Campionato europeo di calcio 2020 | |||||
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Competizione | Campionato europeo di calcio | ||||
Sport | Calcio | ||||
Edizione | 16ª | ||||
Organizzatore | UEFA | ||||
Date | dall'11 giugno 2021 all'11 luglio 2021 | ||||
Luogo | Europa (11 città) | ||||
Partecipanti | 24 (55 alle qualificazioni) | ||||
Risultati | |||||
Vincitore | Italia (2º titolo) | ||||
Finalista | Inghilterra | ||||
Semi-finalisti | Danimarca Spagna | ||||
Statistiche | |||||
Miglior giocatore | Gianluigi Donnarumma[1] | ||||
Miglior marcatore | Cristiano Ronaldo Patrik Schick (5) | ||||
Incontri disputati | 51 | ||||
Gol segnati | 142 (2,78 per incontro) | ||||
Pubblico | 1 099 278 (21 554 per incontro) | ||||
La nazionale italiana campione d'Europa ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella assieme al tennista Matteo Berrettini finalista nel Torneo di Wimbledon. | |||||
Cronologia della competizione | |||||
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Il campionato europeo di calcio 2020 o UEFA Euro 2020, noto anche come Europa 2020, è stata la 16ª edizione dell'omonimo torneo, organizzato dall'UEFA.[2]
In occasione del 60º anniversario dalla nascita del torneo, la fase finale non ha avuto luogo in una singola nazione o due, ma in 11 distinte città europee.[3][4] La partita inaugurale si è tenuta allo stadio Olimpico di Roma,[4] mentre le semifinali e la finale si sono disputate al Wembley Stadium di Londra.[5][6] È stato il primo europeo a sedi miste e nessuna nazionale è stata qualificata come squadra ospitante. Inoltre, è cambiato in parte il sistema di qualificazione, combinando i classici gironi (20 posti) con la UEFA Nations League (4 posti).
Originariamente previsto dal 12 giugno al 12 luglio 2020, il 17 marzo 2020 è stato ufficialmente rinviato di dodici mesi dalla UEFA, in modo da poter completare le coppe europee e i campionati nazionali della stagione 2019-2020, sospesi per la pandemia di COVID-19 in Europa.[7] Ciononostante, l'UEFA ha deciso di mantenere inalterata la denominazione del torneo.[8]
Il torneo è stato vinto dall'Italia, che nella finale ha battuto l'Inghilterra ai tiri di rigore per 3-2, dopo l'1-1 dei tempi supplementari. L'Italia si è così aggiudicata il titolo di campione d'Europa per la seconda volta nella sua storia, a 53 anni dal primo trionfo.[9]
È la seconda edizione, dopo Francia 2016, disputata con la formula approvata nel 2005 che prevede la partecipazione di ventiquattro nazionali. Esse sono suddivise in sei gironi da quattro selezioni ciascuno ed a superare il turno e qualificarsi per gli ottavi di finale sono sedici squadre, ossia le prime due di ogni girone più le quattro migliori terze. Le vincitrici degli ottavi di finale si sfidano nei quarti di finale e successivamente in semifinale, fino ad arrivare alla finale che stabilisce la nazionale vincitrice. Questo sistema è stato adottato anche per tre edizioni del campionato mondiale, dal 1986 al 1994.
Londra | Roma | Monaco di Baviera | Baku |
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Wembley Stadium | Stadio Olimpico | Allianz Arena | Stadio Olimpico |
Capienza: 90 000 | Capienza: 70 634 | Capienza: 70 000 | Capienza: 68 700 |
San Pietroburgo | Budapest | ||
Krestovsky Stadium | |||
Capienza: 68 134 | |||
Puskás Aréna | |||
Siviglia | Capienza: 67 215 | ||
La Cartuja | |||
Capienza: 60 000 | |||
Bucarest | Amsterdam | Glasgow | Copenaghen |
Arena Națională | Johan Cruijff Arena | Hampden Park | Parken Stadium |
Capienza: 55 600 | Capienza: 54 990 | Capienza: 51 866 | Capienza: 38 065 |
Il 19 settembre 2014 l'UEFA ha reso noto ufficialmente e in via definitiva le tredici città selezionate per ospitare la 16ª edizione del primo campionato europeo di calcio in modalità itinerante: Copenaghen, Bucarest, Amsterdam, Dublino, Bilbao, Budapest, Glasgow, Bruxelles, Baku, Roma, Monaco di Baviera, San Pietroburgo e Londra.[10] Successivamente, il 7 dicembre 2017 Bruxelles è stata esclusa dall'organizzazione per problemi legati al progetto Eurostadium, pertanto le quattro partite lì previste, tre della fase a gironi e una degli ottavi di finale, sono state trasferite allo stadio Wembley di Londra, che ospiterà quindi sette partite (inizialmente doveva ospitare soltanto le semifinali e la finale della competizione).[4] Tutte le altre città ospiteranno ciascuna quattro partite, di cui tre della fase a gironi e una del secondo turno: in particolare, le prime sette città saranno sede di una gara degli ottavi, mentre le altre quattro ospiteranno una gara dei quarti.
Le città ospitanti sono state poi accoppiate in modo tale che ogni coppia ospiti le sei gare di un girone, tre a testa.[4] Il 23 aprile 2021 il Comitato Esecutivo UEFA, a causa della pandemia di COVID-19, ha escluso Bilbao e Dublino come sedi ospitanti della manifestazione, in quanto non in grado di ospitare spettatori, e le partite in programma in quelle sedi sono state spostate a Siviglia ed a San Pietroburgo, ad eccezione dell'ottavo di finale, che è stato spostato a Londra.[11]
Pr. | Squadra | Data di qualificazione certa | Partecipante in quanto | Partecipazioni precedenti al torneo |
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1 | Belgio | 10 ottobre 2019 | 1ª classificata nel gruppo I di qualificazione | 5 (1972, 1980, 1984, 2000, 2016) |
2 | Italia | 12 ottobre 2019 | 1ª classificata nel gruppo J di qualificazione | 9 (1968, 1980, 1988, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016) |
3 | Russia | 13 ottobre 2019 | 2ª classificata nel gruppo I di qualificazione | 11 (1960, 1964, 1968, 1972, 1988, 1992, 1996, 2004, 2008, 2012, 2016)[13] |
4 | Polonia | 13 ottobre 2019 | 1ª classificata nel gruppo G di qualificazione | 3 (2008, 2012, 2016) |
5 | Ucraina | 14 ottobre 2019 | 1ª classificata nel gruppo B di qualificazione | 2 (2012, 2016) |
6 | Spagna | 15 ottobre 2019 | 1ª classificata nel gruppo F di qualificazione | 10 (1964, 1980, 1984, 1988, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016) |
7 | Francia | 14 novembre 2019 | 1ª classificata nel gruppo H di qualificazione | 9 (1960, 1984, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016) |
8 | Turchia | 14 novembre 2019 | 2ª classificata nel gruppo H di qualificazione | 4 (1996, 2000, 2008, 2016) |
9 | Inghilterra | 14 novembre 2019 | 1ª classificata nel gruppo A di qualificazione | 9 (1968, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2012, 2016) |
10 | Rep. Ceca | 14 novembre 2019 | 2ª classificata nel gruppo A di qualificazione | 9 (1960, 1976, 1980, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016)[14] |
11 | Finlandia | 15 novembre 2019 | 2ª classificata nel gruppo J di qualificazione | Esordiente |
12 | Svezia | 15 novembre 2019 | 2ª classificata nel gruppo F di qualificazione | 6 (1992, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016) |
13 | Croazia | 16 novembre 2019 | 1ª classificata nel gruppo E di qualificazione | 5 (1996, 2004, 2008, 2012, 2016) |
14 | Austria | 16 novembre 2019 | 2ª classificata nel gruppo G di qualificazione | 2 (2008, 2016) |
15 | Paesi Bassi | 16 novembre 2019 | 2ª classificata nel gruppo C di qualificazione | 9 (1976, 1980, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012) |
16 | Germania | 16 novembre 2019 | 1ª classificata nel gruppo C di qualificazione | 12 (1972, 1976, 1980, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016)[15] |
17 | Portogallo | 17 novembre 2019 | 2ª classificata nel gruppo B di qualificazione | 7 (1984, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012, 2016) |
18 | Svizzera | 18 novembre 2019 | 1ª classificata nel Gruppo D di qualificazione | 4 (1996, 2004, 2008, 2016) |
19 | Danimarca | 18 novembre 2019 | 2ª classificata nel Gruppo D di qualificazione | 8 (1964, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2012) |
20 | Galles | 19 novembre 2019 | 2ª classificata nel Gruppo E di qualificazione | 1 (2016) |
21 | Macedonia del Nord | 12 novembre 2020 | Vincitrice del play-off di Lega D | Esordiente |
22 | Ungheria | 12 novembre 2020 | Vincitrice del play-off di Lega A | 3 (1964, 1972, 2016) |
23 | Slovacchia | 12 novembre 2020 | Vincitrice del play-off di Lega B | 1 (2016) |
24 | Scozia | 12 novembre 2020 | Vincitrice del play-off di Lega C | 2 (1992, 1996) |
Nota bene: nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo" le date in grassetto indicano la squadra che ha vinto quell'edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano la nazione che ha ospitato quell'edizione.
Essendo un'edizione itinerante, non ci sono squadre qualificate d'ufficio. Le prime 20 squadre sono state selezionate attraverso le consuete qualificazioni, disputate dal 21 marzo al 19 novembre 2019, con 10 gironi, 5 da sei squadre e 5 da cinque, che qualificavano le prime due di ognuno. Il sorteggio per determinare la composizione dei gironi di qualificazione è stato effettuato il 2 dicembre 2018 al Convention Centre[16] di Dublino. I restanti quattro posti, invece, sono stati assegnati alle quattro vincitrici dei play-off disputati tra ottobre e novembre 2020 (erano inizialmente previsti a marzo 2020). La composizione del tabellone dei play-off è stata determinata dalla classifica complessiva della UEFA Nations League 2018-2019. Nel caso in cui i vincitori dei gironi della Nations League fossero già qualificati, il posto è stato assegnato alla squadra che seguiva immediatamente nella classifica complessiva della lega, per poi, nel caso in cui tutte le squadre appartenenti ad una lega fossero già qualificate, passare alla lega inferiore e così via.
Degne di nota le qualificazioni di Finlandia e Macedonia del Nord, al loro primo campionato europeo assoluto, e della Scozia, di ritorno dopo cinque edizioni d'assenza; le ultime due hanno sfruttato gli spareggi della UEFA Nations League 2018-2019. Dal punto di vista statistico, vi è da segnalare che, ad eccezione della Grecia, parteciperanno a questa edizione tutte le nazionali che hanno vinto almeno una volta la competizione.
Il 4 maggio 2021 il Comitato esecutivo dell'UEFA ha approvato l'allargamento delle rose a 26 giocatori con l'obiettivo di limitare l'impatto di eventuali positività al SARS-CoV-2, ma il numero massimo di calciatori iscrivibili a referto per ogni partita resta comunque 23.[17] Ciononostante non tutte le nazionali hanno colto la possibilità di convocare tre elementi in più: la Spagna ha fin da subito convocato solo 24 calciatori, mentre Paesi Bassi e Polonia hanno dapprima convocato 26 calciatori ma dopo l'infortunio di un loro elemento (Donny van de Beek per gli olandesi e Arkadiusz Milik per i polacchi) hanno deciso di non convocare sostituti e di conseguenza di proseguire la rassegna iridata con 25 elementi.
Tra i giocatori che hanno dovuto rinunciare al campionato europeo si segnalano Virgil van Dijk, che non è riuscito a recuperare dalla lesione al legamento crociato destro patita nell'ottobre 2020,[18] Zlatan Ibrahimović a causa di un problema al ginocchio sinistro,[19] Nicolò Zaniolo, fuori da settembre per la rottura del legamento crociato anteriore,[20] Marc-André ter Stegen che ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico ad un ginocchio,[21] e Sergio Ramos a causa dei ripetuti infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo a lungo durante la stagione.[22][23]
Tra il termine ultimo per la consegna delle liste definitive, fissato al 1º giugno, e l'inizio del torneo, diversi giocatori sono stati sostituiti per infortunio tra i quali Stefano Sensi e Lorenzo Pellegrini per l'Italia,[24][25] Donny van de Beek per i Paesi Bassi,[26] che hanno dovuto sostituire anche Jasper Cillessen risultato positivo al SARS-CoV-2,[27] Trent Alexander-Arnold per l'Inghilterra[28] e Arkadiusz Milik per la Polonia.[29]
Il sorteggio della fase a gironi si è svolto il 30 novembre 2019 al Romexpo di Bucarest.
Nessuna nazione ospitante sarà qualificata d'ufficio, ma se una di esse dovesse qualificarsi alla fase finale attraverso i gironi di qualificazione, entrerà automaticamente nel gruppo di riferimento e giocherà almeno due partite del primo turno in casa. Sarà giocata tra le mura domestiche anche la terza partita qualora l'altra squadra ospitante del gruppo non si qualifichi o lo faccia tramite gli spareggi che, previsti inizialmente a marzo 2020, sono stati spostati tra ottobre e novembre a causa della pandemia di COVID-19. A seguito delle qualificazioni tenutesi tra marzo e novembre 2019, tra le nazionali ospitanti che giocheranno tutte e tre le partite in casa figurano l'Italia, che ospiterà le partite del girone A, i Paesi Bassi, che ospiteranno le partite del girone C, l'Inghilterra, che ospiterà le partite del girone D, la Spagna, che ospiterà le partite del girone E, e la Germania, che ospiterà le partite del girone F. Dal momento che entrambe le nazionali ospitanti del girone B, cioè la Russia e la Danimarca, si sono qualificate a seguito dei gironi di qualificazione, è stato necessario un sorteggio preliminare che stabilisse chi tra le due giocherà in casa tutte e tre le partite del gruppo B: il 22 novembre 2019 è stata estratta la nazionale danese.
Una volta terminati i gironi di qualificazione, sono state create quattro fasce sulla base del punteggio e della differenza reti ottenuti dalle squadre qualificate nei gironi di qualificazione (togliendo però i punti ottenuti e i gol fatti e subiti contro le ultime classificate nei gironi composti da sei nazionali): la prima spetta alle sei migliori prime classificate nei loro gironi di qualificazione, nella seconda verranno collocate le altre quattro prime classificate e le due migliori seconde, la terza spetta a tutte le altre seconde classificate ad eccezione delle due peggiori, che saranno collocate in quarta fascia insieme alle quattro vincitrici dei play-off.[30] Qualora due nazionali ospitanti dello stesso girone si fossero trovate nella stessa fascia, una delle due sarebbe stata spostata o in quella inferiore o in quella superiore.
Oltre alle fasce, si terrà conto della presenza di nazioni, qualificate o meno, che ospitano l'europeo: chi vincerà il play-off della Lega B, in cui è presente l'Irlanda, squadra ospitante del gruppo E insieme alla nazionale spagnola, finirà infatti automaticamente nel gruppo E, mentre la squadra vincitrice degli spareggi della Lega C, in cui è presente la Scozia, squadra ospitante del gruppo D insieme all'Inghilterra, sarà collocata nel gruppo D. Per motivi politici, inoltre, alcuni accoppiamenti sono considerati "proibiti" e sono stati scartati: l'Ucraina ed il Kosovo (se si qualifica) non possono finire nel girone B ospitato dalla Russia (anche se non si fosse qualificata). Alla luce di questo, l'Ucraina, testa di serie ma non paese ospitante, viene automaticamente inserita nel gruppo dei Paesi Bassi (paese ospitante ma in seconda fascia), mentre il Belgio, l'altra testa di serie non ospitante, viene inserito nel girone della Russia, l'altro paese ospitante in seconda fascia.[31] Il Kosovo non potrebbe finire nemmeno con la Bosnia ed Erzegovina o con la Serbia, ma queste tre squadre si potrebbero qualificare solo tramite i play-off, e al sorteggio della fase finale sarebbero tutte nell'urna 4, quindi non vi è alcuna possibilità che vengano sorteggiate nello stesso gruppo.
Infine, l'UEFA ha stabilito che la collocazione delle squadre vincitrici dei play-off non debba coinvolgere le squadre che si sono qualificate direttamente alla competizione, pertanto il Galles e la Finlandia, cioè le squadre che si trovano in quarta fascia, potranno essere sorteggiate soltanto nel gruppo A o nel gruppo B.[32] Inoltre, dal momento che nella Lega A sono state estratte due squadre ospitanti, vale a dire l'Ungheria (gruppo F) e la Romania (gruppo C), e che nella Lega D non c'è alcuna nazionale ospitante, un sorteggio preliminare tenutosi il 22 novembre 2019 ha stabilito che la vincitrice degli spareggi della Lega A verrà collocata nel gruppo F e che la vincitrice dei play-off della Lega D verrà collocata nel gruppo C, a meno che gli spareggi della Lega A non siano vinti dalla Romania, nel caso del quale avverrà il contrario.
Nel gruppo A sono presenti Turchia, Italia, Galles e Svizzera; l'Italia giocherà tutte le partite del girone allo Stadio Olimpico di Roma, mentre le altre tre partite si disputeranno allo Stadio olimpico di Baku nell'omonima capitale azera. Le prime due squadre si affrontano nella gara inaugurale dell'11 giugno: gli Azzurri passano in vantaggio grazie a un autogol di Merih Demiral al 53° minuto; seguono quindi i gol degli italiani Ciro Immobile al 66° e Lorenzo Insigne al 79°. Il giorno dopo, allo Stadio Olimpico di Baku si disputa Galles-Svizzera, che termina 1-1: al gol elvetico di Breel-Donald Embolo al 14° risponde il gallese Kieffer Moore al 74° nella ripresa.
Nella seconda giornata, il 16 giugno la Turchia affronta il Galles, ma subisce la seconda sconfitta consecutiva: i Draghi Rossi passano in vantaggio nel primo tempo con il gol di Aaron Ramsey, chiudendo la partita nei minuti di recupero della ripresa col gol di Connor Roberts, che fissa il risultato finale sul 2-0. Più tardi, l'Italia affronta la Svizzera, vincendo nuovamente per 3-0, grazie alla doppietta di Manuel Locatelli e al gol di Immobile, qualificandosi aritmeticamente agli ottavi.
Nella terza e ultima giornata, il 20 giugno gli elvetici affrontano la Turchia, portandosi in vantaggio dopo pochi minuti con Haris Seferović, a cui segue il gol di Xherdan Shaqiri al 26° di gioco; nella ripresa, il turco İrfan Kahveci accorcia le distanze, ma sei minuti dopo Shaqiri realizza una doppietta, concludendo il 3-1 che elimina definitivamente i turchi dalla competizione. L'Italia batte invece il Galles 1-0 tramite il gol di Matteo Pessina, e conclude il girone a punteggio pieno; seguono in classifica il Galles e Svizzera, che si qualificano anche loro agli ottavi con 4 punti a pari merito.
Il girone B vede raggruppati Danimarca, Finlandia, alla prima partecipazione assoluta ad un Europeo, Belgio e Russia; la Danimarca disputerà tutte le sue partite del girone in casa allo Stadio Parken di Copenaghen, mentre la Russia farà altrettanto allo Stadio San Pietroburgo nell'omonima città. Nel corso della partita inaugurale del girone, tra Danimarca e Finlandia, il capitano danese Christian Eriksen cade a terra privo di sensi, vittima di arresto cardiaco, venendo tempestivamente soccorso dai medici e trasferito al Rigshospitalet.[33][34][35][36] La gara riprende qualche ora dopo, con la vittoria dei finlandesi per 1-0 con gol di Joel Pohjanpalo. Nello stesso turno si disputa Belgio-Russia, con vittoria per 3-0 per i Diavoli Rossi, con doppietta di Romelu Lukaku e gol di Thomas Meunier.
Nella seconda giornata, il 16 giugno, la Russia ottiene la sua prima vittoria prevalendo per 1-0 sulla Finlandia, grazie al gol di Aleksej Mirančuk al secondo minuto di recupero del primo tempo; il giorno dopo la Danimarca affronta il Belgio: gli scandinavi si portano in vantaggio con Yussuf Poulsen al 2° minuto, ma nella ripresa si realizza la rimonta del Belgio con i gol di Thorgan Hazard al 55° e di Kevin De Bruyne, che qualificano la squadra ospite agli ottavi con un turno di anticipo. Nella terza e ultima giornata, il 21 giugno, la Danimarca batte la Russia per 4-1, con i gol di Mikkel Damsgaard, Youssuf Poulsen, Andreas Christensen e Joakim Mæhle; per i russi, a segno su rigore Artëm Dzjuba. A San Pietroburgo, la Finlandia viene sconfitta dal Belgio per 2-0: all'autogol di Lukáš Hrádecký al 74° segue il gol di Lukaku all'81°. Il Belgio si qualifica agli ottavi a punteggio pieno, ed è seguito da Danimarca, Finlandia e Russia, tutti a pari merito con tre punti: lo segue negli ottavi solo la prima, perché i tre punti della Finlandia non bastano per classificarsi tra le migliori quattro terze.
Nel gruppo C si affrontano Paesi Bassi, Ucraina, Austria e Macedonia del Nord, quest'ultima alla sua prima partecipazione alla fase finale di un Europeo; l'Olanda giocherà le sue partite in casa ad Amsterdam allo stadio Johan Cruijff Arena, mentre le altre tre partite si giocheranno all'Arena Națională di Bucarest.
Il girone si apre il 13 giugno con Austria-Macedonia: l'austriaco Stefan Lainer segna il primo gol del gruppo al 18°, a cui dieci minuti dopo risponde il macedone Goran Pandev; nella ripresa, al 78° gli austriaci tornano in vantaggio con Michael Gregoritsch e chiudono la partita nei minuti finali con Marko Arnautović. In seguito, l'Olanda affronta l'Ucraina: gli Oranje si portano sul 2-0 con i gol di Georginio Wijnaldum e Wout Weghorst, cui rispondono gli ucraini Andrij Jarmolenko al 75° e Roman Jaremčuk quattro minuti dopo; nei minuti finali Denzel Dumfries segna il gol del 3-2 per gli olandesi.
Il 17 giugno inizia la seconda giornata: l'Ucraina prevale sulla Macedonia con i gol di Jarmolenko e Jaremčuk; il macedone Ezgjan Alioski fissa il risultato sul 2-1. Nell'altra gara, l'Olanda sconfigge l'Austria per 2-0, con i gol di Memphis Depay e Dumfries. La squadra olandese è dunque la terza automaticamente qualificata agli ottavi dopo Italia e Belgio.
Il 21 giugno, l'Olanda batte agevolmente la Macedonia del Nord per 3-0, con doppietta di Depay e gol di Wijnaldum. L'Ucraina è invece fermata dall'Austria, che vince per 1-0 grazie al gol di Christoph Baumgartner. L'Olanda è la terza qualificata agli ottavi a punteggio pieno, e nella classifica è seguita da Austria, Ucraina e Macedonia del Nord; viene eliminata solo quest'ultima, perché i tre punti ottenuti dall'Ucraina bastano per classificarsi tra le migliori quattro terze, per via della sua differenza reti contro Finlandia e Slovacchia: per l'Ucraina si tratta della prima qualificazione agli ottavi degli Europei nella sua storia.
Nel gruppo D, ad affrontarsi sono Inghilterra, Croazia, Scozia e Rep. Ceca; l'Inghilterra giocherà le sue partite in casa al Wembley Stadium di Londra e la Scozia all'Hampden Park di Glasgow.
La prima partita, Inghilterra-Croazia, si gioca il 13 giugno, e si conclude 1-0 con gol di Raheem Sterling al 57°; il giorno dopo, la Scozia soccombe invece contro la Cechia 2-0 tramite la doppietta del boemo Patrik Schick, al 42° e al 52°.
Il 18 giugno, la gara tra Croazia e Repubblica Ceca si conclude sull'1-1: al 37°, Schick trasforma un rigore che porta i cechi in vantaggio, ma al secondo minuto della ripresa il croato Ivan Perišić riporta la partita in equilibrio. Si conclude invece a reti inviolate la sfida tra Inghilterra e Scozia.
Il 22 giugno, la Croazia affronta la Scozia, vincendo per 3-1: al gol del croato Nikola Vlašić risponde lo scozzese Callum McGregor; nella ripresa, i gol dei croati Luka Modrić e Perišić qualificano la Croazia agli ottavi. Nella partita tra Repubblica Ceca e Inghilterra, il gol di Sterling al 12° porta anche i Tre Leoni agli ottavi. La classifica si conclude dunque con gli inglesi al primo posto con 7 punti, seguita da Croazia e Repubblica Ceca con 4 e dalla Scozia con uno solo; viene eliminata solo quest'ultima perché i quattro punti della Cechia bastano comunque per la qualificazione come una delle migliori terze.
Nel gruppo E, ad affrontarsi tra loro sono Spagna, Svezia, Polonia e Slovacchia: la Spagna disputerà le sue partite allo Stadio de la Cartuja a Siviglia, mentre le altre tre partite si giocheranno allo Stadio San Pietroburgo nell'omonima città.
Il 14 giugno, il girone si apre con Polonia-Slovacchia: quest'ultima si porta in vantaggio al 18° con l'autogol di Wojciech Szczęsny, mentre nella ripresa, nonostante i polacchi pareggino al 46° con Karol Linetty, Milan Škriniar riporta in vantaggio gli slovacchi al 69°. La sfida tra Spagna e Svezia che si gioca più tardi si conclude invece a reti inviolate.
Il 18 giugno, la Svezia trionfa 1-0 contro la Slovacchia grazie a un rigore trasformato di Emil Forsberg al 77°. Il giorno dopo, la Spagna pareggia di nuovo, stavolta contro la Polonia: al gol di Álvaro Morata nel 25°, i polacchi rispondono con un gol del 54° di Robert Lewandowski.
Il 25 giugno, la Spagna travolge la Slovacchia per 5-0: dopo un autogol dello slovacco Martin Dúbravka al 30°, al terzo minuto di recupero del primo tempo Aymeric Laporte segna il secondo gol spagnolo nella partita; nella ripresa, Pablo Sarabia segna al 56° e Ferrán Torres al 67°, e l'autorete di Juraj Kucka appone il sigillo sulla partita. Più tardi, la Svezia affronta la Polonia: alla doppietta dello svedese Forsberg replica per due volte il polacco Lewandowski; il gol dello svedese Viktor Claesson al quarto minuto di recupero conclude però la partita sul 3-2, che condanna la Polonia all'ultimo posto nel girone. Svezia e Spagna si qualificano come prima e come seconda, mentre viene eliminata anche la Slovacchia, che termina terza con tre punti che però, a causa della differenza reti con Ucraina e Finlandia, non bastano per qualificarsi agli ottavi.
Il gruppo F è il girone di ferro, in quanto vede affrontarsi l'Ungheria, il Portogallo campione d'Europa e detentore della Nations League, la Francia campione del mondo e la Germania. Quest'ultima giocherà le sue partite in casa nell'Allianz Arena di Monaco di Baviera, mentre le altre tre partite del girone si giocheranno alla Puskás Aréna di Budapest, in casa ungherese.
Il 15 giugno, il Portogallo sconfigge l'Ungheria 3-0 al termine di una partita molto combattuta, nella quale i lusitani si portano in vantaggio solo nei minuti finali, con i gol di Raphaël Guerreiro e la doppietta di Cristiano Ronaldo. Nella gara serale dello stesso giorno, la Francia sfida la Germania, e vince 1-0 grazie all'autogol di Mats Hummels nel 20°.
Quattro giorni dopo, l'Ungheria affronta la Francia, portandosi in vantaggio grazie al gol di Attila Fiola; nella ripresa la Francia pareggia con Antoine Griezmann, che fissa il risultato sull'1-1. Nell'altra gara, il Portogallo sfida la Germania a Monaco di Baviera; Ronaldo apre le marcature per i lusitani, ma gli autogol di Rúben Dias e di Guerreiro ribaltano il risultato in favore dei teutonici, che chiudono la partita nella ripresa con i gol di Kai Havertz e Robin Gosens. Il portoghese Diogo Jota sigla il gol della bandiera, fissando il risultato sul 4-2.
Il 23 giugno il Portogallo affronta la Francia, portandosi in vantaggio con Cristiano Ronaldo al 31°; i transalpini pareggiano nel recupero del primo tempo grazie a Karim Benzema, che poi raddoppia al secondo della ripresa; al sessantesimo il Portogallo riporta la partita in equilibrio grazie a un altro rigore di Ronaldo. In contemporanea, Ádám Szalai porta l'Ungheria in vantaggio contro la Germania, che trova il pareggio con Havertz nel secondo tempo; infine i gol di András Schäfer e Leon Goretzka fissano il risultato sul 2-2. Nella classifica finale, l'Ungheria viene eliminata con due punti, mentre Portogallo si qualifica tra le migliori terze con quattro punti, al pari della Germania, che si qualifica agli ottavi in qualità di seconda seguendo la Francia che termina al primo posto con cinque punti.
Gli ottavi di finale vedono abbinati Belgio-Portogallo, Italia-Austria, Francia-Svizzera, Croazia-Spagna, Svezia-Ucraina, Inghilterra-Germania, Paesi Bassi-Rep. Ceca e Galles-Danimarca, e si disputano tra il 26 e il 29 giugno.
Al Johan Cruijff Arena di Amsterdam, la Danimarca sconfigge il Galles per 4-0, con doppietta di Kasper Dolberg e gol di Mæhle e di Martin Braithwaite. In serata, a Londra, l'Italia è fermata sul pari a reti bianche al termine del tempo regolamentare dall'Austria; nel primo tempo supplementare, gli Azzurri si portano sul 2-0 grazie a Federico Chiesa e a Matteo Pessina; nel secondo tempo supplementare l'austriaco Kalajdžić segna però il gol che interrompe l'imbattibilità del portiere azzurro Donnarumma.
Il giorno successivo, a Budapest, la Repubblica Ceca batte a sorpresa i Paesi Bassi per 2-0, portandosi in vantaggio con Tomáš Holeš e raddoppiando con Schick. A Siviglia, il Belgio si impone invece 1-0 contro il Portogallo, grazie ad una rete di Thorgen Hazard al 42°.
Il terzo giorno degli ottavi regala ulteriori sorprese: la Croazia resiste a Copenaghen contro la Spagna: l'autogol di Pedri porta i croati in vantaggio, ma i gol di Pablo Sarabia e César Azpilicueta ribaltano la partita in favore degli iberici; nella ripresa, Torres porta la Spagna sul 3-1, ma i croati riescono a pareggiare nei minuti finali con i gol di Mislav Oršić e di Mario Pašalić. Nei tempi supplementari la Spagna riesce a segnare per due volte, con Morata e Mikel Oyarzabal, che fissano il risultato finale sul 5-3.
In serata si affrontano a Bucarest Francia e Svizzera: gli elvetici passano in vantaggio con Seferović, ma i transalpini ribaltano la partita con una doppietta di Benzema e aumentano ulteriormente il proprio vantaggio grazie alla rete di Paul Pogba. Nei minuti finali, il secondo gol di Seferović e la rete Mario Gavranović portano la gara ai supplementari, dove nessuna delle due squadre riesce a segnare; di conseguenza, per la prima volta in questa edizione dell'Europeo, la gara verrà decisa ai rigori. Per la Svizzera vanno a segno Gavranović, Schär, Akanji, Vargas e Mehmedi. Per i transalpini vanno a segno Pogba, Giroud, Thuram e Kimpembe, ma il portiere svizzero Sommer para il rigore decisivo di Kylian Mbappé e consegna alla Svizzera l'accesso a quarti di finale.
L'ultima giornata vede la vittoria dell'Inghilterra sulla Germania per 2-0, con gol di Sterling e Harry Kane. In serata, a Glasgow, la Svezia e l'Ucraina si affrontano nell'ultima partita degli ottavi: Zinčenko porta la nazionale allenata da Ševčenko in vantaggio, cui risponde Forsberg al 43°; la partita si trascina nell'1-1 anche nella ripresa e si arriva ai supplementari, dove Dovbyk segna il gol decisivo che porta l'Ucraina per la prima volta nella sua storia anche ai quarti di un Europeo.
I quarti di finale hanno luogo il 2 e il 3 luglio, e abbinano tra loro Belgio-Italia, Svizzera-Spagna, Ucraina-Inghilterra e Rep. Ceca-Danimarca.
Il 2 luglio si affrontano Svizzera e Spagna a San Pietroburgo: gli iberici si portano in vantaggio grazie all'autorete di Denis Zakaria, cui risponde Shaqiri nella ripresa. La partita si conclude sull'1-1 ai tempi regolamentari e ai supplementari, portando gli elvetici ai rigori per la seconda volta consecutiva. Al rigore sbagliato da Busquets risponde la rete du Gavranović, ma le tre coppie di rigori successive arridono agli spagnoli, con gol Dani Olmo, errore di Rodri e gol di Gerard Moreno contro i tre errori di Schär, Akanji e Vargas per gli svizzeri; Oyarzabal segna infine il rigore decisivo che riporta gli iberici in semifinale dopo otto anni.
In serata, a Monaco di Baviera si disputa la partita tra Belgio e Italia: gli Azzurri si portano in vantaggio nel primo tempo con i gol di Barella e Insigne, cui risponde Lukaku su calcio di rigore, che fissa il risultato finale sul 2-1 in favore degli azzurri.
Il giorno seguente, Repubblica Ceca e Danimarca si affrontano a Baku: gli scandinavi si portano sul 2-0 grazie ai gol di Delaney e Dolberg, cui risponde il ceco Schick che segna il gol della bandiera.
In serata, allo Stadio Olimpico di Roma, l'Inghilterra batte l'Ucraina per 4-0, con la doppietta di Harry Kane e i gol di Maguire e Henderson.
Entrambe le semifinali, che si giocano il 6 e il 7 luglio, hanno luogo al Wembley Stadium di Londra, e vedono accoppiate Italia-Spagna e Inghilterra-Danimarca.
La prima semifinale tra gli Azzurri e le Furie Rosse vede un primo tempo privo di gol; nella ripresa, al 60° Chiesa segna il gol che porta l'Italia in vantaggio, ma venti minuti dopo Morata riporta gli iberici in partita. La gara si trascina così ai supplementari e, per la terza volta, si decide alla lotteria dei calci di rigore. Locatelli e Dani Olmo sbagliano i rispettivi rigori, cui seguono i gol di Belotti, Moreno, Bonucci, Thiago e Bernardeschi; Donnarumma para il rigore di Morata e Jorginho segna il gol che decide la partita, decretando l'eliminazione degli iberici e portando gli Azzurri alla quarta finale dell'Europeo nella loro storia.
L'altra semifinale, Inghilterra-Danimarca, vede gli ospiti andare in vantaggio nel primo tempo grazie ad una punizione di Damsgaard; nove minuti dopo gli albionici pareggiano con autogol di Simon Kjær. Nei tempi supplementari, gli inglesi acciuffano la vittoria grazie al gol di Kane, che sbaglia un rigore, causato da un fallo controverso di Mæhle su Sterling,[37][38] ma riesce a segnare sulla respinta del portiere Schmeichel. L'Inghilterra si qualifica quindi alla sua prima finale in un Europeo nella sua storia.
Nella finale giocata l'11 luglio al Wembley Stadium di Londra, l'Inghilterra cerca la sua prima vittoria nel torneo continentale, e il secondo internazionale nella sua storia dopo il campionato del mondo 1966, mentre l'Italia punta a vincere il suo secondo Europeo dopo il campionato d'Europa 1968. Dei circa 67.000 spettatori, circa 7000 sono tifosi degli Azzurri.
A due minuti dal fischio d'inizio, l'Inghilterra passa in vantaggio con Luke Shaw che, servito da Trippier, colpisce di sinistro in controbalzo battendo il portiere azzurro Donnarumma. L'Italia tenta di reagire con numerose occasioni con Chiesa, Insigne, Immobile e Verratti, sia nel primo tempo sia nella ripresa. Gli Azzurri riescono a pareggiare al 67°, quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Domenico Berardi e prolungato all'interno dell'area di rigore da Bryan Cristante, Verratti colpisce di testa prendendo il palo; sulla respinta, Leonardo Bonucci anticipa i difensori inglesi e segna il gol del pareggio. Berardi ha sui suoi piedi l'ultima occasione degli Azzurri nei tempi regolamentari e riesce ad anticipare Pickford, ma il suo tentativo termina alto sopra la traversa.
Finiti i regolamentari, i supplementari iniziano con varie occasioni, culminate con Sterling che viene chiuso da Chiellini al momento della conclusione, con un tiro rasoterra di Kalvin Phillips, terminato fuori, e con una conclusione dalla lunga distanza del subentrato Andrea Belotti, parata da Pickford. Nel secondo tempo supplementare, gli inglesi spingono alla ricerca del gol decisivo, ma senza scalfire la difesa italiana. I supplementari terminano così sull'1-1, e per la seconda volta negli Europei, dopo quella vinta dalla Cecoslovacchia contro la Germania Ovest nel 1976, l'Europeo verrà deciso ai rigori.
Nella lotteria finale, Berardi e Kane trasformano i loro rispettivi rigori, Pickford para quello di Belotti, mentre Maguire porta i Tre Leoni in vantaggio. Bonucci segna il proprio rigore, cui segue il palo colpito da Rashford che riporta il punteggio in parità. Bernardeschi segna il suo rigore e Donnarumma para il rigore di Sancho, portando gli Azzurri in vantaggio per 3-2. Jorginho ha la possibilità di realizzare il gol vittoria, ma vede il suo tentativo parato. Donnarumma neutralizza però il rigore di Saka, regalando agli Azzurri la vittoria finale, il secondo trofeo continentale nella sua storia dopo quello del 1968 e il primo trofeo internazionale dopo quindici anni (quando vinse il campionato del mondo 2006).
La UEFA ha annunciato il programma del torneo il 24 maggio 2018.[39][40] Gli orari di inizio delle partite dei gruppi e degli ottavi di finale sono stati comunicati dopo il sorteggio finale.
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Giornata | Date | Partite |
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Giornata 1 | 11–15 giugno 2021 | 1 v 2, 3 v 4 |
Giornata 2 | 16–19 giugno 2021 | 1 v 3, 2 v 4 |
Giornata 3 | 20–23 giugno 2021 | 4 v 1, 2 v 3 |
Si qualificano agli ottavi di finale le prime 2 squadre classificate di ogni gruppo più le 4 migliori squadre terze classificate.
Se due o più squadre dello stesso girone sono a pari punti al termine della fase a gironi, per determinare la classifica si applicano i seguenti criteri nell'ordine indicato:
Se alcune squadre sono ancora a pari merito dopo aver applicato questi criteri, essi vengono riapplicati esclusivamente alle partite fra le squadre in questione per determinare la classifica finale. Se la suddetta procedura non porta a un esito, si applicano i seguenti criteri:
Se due squadre che hanno lo stesso numero di punti e lo stesso numero di gol segnati e subiti si sfidano nell'ultima partita del girone e sono ancora a pari punti al termine della giornata, la classifica finale viene determinata tramite i tiri di rigore, purché nessun'altra squadra del girone abbia gli stessi punti al termine della fase a gironi.
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Italia | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 7 | 0 | +7 |
2. | Galles | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 | +1 |
3. | Svizzera | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 5 | -1 |
4. | Turchia | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 1 | 8 | -7 |
Roma 11 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Turchia | 0 – 3 referto | Italia | Stadio Olimpico (12 916[41] spett.)
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Baku 12 giugno 2021, ore 17:00 UTC+4 | Galles | 1 – 1 referto | Svizzera | Stadio Olimpico (8 782[42] spett.)
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Baku 16 giugno 2021, ore 20:00 UTC+4 | Turchia | 0 – 2 referto | Galles | Stadio Olimpico (19 762[43] spett.)
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Roma 16 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Italia | 3 – 0 referto | Svizzera | Stadio Olimpico (12 445[44] spett.)
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Baku 20 giugno 2021, ore 20:00 UTC+4 | Svizzera | 3 – 1 referto | Turchia | Stadio Olimpico (17 138[45] spett.)
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Roma 20 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Italia | 1 – 0 referto | Galles | Stadio Olimpico (11 541[46] spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Belgio | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 7 | 1 | +6 |
2. | Danimarca | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 5 | 4 | +1 |
3. | Finlandia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 1 | 3 | -2 |
4. | Russia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 7 | -5 |
Copenaghen 12 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Danimarca | 0 – 1 referto | Finlandia | Stadio Parken[47] (13 790[48] spett.)
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San Pietroburgo 12 giugno 2021, ore 22:00 UTC+3 | Belgio | 3 – 0 referto | Russia | Stadio San Pietroburgo (26 264[49] spett.)
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San Pietroburgo 16 giugno 2021, ore 16:00 UTC+3 | Finlandia | 0 – 1 referto | Russia | Stadio San Pietroburgo (24 540[50] spett.)
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Copenaghen 17 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Danimarca | 1 – 2 referto | Belgio | Stadio Parken (23 395[51] spett.)
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Copenaghen 21 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Russia | 1 – 4 referto | Danimarca | Stadio Parken (23 644[52] spett.)
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San Pietroburgo 21 giugno 2021, ore 22:00 UTC+3 | Finlandia | 0 – 2 referto | Belgio | Stadio San Pietroburgo (18 545[53] spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Paesi Bassi | 9 | 3 | 3 | 0 | 0 | 8 | 2 | +6 |
2. | Austria | 6 | 3 | 2 | 0 | 1 | 4 | 3 | +1 |
3. | Ucraina | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 5 | -1 |
4. | Macedonia del Nord | 0 | 3 | 0 | 0 | 3 | 2 | 8 | -6 |
Bucarest 13 giugno 2021, ore 19:00 UTC+3 | Austria | 3 – 1 referto | Macedonia del Nord | Arena Națională (9 082[54] spett.)
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Amsterdam 13 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Paesi Bassi | 3 – 2 referto | Ucraina | Johan Cruijff Arena (15 837[55] spett.)
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Bucarest 17 giugno 2021, ore 15:00 UTC+2 | Ucraina | 2 – 1 referto | Macedonia del Nord | Arena Națională (10 001[56] spett.)
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Amsterdam 17 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Paesi Bassi | 2 – 0 referto | Austria | Johan Cruijff Arena (15 243[57] spett.)
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Amsterdam 21 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Macedonia del Nord | 0 – 3 referto | Paesi Bassi | Johan Cruijff Arena (15 227[58] spett.)
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Bucarest 21 giugno 2021, ore 19:00 UTC+3 | Ucraina | 0 – 1 referto | Austria | Arena Națională (10 472[59] spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Inghilterra | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 2 | 0 | +2 |
2. | Croazia | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 3 | +1 |
3. | Rep. Ceca | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 | +1 |
4. | Scozia | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 1 | 5 | -4 |
Londra 13 giugno 2021, ore 14:00 UTC+1 | Inghilterra | 1 – 0 referto | Croazia | Wembley Stadium (18 497[60] spett.)
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Glasgow 14 giugno 2021, ore 14:00 UTC+1 | Scozia | 0 – 2 referto | Rep. Ceca | Hampden Park (9 847[61] spett.)
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Glasgow 18 giugno 2021, ore 17:00 UTC+1 | Croazia | 1 – 1 referto | Rep. Ceca | Hampden Park (5 607[62] spett.)
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Londra 18 giugno 2021, ore 20:00 UTC+1 | Inghilterra | 0 – 0 referto | Scozia | Wembley Stadium (20 306[63] spett.)
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Glasgow 22 giugno 2021, ore 20:00 UTC+1 | Croazia | 3 – 1 referto | Scozia | Hampden Park (9 896[64] spett.)
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Londra 22 giugno 2021, ore 20:00 UTC+1 | Rep. Ceca | 0 – 1 referto | Inghilterra | Wembley Stadium (19 104[65] spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Svezia | 7 | 3 | 2 | 1 | 0 | 4 | 2 | +2 |
2. | Spagna | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 6 | 1 | +5 |
3. | Slovacchia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 7 | -5 |
4. | Polonia | 1 | 3 | 0 | 1 | 2 | 4 | 6 | -2 |
San Pietroburgo 14 giugno 2021, ore 19:00 UTC+3 | Polonia | 1 – 2 referto | Slovacchia | Stadio San Pietroburgo (12 862[66] spett.)
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Siviglia 14 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Spagna | 0 – 0 referto | Svezia | Stadio de la Cartuja (10 559[67] spett.)
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San Pietroburgo 18 giugno 2021, ore 16:00 UTC+3 | Svezia | 1 – 0 referto | Slovacchia | Stadio San Pietroburgo (11 525[68] spett.)
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Siviglia 19 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Spagna | 1 – 1 referto | Polonia | Stadio de la Cartuja (11 742[69] spett.)
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Siviglia 23 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Slovacchia | 0 – 5 referto | Spagna | Stadio de la Cartuja (11 204[70] spett.)
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San Pietroburgo 23 giugno 2021, ore 19:00 UTC+3 | Svezia | 3 – 2 referto | Polonia | Stadio San Pietroburgo (14 252[71] spett.)
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Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR |
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1. | Francia | 5 | 3 | 1 | 2 | 0 | 4 | 3 | +1 |
2. | Germania | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 6 | 5 | +1 |
3. | Portogallo | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 7 | 6 | +1 |
4. | Ungheria | 2 | 3 | 0 | 2 | 1 | 3 | 6 | -3 |
Budapest 15 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Ungheria | 0 – 3 referto | Portogallo | Puskás Aréna (55 662[72] spett.)
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Monaco di Baviera 15 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Francia | 1 – 0 referto | Germania | Allianz Arena (13 000[73] spett.)
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Budapest 19 giugno 2021, ore 15:00 UTC+2 | Ungheria | 1 – 1 referto | Francia | Puskás Aréna (55 998[74] spett.)
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Monaco di Baviera 19 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Portogallo | 2 – 4 referto | Germania | Allianz Arena (12 926[75] spett.)
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Budapest 23 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Portogallo | 2 – 2 referto | Francia | Puskás Aréna (54 886[76] spett.)
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Monaco di Baviera 23 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Germania | 2 – 2 referto | Ungheria | Allianz Arena (12 413[77] spett.)
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Tra le terze classificate di ogni girone, si applicano i seguenti criteri per stabilire il passaggio del turno delle migliori quattro squadre:
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR | Gruppo |
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1. | Portogallo | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 7 | 6 | +1 | F |
2. | Rep. Ceca | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 3 | 2 | +1 | D |
3. | Svizzera | 4 | 3 | 1 | 1 | 1 | 4 | 5 | -1 | A |
4. | Ucraina | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 5 | -1 | C |
5. | Finlandia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 1 | 3 | -2 | B |
6. | Slovacchia | 3 | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 7 | -5 | E |
Si qualificano a questa fase tutte le vincitrici, le seconde classificate e le quattro migliori terze classificate della fase a gironi. Quest'ultime vengono determinate secondo i criteri elencati nel paragrafo precedente. I gruppi da cui provengono le quattro migliori terze classificate determinano gli scontri degli ottavi come da regolamento UEFA (secondo gli articoli 20 e 21 del Regolamento del Campionato Europeo UEFA).[78]
Ottavi | Quarti | Semifinali | Finale | |||||||||||
27 giu. – Siviglia | ||||||||||||||
1B. Belgio | 1 | |||||||||||||
2 lug. – Monaco di Baviera | ||||||||||||||
3F. Portogallo | 0 | |||||||||||||
Belgio | 1 | |||||||||||||
26 giu. – Londra | ||||||||||||||
Italia | 2 | |||||||||||||
1A. Italia (dts) | 2 | |||||||||||||
6 lug. – Londra | ||||||||||||||
2C. Austria | 1 | |||||||||||||
Italia (dcr) | 1 (4) | |||||||||||||
28 giu. – Bucarest | ||||||||||||||
Spagna | 1 (2) | |||||||||||||
1F. Francia | 3 (4) | |||||||||||||
2 lug. – San Pietroburgo |
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3A. Svizzera (dcr) | 3 (5) | |||||||||||||
Svizzera | 1 (1) | |||||||||||||
28 giu. – Copenaghen | ||||||||||||||
Spagna (dcr) | 1 (3) | |||||||||||||
2D. Croazia | 3 | |||||||||||||
11 lug. – Londra | ||||||||||||||
2E. Spagna (dts) | 5 | |||||||||||||
Italia (dcr) | 1 (3) | |||||||||||||
29 giu. – Glasgow | ||||||||||||||
Inghilterra | 1 (2) | |||||||||||||
1E. Svezia | 1 | |||||||||||||
3 lug. – Roma |
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3C. Ucraina (dts) | 2 | |||||||||||||
Ucraina | 0 | |||||||||||||
29 giu. – Londra | ||||||||||||||
Inghilterra | 4 | |||||||||||||
1D. Inghilterra | 2 | |||||||||||||
7 lug. – Londra | ||||||||||||||
2F. Germania | 0 | |||||||||||||
Inghilterra (dts) | 2 | |||||||||||||
27 giu. – Budapest | ||||||||||||||
Danimarca | 1 | |||||||||||||
1C. Paesi Bassi | 0 | |||||||||||||
3 lug. – Baku |
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3D. Rep. Ceca | 2 | |||||||||||||
Rep. Ceca | 1 | |||||||||||||
26 giu. – Amsterdam | ||||||||||||||
Danimarca | 2 | |||||||||||||
2A. Galles | 0 | |||||||||||||
2B. Danimarca | 4 | |||||||||||||
Amsterdam 26 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Galles | 0 – 4 referto | Danimarca | Johan Cruijff Arena (14 645[79] spett.)
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Londra 26 giugno 2021, ore 20:00 UTC+1 | Italia | 2 – 1 (d.t.s.) referto | Austria | Wembley Stadium (18 910[80] spett.)
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Budapest 27 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Paesi Bassi | 0 – 2 referto | Rep. Ceca | Puskás Aréna (52 834[81] spett.)
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Siviglia 27 giugno 2021, ore 21:00 UTC+2 | Belgio | 1 – 0 referto | Portogallo | Stadio de la Cartuja (11 504[82] spett.)
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Copenaghen 28 giugno 2021, ore 18:00 UTC+2 | Croazia | 3 – 5 (d.t.s.) referto | Spagna | Stadio Parken (22 771[83] spett.)
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Bucarest 28 giugno 2021, ore 22:00 UTC+3 | Francia | 3 – 3 (d.t.s.) referto | Svizzera | Arena Națională (22 642[84] spett.)
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Londra 29 giugno 2021, ore 17:00 UTC+1 | Inghilterra | 2 – 0 referto | Germania | Wembley Stadium (41 973[85] spett.)
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Glasgow 29 giugno 2021, ore 20:00 UTC+1 | Svezia | 1 – 2 (d.t.s.) referto | Ucraina | Hampden Park (9 221[86] spett.)
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San Pietroburgo 2 luglio 2021, ore 19:00 UTC+3 | Svizzera | 1 – 1 (d.t.s.) referto | Spagna | Stadio San Pietroburgo (24 764[87] spett.)
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Monaco di Baviera 2 luglio 2021, ore 21:00 UTC+2 | Belgio | 1 – 2 referto | Italia | Allianz Arena (12 984[88] spett.)
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Baku 3 luglio 2021, ore 20:00 UTC+4 | Rep. Ceca | 1 – 2 referto | Danimarca | Stadio Olimpico (16 306[89] spett.)
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Roma 3 luglio 2021, ore 21:00 UTC+2 | Ucraina | 0 – 4 referto | Inghilterra | Stadio Olimpico (11 880[90] spett.)
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Londra 6 luglio 2021, ore 20:00 UTC+1 | Italia | 1 – 1 (d.t.s.) referto | Spagna | Wembley Stadium (57 811[91] spett.)
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Londra 7 luglio 2021, ore 20:00 UTC+1 | Inghilterra | 2 – 1 (d.t.s.) referto | Danimarca | Wembley Stadium (64 950[92] spett.)
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Londra 11 luglio 2021, ore 20:00 UTC+1 | Italia | 1 – 1 (d.t.s.) referto | Inghilterra | Wembley Stadium (67173[93] spett.)
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Portiere | Difensori | Centrocampisti | Attaccanti |
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Kyle Walker |
Il 21 aprile 2021 l'UEFA ha reso noti gli arbitri designati per la competizione. Sono stati selezionati 19 fischietti provenienti da 14 federazioni diverse. Per la prima volta nella storia della competizione viene utilizzato il VAR. Sempre per la prima volta nella storia del torneo, inoltre, una donna (la francese Stéphanie Frappart) è stata selezionata come ufficiale di riserva per il torneo maschile e un arbitro sudamericano e il suo team sono stati designati nell'ambito di un progetto di scambio tra UEFA e CONMEBOL.[98] Il 21 aprile l'UEFA ha comunicato anche le squadre arbitrali integrali (con gli assistenti che accompagnano sempre un determinato arbitro, gli ufficiali addetti al VAR e gli ufficiali di supporto selezionati).[99] In ogni partita è stato designato un team formato da nove componenti: all'arbitro effettivo, ai due assistenti arbitrali, al quarto ufficiale e all'assistente di riserva si sono uniti, dalla sala di controllo VAR predisposta a Nyon, un ufficiale addetto al VAR e tre AVAR (con funzioni specifiche durante la gara). In totale sono stati selezionati 91 ufficiali.[98]
Nazione | Arbitri | Assistenti | |
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Germania | Felix Brych | Mark Borsch | Stefan Lupp |
Turchia | Cüneyt Çakır | Bahattin Duran | Tarık Ongun |
Spagna | Carlos del Cerro Grande | Juan Carlos Yuste Jiménez | Roberto Alonso Fernández |
Svezia | Andreas Ekberg | Mehmet Culum | Stefan Hallberg |
Israele | Orel Grinfeld | Roy Hassan | Idan Yarkoni |
Romania | Ovidiu Hațegan | Radu Ghinguleac | Sebastian Gheorghe |
Russia | Sergej Karasëv | Igor Demeshko | Maksim Gavrilin |
Romania | István Kovács | Vasile Marinescu | Ovidiu Artene |
Paesi Bassi | Björn Kuipers | Sander van Roekel | Erwin Zeinstra |
Paesi Bassi | Danny Makkelie | Hessel Steegstra | Jan de Vries |
Spagna | Antonio Mateu Lahoz | Pau Cebrián Devís | Roberto Díaz Pérez del Palomar |
Inghilterra | Michael Oliver | Stuart Burt | Simon Bennett |
Italia | Daniele Orsato | Alessandro Giallatini | Fabiano Preti |
Argentina | Fernando Rapallini | Juan Pablo Belatti | Diego Bonfá |
Germania | Daniel Siebert | Jan Seidel | Rafael Foltyn |
Portogallo | Artur Soares Dias | Rui Tavares | Paulo Soares |
Inghilterra | Anthony Taylor | Gary Beswick | Adam Nunn |
Francia | Clément Turpin | Nicolas Danos | Cyril Gringore |
Slovenia | Slavko Vinčić | Tomaž Klančnik | Andraž Kovačič |
Nazione | Ufficiali addetti al VAR |
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Francia | Jérôme Brisard François Letexier Benjamin Pagès |
Germania | Bastian Dankert Christian Dingert Marco Fritz Christian Gittelmann |
Inghilterra | Stuart Attwell Lee Betts Chris Kavanagh |
Italia | Marco Di Bello Massimiliano Irrati Filippo Meli Paolo Valeri |
Paesi Bassi | Kevin Blom Pol van Boekel |
Polonia | Paweł Gil |
Portogallo | João Pinheiro |
Spagna | Alejandro Hernández Hernández Juan Martínez Munuera Íñigo Prieto López de Cerain José María Sánchez Martínez |
Nazione | Ufficiali di supporto |
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Bulgaria | Georgi Kabakov Martin Margaritov |
Francia | Mikaël Berchebru Stéphanie Frappart |
Italia | Stefano Alassio Davide Massa |
Polonia | Marcin Boniek Bartosz Frankowski |
Serbia | Srđan Jovanović Uroš Stojković |
Svizzera | Stéphane De Almeida Sandro Schärer |
La nazionale dell'Ucraina ha presentato la sua maglia per il campionato, decorata con una mappa dei confini nazionali, tra cui la Crimea. La penisola è stata annessa alla Federazione Russa nel 2014, ma è considerata dalla comunità mondiale ancora parte del territorio ucraino. Sulla maglia inoltre sono presenti gli slogan "Gloria all'Ucraina!" e "Gloria agli eroi!". La portavoce del Ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha criticato le maglie, affermando che gli slogan sono di tipo nazionalista e facevano eco a un grido di battaglia nazista. Il deputato russo Dmitrij Svishchev ha definito la maglia "totalmente inappropriata" e ha esortato la UEFA ad agire.[100] La UEFA ha dichiarato che per la mappa dell'Ucraina non vi erano controversie, in quanto rifletteva i confini riconosciuti dalle Nazioni Unite, mentre ha disposto la rimozione della frase "Gloria agli eroi!", in quanto "la specifica combinazione dei due slogan è ritenuta di natura chiaramente politica, avente significato storico e militaristico".[101]
Nel corso del quarantatreesimo minuto della gara del Girone B tra Danimarca e Finlandia, giocata allo Stadio Parken di Copenhagen, il capitano dei padroni di casa Christian Eriksen è caduto a terra privo di sensi, colpito da arresto cardiaco. Soccorso tempestivamente dai medici, che gli hanno praticato un massaggio cardiaco, Eriksen è stato ricoverato al Rigshospitalet, dove gli è stato impiantato un defibrillatore cardiaco. La gara è ripresa qualche ora dopo, con la vittoria della squadra finlandese per 1-0.[33][34][35][36]
Nella partita del girone C tra Austria e Macedonia del Nord, giocata il 13 giugno, il calciatore austriaco di origine serba Marko Arnautović ha rivolto degli insulti razzisti al giocatore macedone Ezgjan Alioski, di origine albanese. Di conseguenza, la UEFA ha aperto un'investigazione, che ha portato alla squalifica del calciatore austriaco per una giornata.[102]
Durante il pre-partita della gara del girone F tra Germania e Francia, giocata il 15 giugno all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, un attivista di Greenpeace ha sorvolato lo stadio a bordo di un paracadute su cui era stato montato un motore ad elica, in segno di protesta contro la Volkswagen; nel corso della discesa verso il campo, il pilota si è però scontrato contro dei tifosi presenti in tribuna, ferendo due spettatori che sono stati trasferiti in ospedale. La UEFA, la DFB e il Primo ministro bavarese Markus Söder hanno criticato la protesta, definendola "sconsiderata" e "inaccettabile". Greenpeace si è scusata per l'accaduto.[103]
Prima della partita del gruppo F tra Germania e Ungheria, giocata il 23 giugno all'Allianz Arena, il consiglio comunale di Monaco di Baviera ha richiesto alla UEFA di poter illuminare lo stadio con i colori della bandiera arcobaleno, in segno di solidarietà con la comunità LGBT. La UEFA ha interpretato l'iniziativa come una protesta contro una legge approvata dal Parlamento ungherese, che censura la diffusione di riferimenti all'omosessualità e alle transizioni di genere nei media, e ha di conseguenza rigettato la proposta, ritenendo che si trattasse di un'iniziativa politica mirata ad infastidire il governo ungherese. Il sindaco di Monaco di Baviera Dieter Reiter ha protestato contro la decisione, mentre il ministro per gli affari esteri ungherese Péter Szijjártó ha espresso la propria soddisfazione, definendo l'iniziativa una "provocazione politica contro l'Ungheria".[104]
Numerosi stadi e luoghi pubblici in Germania sono stati illuminati con i colori dell'arcobaleno in segno di protesta contro la decisione. In risposta alle iniziative, il Primo ministro ungherese Viktor Orbán ha cancellato la sua visita ufficiale a Monaco di Baviera.
Al 104º minuto della semifinale tra Inghilterra e Danimarca, l'arbitro Danny Makkelie ha concesso un rigore all'Inghilterra dopo aver giudicato il difensore danese Joakim Mæhle colpevole di fallo contro l'inglese Raheem Sterling nell'area di rigore. Nonostante il portiere danese Kasper Schmeichel avesse poi fermato il tiro di Harry Kane dal dischetto, il pallone è rimbalzato sui piedi di quest'ultimo che ha subito segnato. In una conferenza stampa poco dopo la partita, il CT danese Kasper Hjulmand ha espresso il suo disappunto con la decisione del rigore,[105] oltre al fatto che vi erano due palle al lancio quando è stato concesso il fallo.[38] Commentatori non inglesi come Arsène Wenger, José Mourinho e Dietmar Hamann hanno criticato il rigore concesso durante e dopo la partita, considerando che non ci sarebbe dovuto essere stando al VAR.[37][106]
Il giorno dopo la partita, la UEFA ha aperto un caso disciplinatorio contro la FA per un laser puntato al portiere danese Schmeichel appena prima del rigore decisivo, i fischi durante l'inno nazionale danese e l'uso di pirotecnici.[107][108][109][110] Già prima la FA e la UEFA avevano notato l'uso di un laser puntato nel primo tempo supplementare, senza però che se ne trovasse la fonte.[111] La FA è stata multata di 25 630 £ (30 000 €) per queste tre accuse.[112][113][114]
Il giorno della finale tra Italia e Inghilterra a Wembley, migliaia di tifosi inglesi si sono ammassati fuori dallo stadio nel tentativo di entrare, pur senza possedere i biglietti per l'incontro.[115] Circa 400 persone sono riuscite ad entrare allo stadio, eludendo le cariche della polizia. Numerosi tifosi si sono riuniti anche a Leicester Square e a Trafalgar Square, innescando disordini e lanci di bottiglie di vetro. 86 persone sono state tratte in arresto dalla polizia.[116] La UEFA ha aperto un'inchiesta contro la FA, per i disordini causati dai tifosi, per l'invasione di campo da parte di un tifoso inglese, per i fischi durante l'esecuzione dell'inno italiano e per l'uso non autorizzato di fuochi d'artificio.[117][118][119][120]
Dopo la finale, i giocatori inglesi Bukayo Saka, Jadon Sancho e Marcus Rashford, che hanno sbagliato tre tentativi dal dischetto durante l'esecuzione dei tiri di rigore, sono stati bersagliati di insulti razzisti sui loro profili social da parte dei sostenitori inglesi. Inoltre il murale raffigurante Rashford a Manchester è stato vandalizzato con scritte razziste, tempestivamente coperte da bandiere inglesi e da messaggi di solidarietà.[121] I commenti razzisti sono stati stigmatizzati dalla FA e dal Primo ministro inglese Boris Johnson.
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Il contenuto presentato dell'articolo di Wikipedia è stato estratto 2021-07-20 sulla base di https://it.wikipedia.org/?curid=5164512