Ada D'Adamo (Ortona, 1º settembre 1967 – Roma, 1º aprile 2023) è stata una scrittrice e saggista italiana.[1][2]
Nata a Ortona nel 1967, D'Adamo si era poi trasferita a Roma,[3] dove si era diplomata al corso di avviamento dell'Accademia nazionale di danza,[1][4] oltre ad aver conseguito due lauree: una in lettere, all'Università "La Sapienza",[3] e una in discipline dello spettacolo.[1][2][4]
Appassionata di danza e musica classica fin dall'infanzia,[5] lungo la sua carriera D'Adamo ha lavorato principalmente nel mondo del teatro e della danza contemporanea,[1] scrivendo diversi saggi (spesso incentrati sul ruolo del corpo nell'arte e nella danza),[4] nonché occupandosi della produzione e promozione di spettacoli teatrali in collaborazione con l'Ente teatrale italiano, il Romaeuropa Festival e altre associazioni.[3] Inoltre, è stata molto attiva anche nell'ambito della letteratura per l'infanzia, collaborando principalmente con la casa editrice Gallucci.[1][4]
Nel 2005 l'autrice è diventata madre di Daria: tuttavia, solo dopo la nascita, alla bambina è stata diagnosticata un'oloprosencefalia, malattia caratterizzata da una grave malformazione cerebrale e che l'ha resa completamente invalida.[5][6][7] Spinta dalle difficoltà incontrate, insieme al compagno, nel crescere e aiutare la figlia, nel febbraio del 2008 D'Adamo ha deciso di scrivere una lettera di sfogo a Corrado Augias, allora curatore di una rubrica su Repubblica, in cui denunciava l'insufficiente tutela nei confronti delle famiglie con figli disabili in Italia, e auspicava l'introduzione di leggi che garantissero il diritto all'aborto, ammettendo che lei stessa avrebbe interrotto la propria gravidanza se le fosse stato possibile.[4][6]
Tra il 2013 e il 2014, la scrittrice ha iniziato la stesura del suo primo romanzo autobiografico, Come d'aria, ispirato proprio dal suo rapporto con la figlia, nonché dalla scoperta di aver sviluppato una patologia tumorale e dalle conseguenti cure a cui si è dovuta sottoporre.[1][2][4] Una volta ultimato, il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Elliot nel gennaio del 2023.[4][6] Il 1º marzo seguente, Come d’aria è stato ufficialmente incluso tra le candidature al Premio Strega dello stesso anno, essendo stato proposto dalla scrittrice e giornalista Elena Stancanelli,[3][4][8] che aveva anche recensito il volume per La Stampa.[6]
Il 24 maggio 2023, il libro è stato insignito del Premio Mondello nella sezione "Autore italiano",[9] per poi ricevere una menzione speciale al Premio Campiello[10] e il Premio Strega Giovani.[11]
D'Adamo è deceduta la notte del 1º aprile 2023 a causa delle complicanze dovute alla sua lunga malattia.[1][2][4] Pochi giorni prima, il 24 marzo, aveva fatto la sua ultima comparsa in pubblico al Museo delle genti d'Abruzzo a Pescara, dove era stata invitata per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dei Premi Flaiano.[3][12]
In seguito alla notizia della scomparsa dell'autrice, l'organizzazione del Premio Strega ha annunciato che Come d'aria sarebbe rimasto comunque in gara, rimanendo così selezionabile per la finale, ed eventualmente come vincitore.[1][4] Dopo essere stato incluso dal comitato direttivo del premio nella dozzina dei libri semifinalisti,[13][14] e poi selezionato per la "cinquina" finalista,[15] il 6 luglio 2023 Come d'aria è stato insignito del Premio Strega 2023, avendo ottenuto 185 voti.[16][17] Il premio è stato ritirato dal marito, Alfredo Favi, e dall’editrice di Elliot, Loretta Santini.[5][16] In questo modo, D'Adamo è diventata la dodicesima scrittrice a ricevere il premio,[16] nonché la terza fra autori e autrici ad aggiudicarsi una vittoria postuma, dopo Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1959 e Mariateresa Di Lascia nel 1995.[16]
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