Antonio Caprarica (Lecce, 30 gennaio 1951) è un giornalista, scrittore e saggista italiano.
Volto noto della televisione, è stato uno dei principali inviati della RAI. Ha collaborato con numerosi quotidiani e periodici.
Nato a Lecce, ha frequentato il liceo classico "Giuseppe Palmieri" di Lecce[1]. Si è laureato in filosofia presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", con una tesi dedicata alla relazione tra etica ed economia in Adam Smith, con Lucio Colletti[1].
È sposato con la pianista Iolanta Miroshnikova, incontrata a Mosca durante una serata all'ambasciata italiana[1].
Esordisce nel mondo giornalistico come redattore sindacale del settimanale Mondo Nuovo; tra il 1976 e il 1978 commenta prima la cronaca romana, poi la politica interna su l'Unità, organo ufficiale del PCI. In seguito è per nove mesi, da febbraio a ottobre 1989, codirettore del quotidiano romano Paese Sera, giornale anch'esso vicino al Partito Comunista Italiano. Con Giorgio Rossi scrive nel 1986 il suo primo libro, La ragazza dei passi perduti.
Nel 1989 lascia la carta stampata per dedicarsi alla televisione: entrato in Rai, si occupa di politica estera, poi è inviato e, quindi, corrispondente fisso del Tg1 nei paesi mediorientali, con base a Il Cairo e a Gerusalemme. È inviato in Afghanistan, dove mostra i carri armati sovietici che si ritirano sotto l'offensiva dei mujaheddin, poi a Baghdad nell'autunno del 1990. Quando scoppia la prima guerra del Golfo si trova a Gerusalemme e racconta la caduta degli Scud su Israele.
Nel 1993 viene trasferito a capo dell'ufficio di corrispondenza Rai di Mosca, sotto la presidenza di Boris El'cin. Intervista Michail Gorbačëv e si reca a Groznyj, capitale della Cecenia. Nel 1997 si sposta a Londra, occupando lo stesso incarico di capo ufficio di corrispondenza per la Rai. Dopo nove anni nel Regno Unito, nel marzo 2006 viene posto a capo della sezione Rai di Parigi.
Ritornato in Italia nel novembre 2006, viene nominato direttore del Giornale Radio Rai (GRR) e di Rai Radio Uno, incarichi che mantiene sino ad agosto 2009. Nel settembre 2010 ritorna nella sede di corrispondenza britannica della Rai. Nel 2012 commenta insieme a Claudio Icardi la cerimonia d'apertura dei Giochi della XXX Olimpiade. Il 18 dicembre 2013 lascia la RAI a causa, a suo dire, di "pressioni con metodi inammissibili e offensivi".
Nel novembre 2014 approda al nuovo canale albanese in lingua italiana Agon Channel in qualità di responsabile news, conducendo il telegiornale e due programmi di attualità sociale e internazionale; lascerà l'incarico il 16 dicembre, imputando la decisione alla carenza di mezzi tecnici, strutture e all'esiguità del numero di collaboratori a disposizione per realizzare un notiziario.[2]
È vincitore di molti premi di giornalismo tra i più prestigiosi:
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