Fallout è una serie di videogiochi ambientati in un futuro post-apocalittico a cavallo tra il ventiduesimo e il ventitreesimo secolo, ma che vedono l'iconografia atompunk tipica degli Stati Uniti d'America degli anni cinquanta dominati dall'incubo di una guerra nucleare.[1] Il titolo si riferisce alla ricaduta radioattiva, detta fall-out.
I primi due capitoli (Fallout, Fallout 2), usciti sul mercato a fine anni novanta, appartengono al genere dei videogiochi di ruolo e sono stati pubblicati da Interplay Entertainment. Nel 2004 Bethesda Softworks ha acquisito i diritti del marchio, cambiandone genere in action RPG, e ha pubblicato Fallout 3 nel 2008; dopo uno spin-off intitolato Fallout: New Vegas nel 2010, ha pubblicato Fallout 4 nel 2015.
Dopo l'acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft nel 2021, Fallout diventa ufficialmente una proprietà intellettuale degli Xbox Game Studios.[2]
Il primo Fallout (1997), nelle intenzioni del suo produttore esecutivo Brian Fargo, nacque come seguito ideale del precedente videogioco di ruolo postapocalittico Wasteland (1988). Anche Wasteland era stato sviluppato dalla Interplay, ma pubblicato da un diverso editore, e i diritti su di esso erano rimasti all'editore, perciò Fallout non poteva esserne un seguito ufficiale.[3] Il progetto nacque come Vault 13: A GURPS Post-Nuclear Adventure, basato sul sistema di regole generico per giochi di ruolo GURPS, ma poi questo venne sostituito dal sistema SPECIAL, originale e brevettato. La Steve Jackson Games (editrice di GURPS) si tirò indietro dal progetto, lasciando ben poco tempo agli sviluppatori per ideare un nuovo sistema.[3] I principi fondamentali su cui si doveva basare il gioco non cambiarono: più possibili soluzioni ai problemi incontrati dal giocatore, presenza di umorismo nero ma mai demenziale, pari importanza a tutte le caratteristiche per favorire la varietà negli stili di gioco, possibilità di influenzare tangibilmente il mondo di gioco e le relazioni tra personaggi con le proprie scelte.[3] Si può dire che Fallout abbia avviato un sottogenere dei videogiochi di ruolo, avendo posto con successo l'enfasi su certi elementi poi ripresi da molte produzioni successive: notevole libertà nello sviluppo del personaggio, tramite statistiche e abilità, e non classi o modelli predefiniti; storia suddivisa in sottotrame, apparentemente non correlate ma che lo diventano progredendo nell'avventura, e che possono sfociare in finali diversi.[3]
Fallout 2 (1998) uscì a pochi mesi di distanza dal predecessore e ne riutilizza pesantemente interfaccia ed elementi. È il tipico seguito, che amplia il predecessore sotto ogni aspetto: scenari molto più vasti, maggior varietà di equipaggiamento (tra cui un'automobile), enorme numero di sottotrame, segreti e incontri particolari. L'umorismo smorza un po' di più la cupa ambientazione, ma sono presenti temi forti come sesso, droga ed estrema violenza, anche contro minori, tanto che vennero sollevate delle polemiche e in alcuni paesi vennero censurati i personaggi bambini.[4] Gran parte della squadra di sviluppo (per Fallout 2 divenuta Black Isle Studios) è diversa da quella di Fallout. Il cambio di staff, la grande estensione del gioco e il poco tempo a disposizione non facilitarono lo sviluppo, per cui Fallout 2 soffre di molti bug; comunque i suoi lati positivi superarono di gran lunga i negativi.[4]
Nel frattempo, dopo Fallout, uno dei suoi principali sviluppatori, Tim Cain, e altri colleghi, lasciarono la Interplay per fondare Troika Games; l'azienda completò solo tre progetti, dei quali Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura è quello che più riprende stile e meccaniche di Fallout.[5]
Tanto Fallout quanto Fallout 2, con circa 100 000 copie vendute a testa, non furono un successo commerciale all'altezza delle aspettative. Probabilmente il pubblico li percepiva come superati per via della grafica bidimensionale, in un periodo in cui la tridimensionalità stava prendendo piede.[6] Ciò non impedì a questi primi titoli di affermarsi col tempo come dei classici. Fallout rimane molto apprezzato per ambientazione, sceneggiatura e meccaniche di gioco, e rappresenta una pietra miliare del videogioco di ruolo occidentale.[6]
Il terzo titolo della serie realizzato dalla Interplay è Fallout Tactics: Brotherhood of Steel, che però si discosta dai precedenti e diviene un gioco strategico, con componente di ruolo minima. Oltre all'ambientazione, perlopiù vennero mantenute interfaccia e visuale isometrica dell'originale. Pur avendo caratteristiche interessanti, come la possibilità di affrontare battaglie a turni individuali, a turni delle due fazioni o in tempo reale, non fu notevole quanto i predecessori.[6]
Interplay tentò di arricchire la saga con altri titoli secondari, ma con scarso successo. In particolare pubblicò Fallout: Brotherhood of Steel, un GdR d'azione per console poco riuscito, e abbozzò un MMORPG di Fallout che costò all'azienda una causa legale per inadempienza.[4] Per il terzo titolo della serie principale, Interplay affidò a Black Isle Studios un nuovo progetto noto come Van Buren, dotato di motore grafico tridimensionale e di altri arricchimenti come la scelta fra combattimenti a turni o in tempo reale. Anch'esso però non venne mai completato, a causa delle difficoltà economiche dell'azienda madre.[7]
In seguito agli insuccessi e al declino della Interplay la serie venne acquisita dalla Bethesda Softworks, all'epoca nota per la serie The Elder Scrolls; Bethesda pubblicò in seguito Fallout 3 (2008, dieci anni dopo Fallout 2) e Fallout 4 (2015), che si distanziano fondamentalmente dai primi due e hanno un'impostazione simile ai noti open world fantasy dell'azienda.[4] Negli anni 2020 la serie è ancora in mano alla Bethesda, che ha pubblicato anche gli spin-off Fallout: New Vegas (2010), Fallout Shelter (2015) e Fallout 76 (2018).
Anno | Titolo | Sviluppo | Piattaforma |
---|---|---|---|
1997 | Fallout | Interplay Entertainment | Windows, OS X |
1998 | Fallout 2 | Black Isle Studios | Windows, OS X |
2008 | Fallout 3 | Bethesda Game Studios | Windows, PlayStation 3, Xbox 360 |
2015 | Fallout 4 | Bethesda Game Studios | Windows, PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5, Xbox Series X/S |
L'anno è il 2161 e le montagne della California proteggono il Vault 13 da quasi un secolo. Tuttavia un giorno il chip necessario per la purificazione dell'acqua del Vault si guasta. Il protagonista è chiamato ad affrontare il mondo esterno (ed essere il primo a uscire dal rifugio) per cercare il pezzo di ricambio necessario per salvare la propria gente.
La storia è ambientata nel 2241, ottant'anni dopo i fatti narrati nel precedente episodio. Il villaggio tribale di Arroyo, i cui abitanti affermano di essere i discendenti del mitico abitante del Vault (Vault Dweller), è vittima di una terribile carestia. Il giocatore interpreta il ruolo del prescelto ("Chosen One"), al quale l'anziana del villaggio ha dato il compito di seguire le orme dell'illustre antenato alla ricerca di un artefatto risalente all'epoca pre-bellica: un Garden of Eden Creation Kit (GECK). Tali dispositivi erano stati dati in dotazione a ogni Vault per permettere ai sopravvissuti di trasformare nuovamente il mondo esterno in un luogo abitabile.
Nell'anno 2277 la vita tranquilla degli abitanti del Vault 101 viene sconvolta da una serie di allarmi e da una notizia sconvolgente: il padre del protagonista, scienziato e medico della struttura, è fuggito nella Zona Contaminata della Capitale mandando su tutte le furie il sovrintendente del Vault. Per sopravvivere il diciannovenne abitante del Vault è costretto alla fuga, con il compito di ritrovare suo padre e chiarire i motivi che lo hanno spinto ad avventurarsi nel deserto post-nucleare di Washington.
Il 2 giugno 2015 alle 16:00 la Bethesda ha apportato una modifica al sito web ufficiale inserendo la famigerata scritta «Please Stand By»,[8] con un conto alla rovescia, al termine del quale ha mostrato sul canale Twitch il video promozionale ufficiale con spezzoni di gioco di Fallout 4. Il gioco è ambientato a Boston e ha lo stesso motore grafico di The Elder Scrolls V: Skyrim, il Creation Engine.[9] La storia è ambienta nell'anno 2287 (dieci anni dopo gli eventi di Fallout 3 e sei anni dopo Fallout: New Vegas). Il protagonista è l'abitante del Vault 111, che lascia il Vault attraversando la Zona Contaminata del Commonwealth in cerca di suo figlio, rapito dall'istituto.
Anno | Titolo | Sviluppo | Piattaforma |
---|---|---|---|
2001 | Fallout Tactics: Brotherhood of Steel | Micro Forté | Windows |
2004 | Fallout: Brotherhood of Steel | Interplay Entertainment | PlayStation 2 Xbox |
2010 | Fallout: New Vegas | Obsidian Entertainment | Windows, PlayStation 3, Xbox 360 |
2018 | Fallout 76 | Bethesda Game Studios | Windows, PlayStation 4, Xbox One |
Pochi mesi dopo gli avvenimenti raccontati nel primo capitolo la Confraternita d'Acciaio (Brotherhood of Steel) si trova a un bivio: accogliere tra le proprie file degli "esterni", rivelando al mondo i segreti tecnologici tanto protetti, oppure continuare con la propria politica di conservazione della conoscenza, rischiando però l'estinzione. Le due fazioni dibattono a lungo, ma alla fine prevale la politica dell'isolamento. Per evitare conflitti interni, i principali rappresentanti della minoranza vengono spediti in missione al di là delle montagne orientali. Una tempesta si abbatte sui loro dirigibili, causando molte vittime. I sopravvissuti, tuttavia, non si perdono d'animo e fondano una nuova confraternita nei pressi delle rovine della città di Chicago, con la speranza di fare ritorno, un giorno, al quartier generale in California.
Fallout: Brotherhood of Steel è un videogioco d'azione sviluppato e pubblicato da Interplay Entertainment per PlayStation 2 e Xbox. Distribuito il 13 gennaio 2004, Fallout: Brotherhood of Steel è il quarto videogioco ambientato nel mondo di Fallout e il primo pubblicato esclusivamente per le console. La storia narra le vicende di un iniziato della Confraternita d'Acciaio.
Fallout: New Vegas è sviluppato da Obsidian Entertainment e pubblicato da Bethesda Softworks per Microsoft Windows, PlayStation 3 e Xbox 360.[10] Non è un seguito diretto di Fallout 3,[11] ma utilizza lo stesso stile e il medesimo motore grafico; Obsidian è stata fondata da Feargus Urquhart e Chris Avellone, due ex dipendenti di Black Isle Studios che avevano lavorato in passato ai precedenti Fallout e Fallout 2.[12] Il gioco è ambientato a Las Vegas, dopo la grande guerra tra gli Stati Uniti e la Cina. La storia è ambientata nell'anno 2281, quattro anni dopo gli eventi di Fallout 3 e quaranta anni dopo quelli di Fallout 2. Il protagonista, conosciuto come "il corriere", dopo essere scampato dalla morte cerca i suoi assalitori percorrendo la Zona Contaminata del Mojave.
Ambientato nel 2102, 25 anni dopo la caduta delle bombe, questo prequel costituisce il primo gioco interamente online della saga. I giocatori interpreteranno uno dei sopravvissuti del Vault 76, Vault di controllo progettato per aprirsi dopo 25 anni dalla chiusura e spingere gli abitanti a colonizzare nuovamente la Virginia Occidentale. Il gioco è stato presentato durante l'E3 del 2018 ed è uscito il 14 novembre 2018.[13] I DLC gratuiti Wastelanders e Steel Dawn spostano il gioco in avanti rispettivamente di uno e due anni, nel 2103 e nel 2104 (26 e 27 anni dopo le bombe).
Si tratta di un gestionale per iOS (uscito successivamente per Android il 13 agosto 2015 e per Windows il 14 luglio 2016) annunciato all'E3 durante la presentazione di Fallout 4 e distribuito subito dopo la conferenza Bethesda. In questa serie derivata è possibile impersonare il soprintendente di un Vault e costruire il proprio rifugio antiatomico. Bisogna poi provvedere alle necessità dei vari abitanti come cibo, acqua ed energia elettrica. Gli abitanti del Vault possono poi accoppiarsi tra loro per far nascere nuovi abitanti o essere mandati in esplorazione verso il mondo esterno. Il gioco è gratuito da scaricare, ma presenta acquisti tramite l'applicazione.
Le vicende storiche dell'ambientazione della serie sono state pubblicate nella Fallout Bible (letteralmente "Bibbia di Fallout"), una raccolta di documenti contenenti risposte sul mondo di gioco dei primi capitoli della serie, scritta da Chris Avellone nel 2002.
Van Buren avrebbe dovuto essere il terzo capitolo della saga, ma pur essendo stato annunciato, non è mai stato completato per via dello scioglimento del team di sviluppo, Black Isle Studios, avvenuto nel 2003. Si trattava di un titolo dalle caratteristiche molto simili a quelle dei precedenti capitoli se non per l'aggiunta di un nuovo stile grafico parzialmente 3D che avrebbe mantenuto comunque la classica visuale isometrica. Tramite internet è possibile reperire una demo incompleta del gioco.[14]
Inizialmente noto come Project V13, è un defunto progetto per un MMORPG basato sull'universo di Fallout, originariamente in fase di sviluppo da parte di Interplay e previsto per il 2013, ma l'idea risaliva alla fine degli anni 90[15]. A seguito di una disputa legale con la Bethesda iniziata nel 2009, quest'ultima ha comprato da Interplay tutti i diritti per lo sviluppo di MMORPG basati su Fallout e successivamente cancellato Fallout Online.[16]
Fallout Extreme era un progetto di sparatutto tattico per Xbox, basato sul controllo di una squadra in prima e terza persona. La progettazione cominciò nel 2000 da parte della divisione 14 Degrees East di Interplay, ma poi venne abbandonata.[17]
Idea scartata, ambientato nella guerra del Medio Oriente tra il Commonwealth europeo e gli Stati del Medio oriente.[18]
La serie si basa sul sistema di regole per giochi di ruolo S.P.E.C.I.A.L., ispirato a GURPS, che contempla sette caratteristiche primarie (Strength, Perception, Endurance, Charisma, Intelligence, Agility e Luck) e una ventina di abilità. Il sistema, molto versatile e privo di classi[3], permette di creare personaggi completamente diversi l'uno dall'altro e di affrontare il gioco in modi diversi. Nel corso dell'avventura è possibile acquisire anche delle caratteristiche secondarie che permettono di caratterizzare ulteriormente il proprio personaggio. Il punto di forza dei primi due capitoli è sicuramente l'ampia libertà d'azione lasciata al giocatore. Nonostante la trama principale sia piuttosto "guidata", le missioni secondarie possono essere affrontate in modi diversi, adattandosi spesso a determinate caratteristiche del personaggio. Un personaggio intelligente potrà quasi sempre evitare un combattimento usando le frasi giuste, mentre un vero combattente potrà sempre sopperire alle sue scarse doti diplomatiche con la forza. L'impostazione di gioco è simile nei primi due episodi (prospettiva isometrica, combattimenti a turni e possibilità di creare un gruppo), mentre da Fallout 3 in poi è stata percorsa una strada diversa (visuale selezionabile tra prima persona e terza persona, sistema di combattimento in tempo reale con pausa tattica).
S.P.E.C.I.A.L. è l'acronimo delle parole inglesi Strength, Perception, Endurance, Charisma, Intelligence, Agility, Luck (In italiano Forza, Percezione, Costituzione, Carisma, Intelligenza, Agilità e Fortuna): le sette caratteristiche fondamentali del personaggio che ne influenzano le abilità. Ognuna di queste statistiche ha un proprio punteggio compreso tra "1" (minimo umano) e "10" (massimo umano). Il giocatore può scegliere quale attributo favorire e quale no, così da creare un personaggio unico che più lo rispecchia. Qui sotto sono elencati le sette abilità e le loro descrizioni:
«War... war never changes.»
«La guerra... la guerra non cambia mai.»
Nella realtà alternativa di Fallout alcune scoperte tecnologiche non si sono verificate o non hanno trovato largo utilizzo, approssimativamente dal 1945; una di queste è il transistor. Come conseguenza di ciò, non si è andati incontro alla miniaturizzazione dei dispositivi elettronici e del microprocessore, motivo per cui negli apparecchi informatici di Fallout si fa largo uso di valvole termoioniche e unità a nastro magnetico che donano ai personal computer un aspetto goffo e antico, praticamente retro-futuristico. I computer molto potenti o, addirittura, computer intelligenti come gli Z.A.X hanno enormi dimensioni. Nonostante la mancata evoluzione dei sistemi elettronici, in Fallout la tecnologia è riuscita comunque a trovare sbocchi più ambiziosi, come la padronanza delle reazioni della bomba all'idrogeno per lo sviluppo e la miniaturizzazione di reattori nucleari a fissione-fusione (che hanno dunque bisogno di uranio-235 per attivarsi), utilizzati per armi e veicoli, la creazione di avanzati automi civili o da battaglia, come nel caso del Mister Handy (robot domestico) o dell'Assaultron (robot da battaglia).
Il mancato concetto di modernizzazione si è riversato inevitabilmente, dalla tecnologia, anche sulla stilistica della realizzazione di abiti, case, automobili, armi e in generale degli usi e costumi più comuni della società, donando all'universo di Fallout uno stile artisticamente atompunk e retro-futuristico, bloccando il mondo in un contesto visivamente anni cinquanta, ma con molti elementi tecnologicamente più avanzati, generando nel gioco la sua particolarità che più lo contraddistingue.
Il conflitto storico-politico di Fallout è basato su un futuro segnato da una guerra nucleare inizialmente scoppiata tra Cina e Stati Uniti, arrivata poi al suo culmine in una distruzione globale senza precedenti nell'anno 2077. La causa scatenante fu il progressivo ridursi delle riserve di petrolio e di uranio, che portò dapprima allo scoppio di una guerra tra Commonwealth europeo e nazioni del Medio Oriente (2052) e, in seguito, all'inasprirsi dei rapporti tra le nazioni più potenti, ovvero la Cina e gli Stati Uniti. Questi ultimi procedettero all'annessione del Canada per far fronte all'invasione dell'Alaska da parte delle truppe cinesi nel 2066. L'intensificazione bellica che ne seguì culminò nel 2077 in un reciproco bombardamento nucleare che decimò le popolazioni degli Stati coinvolti e del resto del mondo. Negli Stati Uniti furono costruiti dei rifugi antiatomici, i cosiddetti Vault, nei quali trovarono rifugio gruppi selezionati di persone. È proprio in uno di questi Vault che incomincia il primo capitolo della serie.
In Fallout la situazione politica di alcuni Stati è inoltre differente, rispetto a come la si conosce attualmente:
Dopo l'operazione Anchorage gli Stati Uniti si trovarono in netto vantaggio rispetto alla Cina, che stava andando a pezzi, poiché aveva ormai perso anche le ultime risorse che si trovavano in Alaska. L'attacco americano non si fermò all'operazione Anchorage e nei mesi successivi, per ripicca, gli Stati Uniti decisero di lanciarsi contro la Cina in un massiccio attacco. I cinesi erano rimasti senza petrolio e altre importanti risorse e, l'ultimo baluardo, Pechino (ormai prossimo alla caduta) era in subbuglio. Fu per questo che i cinesi decisero di usare l'unica risorsa ancora disponibile: il loro armamento atomico.[21]
Il 23 ottobre 2077 alle ore 9:47 di sabato[22] i radar statunitensi intercettano, loro malgrado troppo tardi, dei bombardieri cinesi con carico nucleare. L'attacco a sorpresa cinese fu preparato almeno due o tre ore prima dell'ora X e la sua grandezza fu immensa: Salt Lake City venne colpita da tredici bombe atomiche nel giro di sette minuti. Nonostante l'attacco fosse inaspettato, gli Stati Uniti reagirono svuotando la maggior parte dei propri sili[23] e bombardando la Cina. Sul suolo americano la maggior parte dei cittadini credette che le sirene dell'allarme anti-atomico fossero scattate per esercitazione e solo chi si accorse del vero pericolo riuscì a trovare rifugio nei Vault o, nel peggiore dei casi, nelle fogne e nelle metropolitane.
Intanto nel resto del mondo divampò il caos e il cielo si riempì di missili nucleari di ogni tipo, trasformando il pianeta in un inferno. La più grande guerra dell'umanità durò poco più di due ore, durante le quali ci fu una devastazione nucleare senza precedenti che ridusse il 70% del pianeta in cenere. Si dice che le vittime immediate della guerra furono almeno 7,54 miliardi di persone.[24][25]
«Prepare for the future.»
«Preparati per il futuro.»
I Vault sono giganteschi bunker sotterranei presenti in tutta la serie, che emulano in tutto e per tutto delle città. Commissionati dal governo degli Stati Uniti nel 2054 come parte integrante del Progetto Safehouse, la Vault-Tec ne costruì in tutto il Paese 122, la maggior parte dei quali furono completati prima del 2063; il primo Vault fu costruito sotto la città di Los Angeles, con lo scopo di dimostrare la fattibilità della costruzione di tali impianti. Il prezzo della costruzione di questi bunker fu di circa 645 miliardi di dollari.
I Vault sono attrezzati per garantire sicurezza e sopravvivenza per un periodo di circa 900 anni:[27] la porta di accesso pesante 13 tonnellate ha il 2% di probabilità di cedere all'impatto diretto con una bomba atomica,[28] mantenendoli protetti, sigillati e completamente autonomi nei confronti del mondo esterno; possono ospitare fino a circa mille persone e generalmente sono amministrati da una particolare figura, il sovrintendente. Tutti gli abitanti del Vault vestono una tuta blu e gialla, anche se il modello varia a seconda del Vault; ogni tuta del Vault ha stampato il numero del Vault corrispondente. Una persona media, che vive in un Vault in ottime condizioni, ha una prospettiva di vita di 92 anni.
Come fonte di energia i Vault utilizzano principalmente quella Geotermica e Nucleare.
Il Progetto Safehouse è stato creato per coprire la realizzazione di un piano di natura completamente diversa. Difatti con una popolazione di almeno quattrocento milioni gli Stati Uniti necessitavano di 400 000 Vault e per questo i rifugi non furono progettati per salvare tutti i cittadini sul suolo americano (anche perché l'esiguo numero di Vault costruiti non sarebbe stato nemmeno lontanamente sufficiente allo scopo), ma furono sfruttati per lo studio dei risultati di un esperimento sociale, noto come Societal Preservation Program ("Programma di Preservazione Sociale").
«The Vaults were never meant to save anyone.»
«I Vault non hanno mai avuto lo scopo di salvare qualcuno.»
Dunque la vera ragione per la costruzione dei Vault è stata quella di consentire al governo di studiare segretamente soggetti pre-selezionati della popolazione americana, per osservare come avrebbero reagito alle diverse sollecitazioni che ogni Vault era progettato di fornire ai suoi occupanti. Alcuni esperimenti consistevano nello studio del comportamento umano, come il Vault 27, che fu deliberatamente riempito con il doppio delle persone per cui era predisposto, per studiare gli effetti di un sovraffollamento in spazi chiusi, mentre altri furono usati per esperimenti scientifici come il Vault 87 (dove fu inoculato il VEF), il Vault 92 (dove si sperimentarono dei super soldati), oppure il Vault 108 (dove si sperimentarono l'insufficienza delle risorse e la clonazione umana), apparsi in Fallout 3. Altri ancora vennero usati per studiare l'isolamento prolungato, come il Vault 101 o il Vault 112. A volte l'unico a conoscere lo scopo autentico del Vault era il sovrintendente, mentre in altri casi anche quest'ultimo era all'oscuro di tutto ed eseguiva semplicemente gli ordini senza sapere cosa stesse accadendo e senza opporsi, come nel caso del Vault 11. Esistevano altri Vault, come l'8, appartenenti al "gruppo di controllo", in cui la vita era confortevole e senza disagi voluti; i dati ottenuti da questi Vault erano utilizzati come criterio di confronto rispetto agli altri Vault in cui si svolgevano gli esperimenti.
Il tutto fu architettato dall'Enclave, un governo ombra di funzionari federali e dirigenti aziendali che hanno utilizzato la Vault-Tec Industries per rendere possibile l'esperimento. Gli alti comandanti dell'Enclave si consideravano i primi candidati per ricolonizzare il mondo dopo l'olocausto nucleare e a tal fine hanno commissionato anche la costruzione di Vault particolari destinati solo a loro.
All'Enclave non importava quante persone morissero o soffrissero a causa dei loro esperimenti: quelle persone erano tutte sacrificabili per i loro nobili scopi "filantropici".
Il successo della serie, soprattutto a partire dal terzo capitolo sviluppato da Bethesda, ha portato alla nascita di gruppi di appassionati che si radunano sui social network e anche in diverse fiere del fumetto, dove non è raro imbattersi in Cosplayer in Armatura Atomica ma anche personaggi realizzati con generici costumi postapocalittici a cui vengono aggiunti diversi oggetti caratteristici del gioco come le iconiche bottiglie di Nuka Cola o il Pip-Boy indossato dai vari protagonisti. In Italia ad esempio si tiene ogni anno a partire dal 2011 una sfilata dedicata al gioco all'interno della manifestazione Lucca Comics & Games[30], mentre in altre fiere del fumetto spesso vengono allestite aree tematiche dedicate al gioco, dove vengono mostrati cimeli ufficiali o creati da appassionati.[31] I videogiochi della serie spesso citano altri prodotti video-ludici e non, ma la saga è stata anche oggetto di omaggi in altri franchise, ad esempio nella quinta stagione di BoJack Horseman è presente un uccello antropomorfo che indossa una tuta del Vault[32] mentre nel primo Rage, sviluppato anch'esso da Bethesda, è presenta una bobblehead del Vault Boy, un collezionabile usato nei capitoli più recenti per incrementare le abilità del personaggio.[33]
Il 2 luglio 2020 Bethesda ha annunciato una collaborazione con Kilter Films per la produzione di una serie televisiva dedicata all'universo di Fallout, prodotta da Amazon MGM Studios.[34] La serie vede Jonathan Nolan e Lisa Joy come sviluppatori[35] e Geneva Robertson-Dworet e Graham Wagner come showrunner.[36] Ella Purnell e Walton Goggins sono stati scelti per interpretare i protagonisti.[37][38]
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