Barbara Bouchet

Barbara Bouchet nel 2006

Barbara Bouchet, pseudonimo di Bärbel Gutscher (Reichenberg, 15 agosto 1943), è un'attrice ed ex ballerina tedesca naturalizzata italiana.

Biografia

Barbara Bouchet tra Joan Collins (a sinistra) e Ursula Andress, in primo piano a sinistra Elsa Martinelli.

Bärbel Gutscher è nata nel 1943[1], prima di quattro fratelli, a Reichenberg, nome tedesco di Liberec, nel ventunesimo secolo in Repubblica Ceca ma all'epoca ancora popolata in gran parte da tedeschi e parte del Sudetenland, regione della Cecoslovacchia annessa alla Germania dopo gli accordi di Monaco del 1938. Alla fine della guerra, in seguito alla conferenza di Potsdam, la popolazione di etnia tedesca in territorio cecoslovacco fu espulsa. La famiglia fu sfollata in un campo profughi della Germania alleata e, da lì, ottenne un visto per gli Stati Uniti grazie al Displaced Persons Act del 1948.[2] Nel 1956 i Gutscher si stabilirono in California a Five Points e, successivamente, a San Francisco, dove Bärbel crebbe.

Lì entrò nel corpo di ballerini adolescenti "The KPIX Dance Party", con il quale prese parte regolarmente a show televisivi tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta[3]. Partecipò allo show dal 1959 al 1962, quando decise di intraprendere la carriera cinematografica e trasferirsi a Hollywood modificando il proprio nome tedesco nel meglio pronunciabile, e francesizzante, Barbara Bouchet. Nel decennio a seguire lavorò per il cinema e la televisione statunitense e, nel 1967, comparve anche in un episodio della seconda stagione della serie originale di Star Trek, Con qualsiasi nome, nella parte dell'aliena Kelinda.

Nei primi anni settanta tornò in Europa divenendo, grazie alla sua avvenenza, una delle attrici più apprezzate della prima generazione della commedia sexy all'italiana. Apparve sovente sulle copertine delle appena nate riviste soft-erotiche come Playmen Italia cui presto fecero seguito anche le apparizioni televisive. I primissimi anni settanta la videro impegnata in numerosi poliziotteschi e thriller quali ad esempio Milano calibro 9, di Fernando Di Leo, e Non si sevizia un paperino, di Lucio Fulci.

Con il declino del filone cinematografico si ripropose come personaggio televisivo. Nel 1985 si dedicò al fitness, lanciando una serie di libri e videocassette di aerobica di notevole successo e aprendo una palestra a Roma[senza fonte]. Dal 2008 al 2010 ha interpretato la madre di Stella (Christiane Filangieri) nella fiction televisiva Ho sposato uno sbirro. Più recentemente, è stata impegnata (2015) a Düsseldorf nelle riprese del film tedesco Das Wetter in geschlossenen Räumen di Isabelle Stever.

Nel 2020 ha preso parte a Ballando con le Stelle 15, in coppia con il ballerino professionista Stefano Oradei, venendo eliminata provvisoriamente nella seconda puntata e definitivamente in semifinale, dove non sarà ripescata, ma facendo un punteggio molto alto di 43 punti. Nello stesso periodo è la prima ospite della sesta edizione di Vite da copertina condotto da Rosanna Cancellieri.

Vita privata

Barbara Bouchet è stata sposata con l'imprenditore napoletano Luigi Borghese con il quale ha avuto due figli: Massimiliano e lo chef Alessandro Borghese.

Filmografia

Cinema

La go-go dance di Barbara Bouchet nel film Milano calibro 9 (1972)
Barbara Bouchet e Don Backy in Una cavalla tutta nuda (1972)
Barbara Bouchet e Michele Placido in Sabato, domenica e venerdì (1979)
Barbara Bouchet in Spaghetti a mezzanotte (1981)
Barbara Bouchet nel film Quelli che contano del 1974

Televisione

Programmi televisivi

Discografia

Singoli

  • 1983 – Se tu fossi bello/Vegetable rap (Baby Records, BR-50303, 7")
  • 1985 – Anni sessanta/Capirsi (Dischi Ricordi, BBM 80002, 7") con Gianni Belfiore
  • 1986 – Move Your Body (Lupus, LUX-2901, 7")

Riconoscimenti

  • 12 luglio 2008 - Gran Galà dello Sport e della Tv-Grand Prix Corallo di Alghero: premio alla carriera.

Doppiatrici italiane

Note

  1. ^ (FR) Stefano Masi, Enrico Lancia, Les séductrices du cinéma italien, Gremese Editore, 1997, p. 183, ISBN 978-88-7301-075-3. URL consultato il 5 giugno 2014.
  2. ^ (EN) DeZayas, Alfred Maurice, Palgrave Macmillan, A Terrible Revenge, seconda, 2006, ISBN 1-4039-7308-3.
  3. ^ (EN) Manny Interiano, KPIX Dance Party, su kpixdanceparty.org. URL consultato il 16 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2007).

Altri progetti

Collegamenti esterni

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