Cristina Comencini (Roma, 8 maggio 1956) è una regista, sceneggiatrice, drammaturga e scrittrice italiana.
Cristina, nata a Roma nel 1956, è figlia del regista Luigi Comencini, nel 1978 si laurea in economia e commercio alla Sapienza di Roma, relatore Mario Tiberi, dopo aver frequentato i corsi di Federico Caffè[1], ma è il mondo dello spettacolo quello che in realtà la attrae e in cui il padre l'ha già introdotta da anni. Ha infatti esordito come attrice nel film, diretto dal genitore, Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano uscito nel 1969, e in alcune produzioni cinematografiche e televisive dirette dal padre come co-sceneggiatrice: di Massimo Patrizi ne Il matrimonio di Caterina (1982), di Suso Cecchi D'Amico nella miniserie televisiva Cuore (1984, dove recita anche suo figlio: un giovanissimo Carlo Calenda) e nel film La storia (1986, dall'omonimo romanzo di Elsa Morante del 1974), nonché di Ennio De Concini in Quattro storie di donne, un'altra miniserie diretta, fra gli altri, da Franco Giraldi (1989).
Il suo debutto alla regia è del 1988 con il film Zoo cui seguono, dopo la sceneggiatura di Buon Natale... buon anno (del 1989), le regie di I divertimenti della vita privata (1990), La fine è nota (1993, dal romanzo di Geoffrey Holliday Hall), Va' dove ti porta il cuore (1996, dal libro best seller di Susanna Tamaro; Globo d'oro e Nastro d'argento all'attrice Virna Lisi), Il più bel giorno della mia vita (2002)[2] e La bestia nel cuore (2005). Quest'ultimo film è stato nominato ai Premi Oscar 2006, nella categoria miglior film straniero, dopo che il film Private di Saverio Costanzo, inizialmente nominato per l'Italia, era stato scartato dall'Academy poiché girato in una lingua diversa dall'italiano.[3]
Comencini è anche scrittrice di romanzi: sono da ricordare Le pagine strappate, del 1991, tradotto in francese (Premio Air Inter 1995), Passione di famiglia, del 1994 (che ha ottenuto il Premio Rapallo Opera Prima 1992), Il cappotto del turco, del 1997 (vincitore del Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo 1997 nella sezione narrativa), Matrioska, del 2002 (finalista al Premio letterario Chianti 2003), La bestia nel cuore, del 2004, L'illusione del bene, del 2007 (finalista nel 2008 del premio letterario Premio Bergamo), Lucy, del 2013 (vincitore nello stesso anno del Premio Cortina d'Ampezzo e del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante)[4], Essere vivi, del 2016 (vincitore del Premio Cesare Pavese[5] e del Premio Tropea).[6]
Nel 2004 partecipa pure alla fondazione dell'associazione culturale "Artisti Uniti" con Piero Maccarinelli, Carol Levi, Riccardo Tozzi, Carlo Degli Esposti, Roberto Cicutto, Tilde Corsi[7], con lo scopo di promuovere e realizzare iniziative teatrali[8].
In precedenza aveva scritto testi teatrali: La traviata, del 2000, che porta all'interno della lirica di Verdi un'ondata di novità. Poi Due partite: commedia in due atti scritta per quattro interpreti femminili, è stata messa in scena nel 2006 al Teatro Valle di Roma e poi ripresa con successo in tutta Italia. Dalla versione teatrale è stato anche ricavato l'omonimo film di Enzo Monteleone, uscito in sala nel 2009. Un'altra sua opera teatrale è Est-Ovest, sempre del 2009. Torna nel 2013 con La Scena, spettacolo teatrale che vede protagonista il trio Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni con scene e costumi della sorella Paola Comencini.
Dal 1969 al 1973 ha militato in Lotta Continua[9].
Tradizionalmente impegnata per i diritti civili e la parità di genere, il 13 febbraio 2011 ha partecipato alla manifestazione Se non ora, quando? per il rispetto e la dignità delle donne, dopo il caso Ruby[10], che ha visto la partecipazione di un milione di donne nelle piazze italiane.
Il 17 maggio dello stesso anno interviene alla manifestazione a Piazza Navona contro l'omofobia e in favore della proposta di legge volta ad introdurre la componente omofobica come aggravante per i reati di aggressione.
Collabora saltuariamente a La Repubblica, specialmente sui temi relativi alla parità di genere e alla violenza sulle donne.[11]
Cristina Comencini è sorella di Francesca, Paola ed Eleonora e ha tre figli. Il suo primo figlio, Carlo Calenda, nato quando lei non aveva ancora 17 anni, ha recitato a 10 anni nella miniserie televisiva Cuore sotto la direzione del nonno Luigi Comencini, per poi intraprendere la carriera di dirigente d'azienda e uomo politico. La figlia Giulia Calenda è una sceneggiatrice. Il figlio Luigi Tozzi è musicista e producer. Cristina è stata sposata con il produttore Riccardo Tozzi Fino al 2016.
Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana | |
— Roma, 8 marzo 2005. Di iniziativa del Presidente della repubblica.[14] |
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