Elezioni regionali in Sardegna del 2024 | ||||||
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Stato | Italia | |||||
Regione | Sardegna | |||||
Data
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25 febbraio | |||||
Affluenza | 52,40% ( 1,34%) | |||||
Candidati | ||||||
Partiti | ||||||
Coalizioni | ||||||
Voti | 331 109
45,37% |
328 494
45,01% | ||||
Seggi | 36 / 60 |
24 / 60 | ||||
Distribuzione del voto per circoscrizione elettorale
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Presidente uscente | ||||||
Christian Solinas (PSd'Az) | ||||||
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Le elezioni regionali in Sardegna del 2024 si sono tenute domenica 25 febbraio.[1][2][3]
Sono state le diciassettesime votazioni per il Consiglio regionale e le quinte consultazioni dirette per il Presidente della giunta.
Col 98,97% delle sezioni scrutinate, la candidata dell'alleanza tra centro-sinistra e M5S, Alessandra Todde, risulta aver ottenuto il 45,4% dei voti, contro il 45,0% dell'esponente della coalizione di centro-destra, Paolo Truzzu,[4][5] che ha ammesso la sconfitta.[6] Se i dati definitivi confermeranno il risultato, Todde sarà la prima donna a diventare presidente della Sardegna, nonché la prima esponente del Movimento 5 Stelle a presiedere una Giunta regionale italiana.[7]
La legge elettorale è stabilita dalla legge regionale statutaria nº 1 del 12 novembre 2013,[8] ed è la stessa legge che era in vigore per le elezioni del 2014. Il consiglio regionale della Sardegna è composto da 60 membri. La legge prevede un unico turno, con voto di lista, cioé la possibilità di esprimere una preferenza all'interno della lista prescelta, e voto per il candidato presidente, su un'unica scheda. È possibile votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro ("voto disgiunto", art. 9). Nel dicembre 2018, il Consiglio regionale ha approvato una modifica alla legge elettorale, applicata per la prima volta durante le elezioni del 2019, che ha consentito di indicare una doppia preferenza di genere: sulla scheda l’elettore può esprimere due preferenze, purché siano di genere diverso (per un uomo e per una donna, o viceversa); in caso contrario, la seconda preferenza viene annullata, e resta valida solo la prima.[9][10]
È eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene la maggioranza (anche solo relativa) dei voti (art. 1, comma 4). Alle liste collegate al presidente eletto viene eventualmente assegnato un premio di maggioranza, nella seguente misura: il 60% dei seggi nel caso in cui il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze superiore al 40%; il 55% dei seggi nel caso in cui il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra il 25% e il 40%; nessun premio di maggioranza se il presidente è eletto con meno del 25% (art. 13). La legge prevede anche una soglia di sbarramento del 10% per le coalizioni e del 5% per le liste non coalizzate (art. 1, comma 7). Tuttavia, non è previsto alcuno sbarramento per le liste all'interno delle coalizioni che abbiano superato il 10%.[10][11]
Secondo l'art. 3 della legge statutaria nº 1/2013, il territorio della Regione è ripartito nelle otto circoscrizioni elettorali di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano e Sassari, cioè equivalenti alla vecchia suddivisione degli enti locali in vigore fino al 2016.[10] Il complesso delle circoscrizioni forma il collegio unico regionale ai fini del calcolo dei voti attribuiti ai candidati alla carica di Presidente della Regione e dell'attribuzione e della ripartizione dei seggi fra le coalizioni e i gruppi di liste.[12][13] Secondo la legge statutaria, il numero dei seggi è calcolato "dividendo la cifra della popolazione residente, certificata dai dati Istat al 31 dicembre del penultimo anno precedente la data di convocazione dei comizi elettorali, per il numero dei seggi del Consiglio meno uno e assegnando a ogni circoscrizione tanti seggi quante volte il quoziente è contenuto nella cifra della popolazione residente nella circoscrizione"[14]. Per questa tornata elettorale, i seggi assegnati alle circoscrizioni non sono variati rispetto alla precedente, e sono i seguenti:
Circoscrizione elettorale | Numero seggi assegnati |
---|---|
Cagliari | 20 |
Sassari | 12 |
Nuoro | 6 |
Olbia-Tempio | 6 |
Oristano | 6 |
Carbonia-Iglesias | 4 |
Medio Campidano | 3 |
Ogliastra | 2 |
Secondo classificato tra i candidati Presidente | 1 |
Totale | 60 |
Le liste dei candidati per ogni circoscrizione devono essere sottoscritte da non meno di 500 e non più di 1 000 elettori iscritti nelle liste elettorali dei comuni della circoscrizione per le circoscrizioni fino a 500 000 abitanti o da non meno di 1 000 e non più di 1 500 elettori iscritti nelle liste elettorali dei comuni della circoscrizione per le circoscrizioni oltre i 500 000 abitanti. La raccolta di tali firme è esentata se la lista è rappresentata da "contrassegni tradizionalmente usati o ufficialmente riconosciuti dai partiti o gruppi o movimenti politici di carattere nazionale o regionale che abbiano avuto eletto, nella legislatura in corso alla data dell'indizione dei comizi, un proprio rappresentante nel Consiglio regionale o ai quali, con dichiarazione formale, aderisca almeno un consigliere regionale in carica alla data di indizione dei comizi elettorali" e nel caso in cui la lista sia contraddistinta da un contrassegno composito nel quale sia contenuto quello di un partito o gruppo politico esente da tale onere.[12].
Ogni lista circoscrizionale deve comprendere un numero di candidati non inferiore ai due terzi (arrotondato all'unità superiore) dei seggi assegnati alla circoscrizione e non superiore (nelle circoscrizioni con un numero di seggi almeno pari a tre) al numero dei seggi assegnati (aumentato di un'unità se il numero dei seggi è dispari). In sede di presentazione di ciascuna lista, è necessaria la dichiarazione di collegamento con il candidato alla carica di Presidente della Regione, così come ciascun candidato alla Presidenza è tenuto a dichiarare il collegamento con uno o più gruppi di liste[12]. Le eventuali coalizioni non sono espressamente invitate a indicare un nome della coalizione stessa.
Negli ultimi 20 anni, dalle elezioni regionali del 1994, alla presidenza della Regione Sardegna si sono sempre alternati esponenti di centrosinistra e di centrodestra.[10]
Le elezioni regionali del 2019 hanno visto la vittoria della coalizione di centro-destra guidata da Christian Solinas, del Partito Sardo d'Azione, con la coalizione di centro-sinistra seconda e il Movimento 5 Stelle terzo. Durante il suo mandato, Solinas è stato caratterizzato da un basso consenso da parte dei sardi per l'operato della sua giunta.[15]
Il programma della coalizione di centro-sinistra, a sostegno di Alessandra Todde, è stato diviso in 10 punti, che includevano temi come la rifondazione della sanità regionale, le politiche sociali, la riforma del sistema lavorativo e gli investimenti sulle risorse rinnovabili, a partire dall'energia eolica.[37]
La coalizione di centro-destra, a sostegno di Paolo Truzzu, ha presentato un programma politico denominato Piano Sardegna, che intendeva principalmente proseguire le politiche del governo regionale uscente, e affrontava temi come la sanità locale, i trasporti, le fonti d'energia, la lotta allo spopolamento e alla denatalità; inoltre, aveva l'ulteriore obiettivo di approvare il nuovo piano urbanistico regionale.[38]
Il programma della coalizione a sostegno di Renato Soru rivendicava la difesa dei diritti come singoli, persone, famiglie e comunità regionale, concentrandosi inoltre su trasporti e sanità locali.[39]
Il punto principale del programma di Lucia Chessa era la riforma della legge elettorale della Sardegna, al fine di rendere il Consiglio regionale più rappresentativo dell'intero territorio. Altri temi chiave del programma erano il contrasto all'illegalità e alla corruzione, la riforma del servizio sanitario regionale, della scuola e delle reti di trasporto (sia regionali, sia di collegamento con l'Italia continentale), il sostegno all'agricoltura, il rapporto fra transizione energetica e rispetto del territorio, e la ridiscussione del sistema dell'autonomia regionale con il governo nazionale.[40]
Il primo confronto pubblico fra tutti i candidati alla presidenza della Regione si è svolto il 1º febbraio 2024 negli studi Rai del TGR Sardegna, moderato dalla giornalista Maria Spigonardo.[41][42]
Il 7 febbraio, è stato organizzato un altro confronto al teatro San Giuseppe di Nuoro, moderato dal vescovo di Nuoro e Lanusei, mons. Antonello Mura.[43][44]
Il 9 febbraio, invece, è stato il distaccamento regionale di Coldiretti ha organizzato un terzo confronto tra i candidati, ospitato alla Fiera di Cagliari, a cui però era assente la candidata Chessa.[45]
Il 21 febbraio, i quattro candidati alla presidenza si sono ritrovati di nuovo negli studi del TGR Sardegna per un altro confronto, moderato, come il primo, da Maria Spigonardo;[46][47] in questo caso, però, è stata riservata una domanda a testa a ciascuno dei tre inviati della stampa locale: Fabrizio Fois (ANSA), Giulio Zasso (L'Unione Sarda) e Umberto Aime (La Nuova Sardegna).[46][48] Una lite fuori programma fra quest'ultimo giornalista e il candidato Renato Soru ha causato l'interruzione momentanea delle registrazioni, poi ripresa regolarmente.[48][49]
Il 22 febbraio, a poche ore dal silenzio elettorale, l'emittente locale Videolina ha organizzato un ultimo confronto pubblico, a cui hanno partecipato tutti e quattro i candidati.[50][51]
In seguito alle verifiche della Commissione parlamentare antimafia sulle liste presentate per le elezioni regionali, il 13 febbraio 2024 la presidente della commissione, Chiara Colosimo, ha annunciato che sette candidature risultavano in violazione del codice di autoregolamentazione per via di procedimenti giudiziari pregressi o in corso.[52][53] In seguito a ciò, una delle persone coinvolte, Maria Grazia Giordo (candidata inizialmente con la lista Sinistra Futura), ha annunciato ufficialmente la propria autosospensione.[54]
Data | Fonte | Committente | Campione | Truzzu (CDX) |
Todde (CSX - M5S) |
Soru (Coalizione Sarda) |
Chessa (Sardegna R-Esiste) |
Distacco |
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31 gennaio-1º febbraio 2024 | BiDiMedia | BiDiMedia | 1000[55] | 46,0 | 41,9 | 11,1 | 1,0 | 4,1 |
Data | Fonte | Committente | Campione | CDX | CSX - M5S | CS | SRE | Distacco | |||||||||||||||||||||
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FdI | Fi | LSP | PSd'Az | RS | SaC 20V | UdC | AZ-PLI | DCR | PD | M5S | UAT | AVS | Prog. | SF | OC | PSI | FP | Demos | Az-+E | PS | Liberu | VS | PRC | ||||||
31 gennaio-1º febbraio 2024 | BiDiMedia | Bidimedia | 1000[55] | 23,1 | 6,4 | 5,4 | 4,1 | 3,3 | 2,9 | 1,9 | 0,8 | 0,6 | 15,6 | 10 | 3,4 | 3,4 | 2,9 | 2,2 | 1,9 | 0,8 | 0,5 | 0,4 | 3,7 | 3,5 | 1,2 | 0,8 | 0,6 | 0,6 | 7,5 |
Il corpo elettorale per le elezioni del 25 febbraio 2024, ripartito nei 377 comuni dell’isola e nelle 1884 sezioni elettorali del territorio regionale, era di 1447753 elettori, di cui 709 837 uomini e 737 916 donne.[56]
Circoscrizioni | Affluenza[57] | Elezioni 2019 | Variazione | ||
---|---|---|---|---|---|
12:00 | 19:00 | 22:00 | |||
Sardegna | 18,4% | 44,1% | 52,4% | 53,8% | 1,4% |
Cagliari | 19,4% | 43,8% | 52,5% | 55,5% | 3% |
Carbonia-Iglesias | 18% | 42,2% | 49,6% | 51,3% | 1,7% |
Medio Campidano | 16,4% | 39,9% | 48% | 50,9% | 2,9% |
Nuoro | 19,5% | 47,9% | 56,4% | 53,2% | 3,2% |
Ogliastra | 17,5% | 43,6% | 53% | 54,3% | 1,3% |
Olbia-Tempio | 17,9% | 43,5% | 51,2% | 52,7% | 1,5% |
Oristano | 17% | 43,1% | 51,1% | 51,3% | 0,2% |
Sassari | 17,9% | 45,5% | 53,8% | 54,7% | 0,9% |
Alle ore 5 del 27 febbraio 2024, era stato completato ufficialmente lo scrutinio di 1 822 sezioni su un totale di 1 844,[58][59] aggiornato a 1 825 sezioni alle ore 16:33 del 27 febbraio 2024. Come previsto dalle norme regionali, lo spoglio delle schede provenienti dalle ultime 19 sezioni elettorali è gestito dagli Uffici centrali circoscrizionali, istituiti presso i Tribunali.[60]
Candidati
|
Voti | % | Liste | Voti | % | Seggi | |||
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Alessandra Todde
✔️ Presidente |
331 109
|
45,37
|
94 411 | 13,82 | – | ||||
53 066 | 7,77 | – | |||||||
31 856 | 4,66 | – | |||||||
Uniti per Alessandra Todde[N 3]
|
27 261 | 3,99 | – | ||||||
20 824 | 3,05 | – | |||||||
20 761 | 3,04 | – | |||||||
Sinistra Futura[N 5]
|
20 410 | 2,99 | – | ||||||
11 529 | 1,69 | – | |||||||
5 950 | 0,87 | – | |||||||
4 652 | 0,68 | – | |||||||
328 494 | 45,01 | 93 122 | 13,63 | – | |||||
48 423 | 7,09 | – | |||||||
43 171 | 6,32 | – | |||||||
Sardegna al Centro 20Venti[N 7]
|
37 513 | 5,49 | – | ||||||
36 997 | 5,42 | – | |||||||
Alleanza Sardegna - Partito Liberale Italiano[N 8]
|
27 896 | 4,08 | – | ||||||
25 609 | 3,75 | – | |||||||
19 056 | 2,79 | – | |||||||
2 086 | 0,31 | – | |||||||
Seggio assegnato al candidato presidente classificatosi secondo
|
1 | ||||||||
63 100 | 8,65 | 23 706 | 3,47 | – | |||||
Vota Sardigna[N 10]
|
10 849 | 1,59 | – | ||||||
10 554 | 1,54 | – | |||||||
Liberu
|
4 954 | 0,73 | – | ||||||
4 506 | 0,66 | – | |||||||
Lucia Chessa
|
7 158 | 0,98 | 4 040 | 0,59 | – | ||||
Totale
|
729 861
|
100
|
683 202
|
100
|
60
| ||||
Voti non validi
|
21 435
|
2,85
| |||||||
Votanti
|
751 296
|
51,89
| |||||||
Elettori
|
1 447 753
|
||||||||
Fonte: Regione Sardegna
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