli se anche le sue galline, come le proprie, da giorni si rifiutino di mangiare senza motivo, per accertarsi se la causa sia il mangime che gli danno oppure no. Arrivata, trova un lavoratore di Dan che la indirizza nella casa, dicendo di non aver visto l'uomo quella mattina, ipotizzando che magari stia dormendo ancora. Lydia entra cosí in casa e chiama il nome di Dan, non ricevendo risposta. Poi, a una certa, nota appese sulla stufa delle tazzine frantumate e viene colta da un brutto presentimento, così si dirige silenziosamente nella stanza di Dan, che trova completamente distrutta e messa a soqquadro, con i mobili ridotti a brandelli e le finestre spaccate, oltre a trovare cadaveri di uccelli ovunque. Ma non è la parte peggiore: infatti, aperta la porta completamente, Lydia vede nell'angolo della stanza il corpo accasciato senza vita di Dan, in un mare di sangue, pieno di graffi e privo di occhi, come se gli fossero stati brutalmente cavati. Lydia, immensamente terrorizzata e scioccata da questa immagine, non riesce neanche a emettere un urlo per il troppo shock e corre alla sua macchina ignorando qualunque cosa, guidando fino a casa sua, dove si scontra con Mitch e Melania, che accortisi del suo stato le chiedono cosa sia successo, ma Lydia ancora in preda allo shock corre in casa senza proferir parola. Quando riesce a comunicare a Mitch quello che è successo, l'uomo va a controllare di persona, dando un bacio a Melania prima di partire. La ragazza, nel frattempo, prepara un tè per Lydia e glielo porta in camera. La donna, stesa sul letto ancora in stato di shock esprime a Melania la sua preoccupazione per Cathy a causa degli uccelli (che ormai sono chiaramente visti come una minaccia, poiché hanno causato la morte di un uomo), chiedendo a Melania di andarla a prendere a scuola, ma la ragazza la rassicura. Lydia allora le racconta perché è così fredda con lei: infatti le dice che, dopo aver perso suo marito, ha sempre ha avuto paura di rimanere sola, in quanto i suoi figli non le danno molta attenzione, in particolare Mitch, e lei non vuole perderlo a causa di una donna, per questo non ha mai sopportato le donne nella sua vita. Tuttavia, ammette che Mitch dovrebbe sentirsi libero di essere felice e riconosce che Melania sembra renderlo felice. Le due cominciano dunque a legare e Melania, per rassicurarla, accetta di recarsi a scuola per andare a prendere Cathy e Lydia la ringrazia per ciò e per il tè. Arrivata a scuola, Melania chiede ad Annie se può prendere Cathy, ma la donna le dice di aspettare che finiscano la lezione di musica. Dunque Melania si reca fuori e con le spalle rivolte al parco giochi si mette a fumare, aspettando che finisca la lezione. In questo momento parte una sequenza inquietante, durante la quale, mentre si sentono le voci dei bambini canticchiare ininterrottamente da dentro la scuola, diversi corvi cominciano lentamente ad appollaiarsi sui giochi dietro Melania, diventando sempre di più, senza che la ragazza se ne accorga. Quando finalmente Melania si gira, nota con stupore che un intero stormo di corvi e cornacchie si é piazzato sui giochi e con aria minacciosa aspetta che gli ignari bambini escano per attaccarli. La ragazza, terrorizzata, rientra nella scuola silenziosamente e mentre Annie sta per aprire la porta per far uscire i bambini in cortile, Melania arriva e la informa della presenza degli uccelli nel parco giochi. A seguito degli avvenimenti precedenti, la maestra, comprendendo il rischio, pensa velocemente a un modo per portare i bambini al sicuro lontano da lì. Dunque si inventa come scusa una prova antincendio per farli uscire silenziosamente e in ordine fuori dalla scuola e dice loro di correre verso le loro case non appena glielo dice. I bambini obbediscono e il piano sembra funzionare, riuscendo tutti a uscire dalla scuola in sicurezza. Tuttavia, si mettono a correre troppo presto e i loro passi strepitanti attirano subito l'attenzione dei corvi, che si avventano sui bambini e le due donne, ferendo diversi scolari con i loro becchi e i loro artigli. I bambini terrorizzati continuano a correre verso il centro città, pur essendo assediati dai volatili, cercando di difendersi dai loro attacchi e toglierseli di dosso. A un certo punto una bambina cade per strada e si rompe gli occhiali, venendo aggredita dagli uccelli e ferita al viso. Tuttavia, Melania e Cathy corrono in suo aiuto e insieme si rifugiano in un'auto lì vicino aspettando che i volatili assassini se ne vadano.

Quando la situazione si calma, Melania affida Cathy ad Annie e si reca in città dove incontra Mitch e alla tavola calda cerca di chiamare suo padre per informarlo di quello che sta succedendo e le autorità per denunciare l'attacco alla scuola, sicura ormai che gli uccelli rappresentino un pericolo per gli uomini. Sul luogo i presenti, ascoltando la conversazione cominciano tutti a esprimere le proprie teorie sugli attacchi degli uccelli alle persone, per contrastare o affermare l'opinione di Melania: un'anziana ornitologa, Mrs. Bundy, si dimostra scettica a causa della sua fondazione scientifica, affermando che gli uccelli non hanno una mentalità abbastanza sviluppata da decidere di attaccare gli uomini spontaneamente senza alcun tipo di istigazione; un predicatore ubriaco comincia ad affermare che quegli uccelli sono la rappresentazione della punizione divina per gli uomini, dicendo che sta per arrivare la fine del mondo e questo è il modo in cui Dio sta punendo gli uomini per i suoi peccati; un pescatore rafforza, invece, la teoria di Melania, dicendo che dei gabbiani, quella mattina, hanno attaccato il suo peschereccio, ferendo diversi marinai senza motivo, e non stavano semplicemente cercando il pesce; un uomo ubriaco afferma che la soluzione, secondo lui, è la violenza, affermando che bisognerebbe uccidere tutti gli uccelli a fucilate senza rimorsi, definendoli creature immonde. Tutti i presenti si contrastano con asprezza cercando di far valere la propria opinione, fino a quando una madre nevrotica, temendo che quel discorso spaventi i suoi figli decide di andarsene, facendosi accompagnare dall'uomo ubriaco. Poco dopo, però, gli avventori osservano dall'interno della tavola calda un gabbiano avventarsi all'improvviso contro un uomo che sta facendo rifornimento dal benzinaio lì accanto, ferendolo, e Mitch e altri uomini escono per andare a soccorrerlo. Melania, tuttavia, osserva la scia di benzina proveniente dalla pompa ancora accesa dirigersi verso l'automobile dell'uomo ubriaco, che si è appena acceso un sigaro. Facendolo notare agli altri, tutti incominciano a urlargli disperatamente di non gettare il fiammifero, ma l'uomo non riesce a comprendere le loro urla e lo getta ugualmente, inevitabilmente causando un'esplosione enorme che lo travolge, uccidendolo. Melania osserva come il fuoco dell'esplosione continui a propagarsi verso la pompa di benzina, seguendo la scia lasciata e provocando una seconda esplosione, che ferisce varie persone. Dall'alto, nel frattempo, uno stormo colossale di gabbiani, allertato dall'esplosione, comincia ad avventarsi contro la città. Diversi avventori, tra cui Melania, escono dalla tavola calda per andare ad aiutare i superstiti dell'esplosione, ma si ritrovano assediati dagli uccelli non appena varcano la porta. Melania riesce a rifugiarsi in una cabina telefonica a vetri e intrappolata là dentro, osserva con terrore puro come attorno a lei, nel caos più totale, migliaia di gabbiani feriscano e uccidano la gente, tra urla disperate, fuoco e interminabili battiti d'ali e infernali versi di volatili, mentre gli uomini usano l'acqua e la benzina per cercare di scacciare gli animali assassini. All'improvviso i gabbiani cominciano ad avventarsi contro la cabina e crepano le pareti di vetro; tuttavia, un redivivo Mitch arriva appena in tempo e riesce a salvare Melania da morte certa, rifugiandosi di corsa con lei nella tavola calda. Lì trovano diversi avventori sopravvissuti terrorizzati che si sono rifugiati al suo interno, tra cui la signora Bundy (di cui non viene mostrata la faccia, segno che la vergogna per il fatto di essersi sbagliata sulla natura di quel fenomeno inspiegabile é troppa) e la madre nevrotica che, in preda a una crisi isterica, accusa Melania di essere lei la causa di tutto ciò, poiché gli attacchi sono iniziati con il suo arrivo, arrivando a definirla "strega" e "cattiva". Melania le molla uno schiaffo ma nei suoi occhi si vede come se effettivamente si sentisse in colpa, come se ciò che ha detto la donna affermasse una bizzarra ma amara verità. Una cosa però ormai è sicura per tutti quanti: gli uccelli sono pericolosi.

Quando le acque finalmente si calmano, Melania e Mitch si recano a casa di Annie per andare a prendere Cathy, e passano accanto alla scuola, trovandola ricoperta da uccelli, essendo quindi costretti a fare silenzio per evitare il loro attacco. Appena davanti alla casa della maestra, si ritrovano davanti a un macabro spettacolo: il cadavere martoriato di Annie, morta a causa degli uccelli davanti alla soglia di casa sua. Mitch la copre con la sua giacca e adirato per ciò che le è successo cerca di tirare una pietra a uno dei corvi li vicino, ma viene convinto a desistere da Melania. I due avvistano Cathy viva e vegeta all'interno della casa e Mitch la recupera, dopodiché su insistenza di Melania, riporta il corpo di Annie in casa. Mitch e Melania portano una scioccata e piangente Cathy alla macchina di Melania, dove la ragazzina in preda al pianto racconta loro cos'é successo: dopo aver sentito l'esplosione della pompa di benzina, le due sono uscite a controllare solo per essere attaccate dallo stormo di corvi. Annie è riuscita a spingere Cathy al sicuro, ma é caduta sulla soglia ed è stata uccisa dagli uccelli sotto gli occhi di una sbigottita Cathy. Mentre Melania la conforta, Mitch accende la macchina e comincia a guidare silenziosamente verso la loro casa. Quando arrivano alla fattoria, Mitch la mette in sicurezza, chiudendo tutte le porte e mettendo assi a tutte le finestre, oltre che accendendo un fuoco per evitare che gli uccelli entrino dal camino. Inoltre lui e Melania si rendono conto che gli uccelli hanno una modalità d'attacco: infatti si radunano sempre prima di un attacco di massa, per poi ritirarsi.

Quella notte, Melania, Mitch, Cathy e Lydia si ritrovano barricati in casa, utilizzando solo una lampada a olio per vedere e non emettendo rumori troppo forti, in modo da non attirare l'attenzione dei volatili omicidi. Cathy chiede se può portare da loro gli inseparabili, isolati in cucina, ma Lydia rifiuta, dicendo che potrebbe essere pericoloso in quanto sono uccelli anche loro. Nel frattempo alla radio non arriva nessun segnale e Lydia ha una crisi isterica nella quale se la prende con Mitch, ma se ne pente e riesce a calmarsi velocemente. La famiglia rimane così lì per ore in preda alla paura. A un certo punto Cathy accusa di sentirsi male e viene accompagnata da Melania in bagno, dove vomita. Tuttavia, il rumore che fanno, attira presto centinaia di uccelli che attaccano la casa. Lydia cerca di portare Cathy al riparo, spostandosi ripetutamente, Melania in preda al terrore più totale ha una crisi compulsiva trascendentale e Mitch cerca di evitare che gli uccelli entrino in casa con tutte le sue forze, buttando un mobile contro la porta principale e venendo anche ferito alla mano da alcuni gabbiani quando cerca di chiudere un anta dopo che gli uccelli sono riusciti a sfondare un vetro. Nelle ore successive la situazione sembra calmarsi e tutti, eccetto Melania, si addormentano. La ragazza, a un certo punto, sente un vago rumore di battito d'ali provenire dal piano di sopra e, armatasi di torcia, si reca su per le scale, colma di ansia, mentre sente il battito d'ali farsi sempre più vicino. Vagando per il buio della casa, silenzioso se non per questo incessante rumore di battito d'ali, arriva davanti a una porta chiusa che sembra essere la fonte dei rumori. Un po' titubante mette la mano attorno alla maniglia e quando i rumori sembrano cessare si fa coraggio e apre lentamente la porta, ritrovandosi in una camera da letto nella mansarda. Puntando la torcia verso il soffitto, nota con uno sguardo misto tra stupore e terrore che gli uccelli sono riusciti a bucare il tetto. Dopodiché risente il rumore del battito d'ali e, puntando la torcia contro il letto, rivela un centinaio di uccelli, che si fiondano su di lei con veemenza. La ragazza, in preda al panico, non riuscendo a uscire dalla stanza e assediata dagli uccelli che continuano a gettarsi addosso a lei, ferendola gravemente, si mette a urlare e cerca di difendersi dai volatili che però, presto la mettono fuori gioco. Quando tutto sembra finito, tuttavia, arrivano Mitch e Lydia, e Mitch, non senza sforzo, riesce a tirare Melania fuori da lì, riportandola al sicuro. Mitch porta una Melania priva di sensi giù per le scale in braccio e la stende sul divano, dove si riprende e in preda allo shock e il delirio si agita, urlando, venendo però tranquillizzata dai Brenner. Mentre Lydia e Cathy si prendono cura delle sue ferite Mitch capisce che devono portarla in ospedale altrimenti morirà, quindi nonostante l'insistenza di sua madre, Mitch decide di uscire, prendere la macchina di Melania (più veloce del loro furgone), caricare le tre donne e cercare di raggiungere l'ospedale di Santa Rosa o San Francisco. Uscito dalla casa, tuttavia, Mitch si ritrova uno spettacolo macabro e folle: migliaia di uccelli appollaiati ovunque, che hanno praticamente ricoperto qualunque cosa. Ma non si arrende e con non poca difficoltà e non senza ferite da parte dei volatili, riesce a raggiungere il garage ed entra nella macchina di Melania. Poi accende la radio, dove viene trasmesso un messaggio di speranza per loro: dopo che gli attacchi degli uccelli sono stati segnalati anche in altre comunità vicine a Bodega Bay, tra cui Santa Rosa, è stato richiesto un intervento dell'esercito, che verrà presto messo in atto. Rassicurato da ciò, Mitch scende dalla macchina e apre la porta del garage, riuscendo con cautela e lentamente a spostare la macchina davanti la porta di casa, senza destare i volatili. Dopodiché rientra in casa e accompagna Melania assieme a Lydia in macchina, nonostante il rifiuto deciso di Melania dovuto allo shock della mansarda dopo aver visto il mare di uccelli fuori dalla porta. Poi Mitch va a prendere Cathy, che lo supplica di portare con loro gli inseparabili, dato che non hanno fatto male a nessuno. Dopo un momento di titubanza, alla fine Mitch accetta e, dopo aver coperto la gabbietta con un panno, Cathy sale in macchina con gli uccellini e Mitch. Mentre Melania viene confortata e cullata da Lydia, nella quale finalmente vede la figura materna di cui ha sempre avuto bisogno, Mitch accende la macchina, e nel silenzio più totale il gruppo si allontana lentamente dalla casa, non sapendo cosa gli riserva il futuro, ma sicuri di lasciarsi dietro quell'oceano di uccelli assassini che li guardano minacciosi, mentre se ne vanno indisturbati verso la presunta salvezza.

Produzione

Alfred Hitchcock con Tippi Hedren nel teaser

Il film fu prodotto e distribuito dalla Universal Pictures.

Soggetto

Fu tratto dall'omonimo racconto di Daphne Du Maurier, di cui però mantiene solo l'idea centrale, cioè l'attacco degli uccelli contro gli uomini.

Hitchcock aveva ripensato al racconto dopo aver letto sul Sentinel del 18 agosto 1961, quotidiano di Santa Cruz, la notizia di una nuova invasione di uccelli marini fra le case sulla costa, più ampia e devastante di quella avvenuta nell'anno precedente.[2]

Sceneggiatura

La sceneggiatura fu scritta da Evan Hunter e i personaggi sono creati ex novo.

Cast artistico

Hitchcock decise di non utilizzare attori affermati nel ruolo dei protagonisti, anche per contenere i costi del film, già molto alti per i numerosi e complessi effetti speciali.

Per la parte della protagonista femminile scritturò così Tippi Hedren, allora nota come modella e con qualche apparizione solo nelle pubblicità televisive: egli ne guidò personalmente e accuratamente l'interpretazione per tutta la durata delle riprese, trasformandola in una vera attrice e assegnandole il ruolo della protagonista anche nel suo film successivo Marnie (1964).

Per la parte del protagonista maschile venne impiegato Rod Taylor, già attivo nel cinema da vari anni, ma al suo primo ruolo di una certa importanza, mentre nella parte della madre di questi Hitchcock volle la stimata attrice di teatro Jessica Tandy.

Per il personaggio della maestra, anziché Anne Bancroft, proposta dallo sceneggiatore Hunter, Hitchcock scelse la più giovane Suzanne Pleshette, notata in programmi televisivi.[2]

Il ruolo della undicenne Cathy, sorella del protagonista, venne assegnato all'inglese Veronica Cartwright, già impiegata da Hitchcock in due episodi della serie televisiva Alfred Hitchcock presenta (1960-1961) e reduce dal drammatico Quelle due (1961) di William Wyler.

Cameo

Alfred Hitchcock nel trailer mentre trincia un pollo

Come in quasi tutti i suoi film, Hitchcock appare in un cameo: all'inizio del film lo si vede uscire da un negozio di animali di San Francisco, con al guinzaglio due cani bianchi (si trattava in realtà dei suoi due terrier, Geoffrey e Stanley), proprio nello stesso istante in cui sta entrando la protagonista.

Riprese

Durante le riprese si dovettero affrontare innumerevoli problemi: i componenti della troupe furono graffiati e beccati; Tippi Hedren, nella scena in cui sale in una camera e viene aggredita dagli uccelli, fu ferita al viso da uno dei gabbiani; il lunedì successivo, quando dovettero riprendere le riprese, la trovarono stesa sul divano in stato di choc. Usarono quindi una controfigura per la scena in cui Mitch la porta giù dalle scale.

Uno dei corvi addestrati aveva preso in antipatia Rod Taylor, e appena lui arrivava sul set chiedeva preoccupato se l'uccello lavorasse quel giorno; il corvo, però, lo aspettava puntualmente appoggiato su una trave del set e lo inseguiva per beccarlo.[senza fonte]

Ambientazione

Le riprese si svolsero nel periodo marzo-luglio 1962 negli studi Universal Pictures e nella California settentrionale, a Bodega Bay, piccolo porto sul Pacifico, a circa 60 miglia (un centinaio di chilometri) da San Francisco: qui la protagonista trascorre il fine settimana e vi si svolge la maggior parte del film; per l'occasione furono ricostruite fedelmente delle abitazioni esistenti per la casa e la fattoria.[3]

Effetti speciali

"Delle 3000 inquadrature previste (circa il doppio di quelle di un film normale e quasi il triplo di quante ne usasse Hitchcock di solito), quasi 400 contenevano trucchi e fotomontaggi."[4]

Hitchcock richiese la collaborazione di molti esperti: lo scenografo Robert Boyle, il direttore della fotografia Robert Burks, il montatore George Tomasini.

Poiché detestava lavorare in esterni, la maggior parte dei fondi che si vedono sono stati dipinti. Nonostante le difficoltà per le tecniche di ripresa sul fondale blu in uso in quel periodo, trovarono un'alternativa usando il metodo introdotto da Walt Disney: mascherine e fondali illuminati con lampade al sodio su fondale giallo.

Gli addetti agli effetti speciali e quelli del reparto ottico lavorarono sul film per più di un anno.[5]

"Tutte le risorse del cinema disponibili nel 1962 furono messe in gioco per la realizzazione di questo film, che stava man mano diventando il più costoso, tecnicamente più ambizioso e programmato in modo più rigoroso di tutti".[2]

Gli animali

Ray Berwick, l'addomesticatore degli uccelli, addestrò gabbiani, corvi e cornacchie a colpire, a ritornare ai loro posti, a piombare di nuovo sopra le loro vittime.

L'associazione per la protezione degli animali, Humane Society, era presente sul set per assicurarsi che non venisse fatto del male agli uccelli, che fossero alimentati in modo corretto e che non si abusasse del loro lavoro.[2]

Si utilizzarono inoltre uccelli meccanici, costruiti apposta per le scene in cui recitavano i bambini. Si fece ricorso anche all'animazione.

Distribuzione

La prima si ebbe il 28 marzo 1963. Nelle sale italiane, il film è stato distribuito nuovamente a partire dal 7 gennaio 2019.

La proporzione originale è di 1,37:1 (negative ratio) ma circola sulle emittenti TV italiane una versione widescreen di 1,85:1, ottenuta con delle tendine nelle parti inferiore e superiore dell'immagine, che riducono di circa il 20% la superficie visibile.[6]

Colonna sonora

Il film è sperimentale e originale anche dal punto di vista della colonna sonora.

Priva di accompagnamento musicale tradizionale, con l'eccezione di un accenno del Première Arabesque di Claude Debussy suonato al pianoforte da Melania e di una canzoncina cantata dai bambini della scuola, Risseldy Rosseldy, una versione americana della canzone popolare scozzese di Wee Cooper O'Fife, la colonna sonora è costituita unicamente dai rumori degli uccelli elaborati come una vera partitura.

Un duo di esperti in musica elettro-acustica, composto da Remi Gassmann e Oskar Sala, ebbe il compito di creare artificialmente tutti i rumori degli uccelli attraverso nastri magnetici accelerati in lettura e con uno strumento elettronico chiamato Trautonium dal nome del suo inventore Friedrich Trautwein.[2][7] che ne realizzò il prototipo nel 1929. Tuttavia fu proprio il musicista elettronico tedesco Oskar Sala negli anni a perfezionare lo strumento sino a creare una sorta di ibrido tra organo e sintetizzatore musicale.

I rumori erano trattati ed elaborati secondo le indicazioni del regista che dettava alla segretaria una vera e propria sceneggiatura dei suoni. "Facevamo veramente qualcosa di sperimentale con tutti questi suoni autentici, che poi stilizzavamo in modo da trarne maggiori effetti drammatici".[3]

Battiti d'ali

"Per esempio, quando Melania, rinchiusa nella mansarda, è attaccata dagli uccelli, avevamo molti suoni naturali, dei battiti di ali, ma li abbiamo stilizzati per ottenere un'intensità maggiore. Bisognava ottenere un'ondata minacciosa di vibrazioni piuttosto che un suono di un solo livello, al fine di avere una variazione di questo rumore, qualcosa di simile al suono ineguale prodotto dalle ali".[3]

Passi e inquadrature

Nella scena in cui Lydia, la madre di Mitch, trova il cadavere dell'agricoltore, la colonna sonora è fondamentale. Il rumore dei passi della donna che corre nel cortile, all'esterno, è differente da quello dei passi nel corridoio all'interno della casa, sottolineati da una leggera eco. Il rumore dei passi è inoltre accompagnato da riprese dall'alto mentre quando la donna, impietrita dal terrore, resta immobile, si passa al primo piano e, quando torna a muoversi, "il rumore dei passi è proporzionato alla dimensione dell'immagine, aumenta fino a quando entra nel camioncino e a questo punto si sente un suono di agonia, quello del rumore del motore del camioncino, deformato".[3]

Il "grido" muto

Lydia terrorizzata non riesce a parlare, né a emettere alcun suono: apre la bocca e non esce alcun grido. L'effetto è molto intenso e l'inquadratura ricorda il famoso quadro di Edvard Munch, L'urlo. Non è da escludere che il cineasta sapesse della scena della brechtiana Madre coraggio (immediato dopoguerra), in cui la protagonista, alla vista dell'uccisione della figlia – dopo avere assistito alla morte di altri due figli – "emette" il famoso non urlo, rimanendo pietrificata a bocca aperta: l'interprete era Helen Weigel, moglie di Bertolt Brecht. La scena verrà copiata, anzi "citata", come usa dire in gergo artistico, da Lina Volonghi, nei panni di Madre coraggio, produzione Teatro Stabile di Genova, 1971, per la regia di Luigi Squarzina. Un famosissimo grido muto lo si trova anche nel tragico finale de Il padrino - Parte III di Francis Ford Coppola (1990) quando Michael Corleone (Al Pacino) rimane scioccato dopo che la figlia Mary (Sofia Coppola), colpita per errore da un proiettile destinato a lui, spira tra le sue braccia.[senza fonte]

Silenzio

"Per la scena finale, quando Rod Taylor apre la porta della casa e vede per la prima volta degli uccelli a perdita d'occhio, ho chiesto un silenzio, ma non un silenzio qualsiasi; un silenzio elettronico di una monotonia che potesse evocare il rumore del mare che giunge da molto lontano".[3]

Accoglienza

Il film ebbe successo di pubblico. Nei primi mesi di proiezioni incassò oltre 11 milioni di dollari.

Critica

Il film fu complessivamente sottovalutato dalla critica internazionale dell'epoca.[8]

Era stato criticato negativamente da parecchi articoli apparsi sulla stampa americana (New York Times, Newsweek, New Yorker): per la mancanza di una ferma conclusione, per una costruzione debole, per l'amalgama non del tutto riuscito fra commedia e horror, per le interpretazioni poco convincenti dei due non famosi protagonisti, infine per la delusione di non trovare il thriller a cui il regista aveva abituato il suo pubblico.

Quando gli chiesero come avesse reagito alle critiche negative, a dispetto del grande successo di pubblico, Hitchcock rispose ironicamente di "aver pianto per tutto il percorso da casa fino alla banca".

Riconoscimenti

Tematiche trattate e analisi

Truffaut: "Il film è chiaramente una costruzione intellettuale, una fantasia".[3]

Noel Simsolo lo definisce "una meditazione sul cosmo", in particolare sulla posizione e sul ruolo dell'uomo nel cosmo.[9]

Federico Fellini afferma che è una delle opere di Hitchcock da lui predilette, uno dei più grandi film di tutti i tempi: "Gli uccelli può venire meglio apprezzato non come una narrazione lineare, ma più come un poema lirico tragico i cui episodi sono come stanze che rafforzano un singolo tema a livello emotivo."[10]

Struttura del film

Il ritmo iniziale è volutamente lento.

Il film decolla come una commedia sofisticata e per quasi 45 minuti pare non succedere niente, eccettuato il corteggiamento fra i due protagonisti: "...il film scherza sul ciglio del burrone".[8]

Gli uccelli, prima percepiti soltanto come vaga minaccia, gradualmente intervengono in una serie di attacchi, prima individuali e successivamente di gruppo. In un crescendo sempre più concitato, diventano pericolosi e incontrollabili.

Nella parte finale il film assume un carattere catastrofico.

Temi

Donald Spoto[2] individua nel film alcune tematiche tipiche di Hitchcock, qui particolarmente approfondite:

  • Il tema dell'abbandono, della solitudine e della paura dell'altro. "...il film esplora la fragilità dei rapporti umani, la paura della perdita e dell'abbandono.[...] ogni avvenimento relativo agli uccelli viene subito dopo una scena che descrive la paura di un personaggio di essere solo o di venire abbandonato".

Melania è stata abbandonata dalla madre quando aveva soltanto undici anni (la stessa età di Cathy, sorella del protagonista), la maestra Annie è stata abbandonata dal fidanzato Mitch, Lydia, la madre di Mitch, rimasta vedova, teme di essere abbandonata anche dal figlio maggiore.

  • Il tema della "visione". Oltre quaranta volte nel film tornano parole relative al "vedere"; ogni sequenza si conclude con una dissolvenza su un personaggio che guarda fuori nel vuoto; gli uccelli beccano le orbite vuote dell'agricoltore ucciso. Gli uccelli guardano, spiano.[8] Segnalano:
  • il tema dell'incomunicabilità. Ne è un esempio la sequenza del Tides Café. Melania e gli avventori scorgono un uomo che sta per accendere una sigaretta accanto alla sua auto mentre a terra scorre benzina: si apre subito la finestra e tutti gridano che non getti il fiammifero, ma lui non può sentirli e provoca col suo gesto una tremenda esplosione che lo travolge.

Metafora della frantumazione

In tutto il film ritorna ossessionante l'idea della distruzione:

  • sui titoli di testa sagome nere di uccelli passano e beccano le lettere distruggendo le parole appena si formano;
  • Mitch ha conosciuto Melania nell'aula del tribunale dove era processata per aver frantumato una vetrina con la sua auto fuori controllo;
  • il gabbiano che aggredisce Melania le lacera la pelle e la fa sanguinare;
  • Lydia raccoglie sul pavimento del suo salotto i cocci dei piattini di porcellana dopo l'invasione dei passeri dal camino e ha la premonizione della morte di Dan quando vede le tazze da tè appese sopra la stufa, frantumate;
  • nella stanza di Dan i vetri delle finestre sono ridotti a schegge, i mobili a pezzi, non c'è più niente di intero;
  • durante l'assalto nel giorno del compleanno di Cathy scoppiano i palloncini e i becchi degli uccelli strappano gli abiti e feriscono i bambini;
  • durante la fuga dalla scuola, gli occhiali di una delle bambine si frantumano sulla strada;
  • le pareti della cabina telefonica in cui è asserragliata Melania si spezzano e non reggono ai colpi ripetuti;
  • nella casa dei Brenner porte e scuri si crepano e si spaccano;
  • infine nell'ultima scena appare completa la metamorfosi di Melania: spettinata, insanguinata, bendata, le unghie laccate spezzate, gli abiti gualciti, senza parole e negli occhi solo vuoto terrore.

Finale

Una prima versione prevedeva che i fuggiaschi, terrorizzati e sottoposti a continui assalti nell'auto della protagonista, giungessero poi a San Francisco e trovassero il Golden Gate Bridge completamente invaso dagli uccelli; sembra che alcune di queste scene vennero effettivamente predisposte e girate. In seguito, Hitchcock optò per un finale aperto a diverse interpretazioni e volle che dopo l'ultima inquadratura non comparisse nemmeno la scritta The End[2], poi inserita nella versione finale del film, su insistenza della casa produttrice, per non disorientare del tutto il pubblico.

"La magnifica atmosfera impressionista della scena finale cos'altro è se non l'incubo del Giudizio Universale tradotto in luce?"[8].

Interpretazioni

"Perché gli uccelli attaccano gli uomini?"

È la domanda inevitabile a cui lo spettatore cerca di dare una risposta.

Sequenza del "Tides Café"

Hitchcock, prevenendola, fa affrontare la questione, in una sequenza centrale del film. Melania riferisce dell'attacco degli uccelli ai bambini usciti dalla scuola agli avventori riuniti nel Café Tides, i quali, esprimendo le loro convinzioni, illustrano posizioni e pregiudizi comuni:

  • l'ornitologa, in base alle sue conoscenze scientifiche si rifiuta di crederle e nega che una ribellione degli uccelli sia possibile;
  • un avventore alcolizzato e predicatore declama brani delle profezie di Ezechiele sulla punizione divina dei peccati dell'uomo;
  • un marinaio condivide la preoccupazione e l'angoscia di Melania e racconta che la sua barca è stata aggredita dai gabbiani;
  • un viaggiatore di passaggio invoca un intervento di forza "bisogna sparare e ucciderli tutti";
  • una madre spaventata e nevrotica (interpretata da Doreen Lang, già impiegata quattro anni prima nel breve ruolo della segretaria di Cary Grant in Intrigo internazionale) incolpa Melania di essere lei la causa di tutto, e di aver portato con il suo arrivo la disgrazia a Bodega Bay. Quando la donna le dà della strega e l'accusa di essere malvagia, Melania la colpisce con un sonoro schiaffo, reagendo però come se quella fosse la terribile verità e non una comune offesa.

I critici cinematografici

Per l'interpretazione del film sono state formulate nel tempo varie teorie:

  • cosmologica: che cosa succederebbe se si alterasse l'ordine dell'universo, l'equilibrio di potere fra l'uomo e gli altri elementi della natura;[11]
  • ecologica: gli uccelli si vendicano degli abusi subiti dall'uomo;
  • religiosa: la divinità punisce le colpe del genere umano;[12]
  • politico-storica: l'invasione degli uccelli allude al pericolo atomico, ricorda i raid aerei della seconda guerra mondiale;[13]
  • psicologico-famigliare: gli uccelli riflettono le tensioni tra i personaggi, le difficili relazioni sentimentali soprattutto all'interno della famiglia;[14]
  • psicanalitica: l'invasione degli uccelli rappresenta l'esplosione di forze intrapsichiche, l'affiorare di desideri repressi. Questa tesi è stata sostenuta dallo psicanalista e filosofo Slavoj Žižek.[15]

Curiosità, sequel e remake

Nella sequenza iniziale del film, girata in una strada di San Francisco, il regista omaggia chiaramente la sua nuova ed esordiente protagonista Tippi Hedren, facendole in parte ripetere lo sketch di un ragazzino che la fischia vedendola passare accanto; infatti era già apparso nella pubblicità televisiva della bevanda dietetica Sego e la cui casuale visione, nell'ottobre del 1961, indusse Hitchcock con determinazione a volere rintracciare e conoscere la Hedren prima della definitiva conferma del cast artistico.

Per il ruolo della eccentrica ornitologa, che nel film ha un breve ma intenso confronto con la protagonista all'interno del ristorante, venne scelta l'attrice inglese Ethel Griffies, che allora aveva 86 anni e che il regista ricordava e ammirava sin dai tempi delle sue assidue frequentazioni giovanili nei teatri londinesi.

Verso la parte finale del film, prima del definitivo attacco e della rocambolesca fuga dei protagonisti, sembra che il regista avesse predisposto scene apocalittiche, con strade, case e persone devastate dalla ferocia degli uccelli, e con addirittura un autobus scolastico rovesciato. Di tali riprese rimarrebbero solo alcuni fotogrammi.

Sono stati prodotti un sequel apocrifo, Uccelli 2 - La paura (1987) di René Cardona Jr., ed uno ufficiale, Gli uccelli II (1994) di Rick Rosenthal, entrambi di scarso successo e di cui però manca il cast originale, con l'eccezione di Tippi Hedren nel secondo.

Un remake in pre-produzione presso la Platinum Dunes era previsto che uscisse il 3 luglio 2009 negli Stati Uniti[16][17], ma fu rinviato a data da destinarsi in seguito a numerosi problemi di produzione[18]. Ispirato anch'esso al racconto di Daphne De Maurier[19] e trattato per il cinema da Leslie Dixon[20], alla regia era previsto Michael Bay, in seguito sostituito da Martin Campbell[21]. Nel cast artistico era stata confermata Naomi Watts per il ruolo di Melanie Daniels[20].

Note

  1. ^ (EN) Official Selection 1963, su festival-cannes.fr. URL consultato l'11 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
  2. ^ a b c d e f g Donald Spoto,Il lato oscuro del genio, Lindau, Torino, 2006, pp. 568-579
  3. ^ a b c d e f François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Il Saggiatore, 2009, pp. 244-246
  4. ^ Cinefantastique, anno X, n°2, autunno 1980, pp. 15-35, citato da Donald Spoto, Il lato oscuro del genio, Lindau, Torino, 2006
  5. ^ Robert Boyle, Intervista concessa a Donald Spoto, 1º marzo 1982, e articolo pubblicato su Film Comment, anno XIV, n°3, maggio-giugno 1978, pp. 33-35, citati nel libro di Donald Spoto, Il lato oscuro del genio, Lindau, Torino, 2006, p. 571,
  6. ^ aspect ratio per Gli Uccelli, su imdb.com. URL consultato il 25 marzo 2010.
  7. ^ Friedrich Trautwein (Würzburg, 11 agosto 1888 – Düsseldorf, 20 dicembre 1956) è stato un pioniere della musica elettronica in Germania.
  8. ^ a b c d Bruzzone-Caprara, I film di Hitchcock, Gremese, Roma, 1992, p. 252.
  9. ^ Noel Simsolo, Alfred Hitchcock, Seghers, 1969, pag. 111.
  10. ^ Intervista concessa da Federico Fellini a Donald Spoto in data 8 maggio 1980.
  11. ^ Camille Paglia , The Birds , London, British Film Institute, 1998.
  12. ^ Alain Bergala, Alfred, Adam et Eve in Hitchcock et l'art, pp. 111- 125, Milano, 2000
  13. ^ Bruzzone-Caprara, I film di Alfred Hitchcock, p. 253.
  14. ^ Patrick Brion, Hitchcock, Editions de La Martinière, 2000, pp. 530- 534.
  15. ^ Slavoj Žižek, L'universo di Hitchcock, Mimesis, 2008,
  16. ^ Manuela Blonna, Gli Uccelli: George Clooney nel cast?, su vivacinema.it, 27 ottobre 2008. URL consultato l'11 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2010).
  17. ^ Liza Foreman, The Vine: 'Birds' to fly again in Uni remake, su hollywoodreporter.com, Hollywood Reporter, 26 aprile 2005. URL consultato l'11 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  18. ^ Worst Previews.com Archiviato il 21 giugno 2009 in Internet Archive. "The Birds" Remake May Not Happen
  19. ^ Ryan Parsons, The Birds Remake, su canmag.com, 26 aprile 2005. URL consultato l'11 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2008).
  20. ^ a b Naomi Watts per il remake di The Birds, su horrormagazine.it, Horror Magazine. URL consultato l'11 gennaio 2008.
  21. ^ Naomi Watts parla del remake di Uccelli, su cineblog.it, Cineblog, 13 marzo 2008. URL consultato l'11 gennaio 2008.

Bibliografia

  • Natalino Bruzzone-Valerio Caprara, I film di Hitchcock, Gremese, Roma, 1992.
  • Donald Spoto, Il lato oscuro del genio, Lindau, Torino, 2006.
  • François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock, Il Saggiatore, 2009.
  • Slavoj Žižek, L'universo di Hitchcock. Mimesis, 2008.
  • (fr) Noël Simsolo, Alfred Hitchcock, Seghers, 1969.
  • (fr) Raymond Bellour, "Les Oiseaux": analyse d'une séquence, Cahiers du Cinéma, n. 216, ottobre 1969.

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